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In Primo Piano

“Un albero per la salute”. A Paternò il progetto all’ospedale “SS.Salvatore”

Domani alle 11, cerimonia per la messa a dimora dei primi alberi legati all’iniziativa.

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L’Ospedale di Paternò è stato selezionato fra i trenta Ospedali italiani che il prossimo 4 ottobre faranno da cornice al Progetto nazionale “Un albero per la salute”.

L’iniziativa, voluta e promossa da FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) e dai Carabinieri Raggruppamento Biodiversità, è volta a promuovere e a sostenere una campagna di sensibilizzazione sull’interazione fra la tutela della salute delle persone e quella del sistema ambientale, prevede la donazione e la messa a dimora di giovani alberi negli Ospedali italiani.

Si tratta di un progetto speciale, della durata di tre anni, nell’ambito della più ampia iniziativa di “Un albero per il futuro”, attraverso il quale, secondo un approccio One Health, gli organizzatori intendono lanciare un messaggio di consapevolezza e di responsabilità verso la salute delle persone e l’ambiente, in un’ottica globale basata sulla interazione, integrazione e collaborazione tra vari settori al fine di determinare programmi e politiche condivise volte al raggiungimento di maggiori e migliori risultati dedicati.

Soddisfazione e gratitudine a FADOI e ai Carabinieri Raggruppamento Biodiversità, è espressa dai vertici dell’Asp di Catania.

Domani 4 ottobre, alle ore 11.00, nell’area d’ingresso del Presidio Ospedaliero paternese, contestualmente all’avvio dell’iniziativa a livello nazionale, saranno messi pertanto a dimora diversi giovani alberi autoctoni.

Saranno presenti per l’occasione il commissario straordinario dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, il direttore amministrativo e il direttore sanitario, Giuseppe Di Bella e Antonino Rapisarda, il direttore amministrativo e il direttore del Presidio, Gabriella Licciardello e Sebastiano Raneri; direttori delle Unità Operative e gli operatori del nosocomio.

Interverranno il sindaco di Paternò, Nino Naso, e il deputato nazionale on. Francesco Ciancitto.

Il progetto sarà illustrato dal tenente colonnello Giuseppe Micalizzi, comandante del Nucleo biodiversità dei Carabinieri forestali di Reggio Calabria, e Giuseppe Lo Faro, direttore dell’UOC di Medicina Interna dell’Ospedale di Paternò e presidente regionale FADOI.

Presenzieranno i rappresentanti delle forze dell’ordine di Paternò: il comandante della Compagnia dei Carabinieri, capitano Gianmarco Cipolletta, accompagnato dal maresciallo maggiore Cosimo Rochira; il comandante della Stazione dei Carabinieri, maresciallo Francesco Iervolino; il comandante della Compagnia della Guardia di Finanza, capitano Niccolò Prospero; il comandante dei Vigili Urbani, Antonino La Spina.

Parteciperanno inoltre gli studenti di prima media degli Istituti Scolastici paternesi e i rappresentanti delle associazioni di volontariato.

In Primo Piano

Adrano: una parete per “Le strade da Seguire”

Il Progetto dei Murales dedicati a celebri volti della legalità siciliana arriva anche ad Adrano con il murales dedicato al beato Rosario Livatino

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Il Progetto di Street Art, “Le strade da seguire”, nato in seno alla Fondazione Federico II, presieduta dall’On. Gaetano Galvagno, arriva anche ad Adrano. Il Progetto nasce lo scorso novembre, per volontà dello stesso Galvagno e di tutto il Consiglio  di Amministrazione della Fondazione, e ha preso il via a Paterno’ con tre murales, il primo dedicato a Piersanti Mattarella in via Massa Carrara, il secondo intitolato “Legalità” e il terzo “Quale futuro lasciamo ai nostri figli”.

Da allora, diversi murales hanno colorato spazi cittadini in diverse città: Piazza Armerina, Enna, Motta, Gela… e l’iniziativa è destinata a coinvolgere tutte le 9 province dell’isola.

Un linguaggio simbolico e fortemente evocativo che vuole indicare, in Sicilia, le nuove strade da seguire, strade fatte di lealtà, correttezza, giustizia e riconoscenza per i tanti eroi che hanno lottato per dire NO alla mafia.

Anche ad Adrano allora, “le uniche strade da seguire sono quelle della legalità”.

Infatti l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Fabio Mancuso, ha già individuato la parete ideale per ospitare l’opera. Si tratta della facciata principale del palazzo comunale di via A. Spampinato. La scelta del soggetto è stata fatta in piena coerenza con le indicazioni del Consiglio comunale dei ragazzi, che avevano espresso il desiderio di intitolare la Casa comunale al Beato Rosario Livatino, il “Giudice ragazzino” simbolo di integrità e di lotta alla mafia.
Sarà proprio il volto di Rosario Livatino a campeggiare sulla parete del municipio, un monito quotidiano in particolare per le giovani generazioni per affermare il NO ALLA MAFIA SENZA SE E SENZA MA.
La Fondazione Federico II si assumerà interamente i costi di realizzazione del murale e impegnandosi attivamente nella promozione dell’opera una volta completata.
“Accogliamo con grande soddisfazione la decisione della Fondazione Federico II di sostenere questo importante progetto” ha dichiarato il Sindaco di Adrano, Fabio Mancuso. “Il murale dedicato al Beato Rosario Livatino rappresenta un elemento di forte valore simbolico per la nostra città, un costante richiamo ai valori della giustizia e della legalità, di cui il giudice Livatino è stato un esempio coerente ed integerrimo. Ringrazio personalmente e sentitamente il Presidente Galvagno e la Fondazione per la sensibilità e la disponibilità dimostrate.”

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Associazionismo

Catania, restituita parte della refurtiva all’associazione “Vita21″che si occupa di ragazzi “Down”

Gli autori del furto lasciano anche un biglietto: “Non sapevamo foste disabili” firmato “Arsenio Lupin”

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Sarà Pasqua ma i ladri si pentono e restituiscono parte delle colombe pasquali all’associazione che si occupa dei ragazzi “Down” alla quale le avevano sottratte. “Siamo ladri, ma non sapevamo che era associazione di ragazzi Down ci scusiamo, buona Pasqua. Firmato Arsenio Lupin’. E’ il messaggio che ha accompagnato la restituzione di 13 delle circa 50 colombe artigianali rubate assieme a degli elettrodomestici, nella notte tra il 14 e il 15 aprile scorsi, da Casa21 sede dell’associazione Vita21, che opera nel rione Picanello di Catania e che da oltre 13 anni si occupa di inclusione e reinserimento sociale di ragazzi con sindrome di Down.

Le colombe sono state realizzate e vendute nell’ambito del progetto Work to walk, finalizzato all’inserimento lavorativo dei ragazzi. Le hanno ritrovate in uno scatolo, assieme a barattoli di crema di pistacchio sempre realizzate dai ragazzi di Vita21, lasciato davanti Casa21.  A rendere nota la restituzione è stata la stessa associazione su Facebook.

“Questo è uno di quei post – si legge sul social di Vita21 – che vorremmo scrivere ogni giorno! Qualche minuto fa convinti che fosse una scatola con della spazzatura accantonata da qualcuno di noi e dimenticata lì, abbiamo scoperto che invece conteneva 13 colombe tra quelle che erano state rubate. Su tutti un bigliettino con scritto: ‘siamo ladri ma non sapevamo che era associazione ragazzi Down ci scusiamo buona Pasqua firmato Arsenio Lupin’. Non aggiungiamo altro. Siamo felici perché questo gesto possa rappresentare un nuovo inizio per queste persone. Se Vita21 è stata il tramite…Beh! Ne siamo orgogliosi. Buona Pasqua anche a voi! P.s.: però – conclude il post – gli elettrodomestici vi hanno fatto comodo…” . Il presidente di Vita21, Gianluca Marletta, si è detto “sorpreso dal gesto”, segnalando l’aspetto “positivo: da qualcosa di sbagliato è nato qualcosa di buono”, anche se le colombe sono “inutilizzabili perché rimasta troppo tempo al sole”.

Marletta è rimasto “travolto dall’enorme ondata di affetto e solidarietà che la notizia ha suscitato, con donazioni arrivate da ogni parte d’Italia e da persone che neppure ci conoscevano”.

“Sembra la sceneggiatura – osserva – di una storia di Natale, anche se siamo a Pasqua, ma va bene lo stesso”. Così sono arrivate altre colombe portate personalmente dal titolare di una nota azienda dolciaria, un privato ha donato una trentina di uova pasqua, un’associazione decine di colombe e un bollitore. Un negozio regalerà gli stessi elettrodomestici rubati, un’associazione un televisore, e diverse aziende insieme realizzeranno e installeranno un moderno antifurto a Casa21. “E’ il momento – conclude Marletta – di credere alle favole, perché questa è una bella favola…”.

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