Connect with us

Cronaca

Etna, evento esplosivo dal cratere di sud-est con modesta emissione di cenere

La rete infrasonica ha registrato una sola esplosione e durante la nuova veloce fase eruttiva l’aeroporto Bellini di Catania è rimasto operativo.

Pubblicato

il

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania ha registrato alle 12.23 un evento esplosivo impulsivo dal cratere di Sud-Est, causando una modesta emissione di cenere rapidamente dispersa dai venti in quota.  La rete infrasonica ha registrato un singolo evento esplosivo localizzato al cratere di sud-est. All’evento è associata una ampiezza rilevante (>80 Pa), ma comunque inferiore all’ampiezza dell’evento delle 02:17 della notte scorsa che ha causato il lancio di prodotti piroclastici grossolani lungo sui versanti del cratere di sud-est e una modesta emissione di cenere rapidamente dispersa dai venti in quota.

L’ampiezza media del tremore vulcanico non ha mostrato nessuna variazione significativa e permane sul livello medio con una lieve tendenza all’incremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico risulta costantemente localizzato nell’area del cratere di sud-est a un’elevazione di circa 2.800 metri sul livello del mare. Per quanto riguarda le deformazioni del suolo non si segnalano variazioni significative.

Lo scorso 21 dicembre l’Ingv ha registrato un’emissione ‘impulsiva’ di cenere dal cratere bocca nuova, che ha generato una modesta nube diluita, di colore grigio-chiaro, in direzione sud, rapidamente dispersa dai venti in quota. In quel caso, l’emissione di cenere, cominciata alle 15:13, si è esaurita dopo circa sette minuti dopo. Due giorni fa, Alle 15:08, l’Ingv di Catania ha registrato anche una rapida successione di eventi sismici di origine vulcanica, presumibilmente ibridi, localizzati all’interno dell’Etna con epicentro nell’area del cratere bocca nuova. Lo sciame, composto da numerosi eventi, si è concluso alle 15:17. Successivamente sono stati rilevati sporadici eventi di ampiezza modesta. Durante la nuova veloce fase eruttiva l’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania è rimasto pienamente operativo.

Cronaca

Catania, arrestato per violenza sessuale un falso fisioterapista, vittima una 21enne

L’uomo avrebbe instaurato un dialogo con la ragazza, facendole notare che stava assumendo una postura scorretta e le avrebbe allentato la cinta dei pantaloni, sfilato le scarpe e le calze, appoggiando la sua gamba sui propri organi genitali

Pubblicato

il

Spacciandosi per un fisioterapista avrebbe avvicinato a Catania una turista 21enne italiana e avrebbe abusato di lei prima di fuggire quando la ragazza si è divincolata ed è scappata per chiedere aiuto. E’ quanto la Procura di Catania contesta ad un 58enne al quale gli è stata contestata   l’accusa di violenza sessuale. La donna, una 21enne residente in Corsica, si trovava in Sicilia per trascorrere un periodo di vacanza e, mentre si trovava seduta su una panchina a prendere il sole e a guardare il mare, in pieno giorno, nella centralissima piazza Europa, è stata avvicinata dal 58enne.

L’uomo, con la scusa di un’informazione stradale, avrebbe instaurato un dialogo con la ragazza, spacciandosi per fisioterapista e facendole notare che stava assumendo una postura scorretta. In questo modo, l’uomo avrebbe cercato di carpire la fiducia della ragazza, avvicinandosi per massaggiarle la schiena. Da lì a poco, il sedicente fisioterapista le avrebbe allentato la cinta dei pantaloni, sfilato le scarpe e le calze, appoggiando la sua gamba sinistra sui propri organi genitali.

La ragazza, colta di sorpresa, è rimasta immobile per la paura, ma, superato lo shock ed il disorientamento iniziale, sarebbe riuscita a divincolarsi dalla presa dell’uomo riuscendo a scappare e a chiedere aiuto alla Polizia. A quel punto, l’uomo si sarebbe allontanato alla svelta, riuscendo a dileguarsi prima dell’arrivo della volante.  L’indagato è stato in passato denunciato ed arrestato per una violenza sessuale commessa con lo stesso modus operandi. Gli agenti hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip.

Continua a leggere

Cronaca

Catania, aggredito un operatore sanitario al pronto soccorso, denunciato un 36enne

L’uomo ha aggredito e schiaffeggiato il dipendente ospedaliero e scattato l’allarme a giungere sul posto sono giunti agenti di una volante che hanno riportato la calma

Pubblicato

il

Fatti di cronaca a cui ormai, purtroppo, siamo abituati. Storie di violenze ai danni di personale sanitario che si stanno espandendo a macchia d’olio in tutto lo stivale, da nord a sud. Ed oggi ci tocca raccontarne un’altra, l’ennesima.

Questa volta ai danni di un operatore sanitario del pronto soccorso dell’ospedale “San Marco” di Catania.  Due uomini, padre e figlio, si sono presentati al nosocomio catanese per chiedere assistenza sanitaria nei confronti della loro congiunta affetta da problemi psichici, ma, già al triage, hanno cominciato a mostrare una certa insofferenza. In particolare, il marito della paziente, un catanese di 60 anni, è andato in escandescenza, colpendo con un pugno la vetrata del box del triage e scaraventando a terra uno dei monitor. Dopo pochi minuti inizia anche il figlio di 36 anni, ad inveire contro il personale sanitario. Passare dalle parole alle mani è stato un attimo: l’uomo infatti ha aggredito e schiaffeggiato un operatore presente sul posto. Scattato l’allarme a giungere sul posto sono stati gli agenti di una volante che, dopo aver riportato la calma, hanno identificato padre e figlio e denunciato quest’ultimo per percosse aggravate nei confronti dell’operatore sanitario nell’esercizio delle sue funzioni. Questi i fatti.

Delle situazioni indicibili e tremende che si vivono nei pronto soccorso d’Italia ci sarebbe da scrivere libri. Episodi di violenza ai danni del personale medico, ma anche – è inutile negarlo – gravi casi di mancanze e inadempienze, lungaggini infinite e ritardi ai danni dei pazienti che non giustificano ovviamente episodi di violenza ma che inevitabilmente offrono sul piatto d’argento la possibilità a soggetti malintenzionati di dar vita ad episodi spiacevoli e gravi come quello appena raccontato. Oseremo dire “un cane che si morde la coda” che sta lasciando strascichi importanti nella sanità pubblica a partire dalle intenzioni palesate o velate del personale medico, ridotto allo stremo e in costante pericolo, di traghettare in massa verso strutture private.

Continua a leggere

Trending