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Cronaca

Calcio Eccellenza, il Paternò strapazza al Falcone – Borsellino per 7 a 1 il Città di Gela

I rossazzurri hanno proposto contro i gelesi un gioco fluido, una manovra avvincente e una freddezza sotto rete davvero unica con cecchini implacabili come Asero (2), Micoli(2), Belluso, Greco e Maimone

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Inizia col botto il 2024 nuovo anno il Paternò di mister Filippo Raciti : al Falcone -Borsellino l’undici etnea strapazza per 7 a 1 il Gela. Una partita senza storia con i padroni di casa che hanno dimostrato ancora una volta di essere una delle squadra destinate a lottare per la vittoria finale. Oggi al Falcone Borsellino il Paternò : da parte sua il Città di Gela non è riuscito a resistere alla forza del Paternò. Ospiti che avranno modo di rifarsi già dal prossimo turno: infatti non tutte le domeniche si incontra il Paternò.  Match caratterizzato da momenti di tensione tra le due tifoserie sia all’interno che all’esterno dello stadio: dentro l’impianto sportivo troppi fumogeni e petardi che arrivavano dalla curva dei tifosi ospiti.

Cronaca. Parte bene la formazione ospite con Resouf, il quale al 7’ approfittando di un errore di Intzidis in buona posizione calcia alto sulla traversa. Al 11’ Belluso defilato sulla destra calcia a botta sicura ma il portiere respinge coi piedi. Al 19’ padroni di casa in vantaggio: cross dalla sinistra di Asero per la testa di Micoli che supera Di Martino. Al 26’ ancora un incontenibile Asero dalla sinistra crossa per la testa di Belluso ma l’estremo difensore ospite salva. Alla mezz’ora il Paternò raddoppia: su corta respinta della difesa ospite Asero riprende e calcia a botta sicura non lasciando scampo al portiere del Gela. Quattro minuti dopo arriva il tris dei rossoazzurri ancora con Asero: punizione di Maimone la difesa ospite respinge alla meno peggio ma la sfera resta in area di rigore nella zona dell’esterno d’attacco paternese, il quale con un tiro a volo manda la palla alla sinistra di Di Martino. In pieno recupero con il Gela in bambola arriva la quarta rete: cross dalla destra di Panarello, tocco sotto porta di Micoli che non lascia scampo al portiere ospite e sigla la sua personale doppietta.

La ripresa si apre come si è chiusa la prima frazione ossia con il Paternò in  attacco: al 4’ Belluso sigla su rigore la quinta rete concesso per atterramento in area di Asero. Al 10’ si fa vedere in avanti il Gela con Rechichi il cui colpo di testa è fuori di poco.  Al 14’ il Paternò sigla il 6 a 0 con Greco: punizione di Maimone che centra la traversa la palla schizza nei pressi di Micoli che tocca per l’accorrente Greco la cui conclusione non lascia scampo a Di Martino. Cinque minuti dopo il Gela accorcia le distanze con Resouf, il quale approfittando di un malinteso tra Godino e Romano ruba palla e insacca in rete alle spalle del portiere di casa. Al 25’ancora Resouf, il cui tiro è parato da Romano. Gela pericoloso al 32’ con Rechichi il cui colpo di testa, su punizione calciata dalla destra, è deviata in angolo da Romano. Al 39’ capitano Maimone chiude la gara con una punizione spettacolare calciata da oltre 25 metri: la sfera di insacca all’incrocio dei pali dove Di Martino non può arrivare.  Adesso testa e gambe alla trasferta di domenica prossima contro il Nebros.

TABELLINO 

Paternò 7

Citta di Gela 1

 

Marcatori: Pt 19’ e 47’ Micoli, 30’ e 34’ Asero; St 4’ Belluso (rig.), 14’ Greco, 19’ Resouf,  39’ Maimone.

 

Paternò (3-5-2): Romano 6,5; Mollica 7 (15’ st Fratantonio 6,5), Intzidis 7, Godino 7; Panarello 7, Greco 7 (36’ st Virgillito sv),   Floro Valenca 7 (15’ st Viglianisi 7), Maimone  7,5, Asero 8  (30’ st  Messina  sv);  Micoli 7,5 (15’ st Giannaula 6,5) Belluso 7,5. A disp: Coriolano, Napoli, Catania , Lo Monaco. All.: Raciti (squalificato) in panchina Truglio 7,5.

 

Città di Gela (4-1-4-1): Di Martino 5,5; Veca 5 (48’ pt Golisano 5), Martinez 5, Gambuzza 5 (44’ st Caci sv), Tuve 5 (35 st Trentacoste sv); Treppiedi 5,5 ; Resouf 6  (26’ st  D’Agosto 5,5), Da Silva 5 (35’pt Ferrigno 5) Rechici 5, Lo Giudice 5; Signate 5. A dispos.:  Galesi, Pausata, Strabone, Bellomo. All.: Fausciana 4,5.

 

Arbitro: Vincenzo Carnemolla di Ragusa 6(Saracino di Ragusa – Quartaronello di Messina).

 

Note: Spettatori circa  700 gli spettatori. Momenti di tensione all’esterno dello stadi tra tifoserie opposte con le forze dell’ordine che hanno evitato il contatto tra i due gruppi. All’interno dello stadio lancio di petardi e fumogeni dalla curva dei supporters gelesi Ammoniti: Gambuzza e Golisano per il Gela, Maimone e Mollica per il Paternò. Angoli: 4-1 per il Paternò. Recuperi: PT6′, ST 0′.

 

Cronaca

Castiglione di Sicilia, incidente sul lavoro, morto un 52enne schiacciato da trattore

L’uomo al momento dell’incidente si trovava alla guida del mezzo, quando per cause in corso di accertamento, quest’ultimo si è ribaltato schiacciandolo

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Incidente sul lavoro questa mattina, poco dopo le 11, a Castiglione di Sicilia all’interno di un fondo agricolo di contrada Galluzzo. A perdere la vita un uomo di 52 anni di Piedimonte Etneo. L’uomo al momento dell’incidente si trovava alla guida di un trattore, quando per cause in corso di accertamento, quest’ultimo si è ribaltato schiacciando l’operaio che si trovava alla guida del veicolo. Al momento dell’incidente l’operaio si trovava da solo all’interno del fondo agricolo.  L’intervento dei soccorritori si sarebbe rivelato vano, l’uomo è deceduto a causa delle ferite riportate. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Randazzo e quelli del comando stazione di Passopisciaro chiamati a ricostruire la dinamica dell’incidente. La salma è stata sequestrata e nelle prossime ore potrebbe essere effettuata una ispezione cadaverica o autopsia.

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Cronaca

Paternò, 31enne evade dai domiciliari a Catania per rubare in tabaccheria, arrestato

L’uomo, assieme ad un complice che è fuggito e in fase di identificazione, ha tentato all’alba di entrare dentro la ricevitoria di Piazza Stazione ma è scattato il sistema d’allarme con i carabinieri che hanno fermato il ladro dopo una breve fuga

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Non è andato a segno il “colpo” ad una tabaccheria a Paternò, organizzato “in trasferta” e messo in atto da un 31enne catanese, già sottoposto ai domiciliari a Catania per reati relativi allo spaccio di stupefacenti, insieme ad un complice.  In particolare, intorno alle 4 del mattino, la centrale operativa dei carabinieri avendo ricevuto la segnalazione di un furto nei pressi della tabaccheria di Piazza Stazione ha inviato sul posto due pattuglie della compagnia carabinieri Paternò.  I militari sono giunti sul posto mentre i due banditi stavano, con una leva, forzando la porta di accesso della tabaccheria- ricevitoria per entrare.

 

I due uomini, non appena si sono accorti della presenza della pattuglia, hanno iniziato a correre, lanciando lungo il percorso l’arnese da scasso.  Uno dei due è riuscito, complice l’oscurità, a far perdere le proprie tracce tra i vicoli della zona mentre l’altro è stato inseguito fino ad arrivare davanti ad un muro perimetrale di un’abitazione che, in un attimo, è riuscito a scavalcare fino ad entrare in una proprietà privata. Uno dei militari non ha inteso mollare la presa e ha oltrepassato lo stesso muro mentre, un altro carabiniere, girava sul retro dell’immobile per acciuffare il fuggitivo, nel caso avesse deciso di proseguire la corsa attraversando altri terreni di case limitrofe.

 

Rumori lievi e soffusi come di calpestio e, poi, silenzio assoluto hanno indotto i militari a pensare che l’uomo non fosse andato “troppo” lontano e così, con la torcia hanno illuminato le facciate delle abitazioni presenti, riuscendo a scorgere l’uomo che ha tentato di non farsi vedere “appiattendosi” sul pavimento di un balcone sul quale si era arrampicato. Il 31enne, ormai scoperto, avrebbe preferito desistere dalla fuga ed è stato arrestato dai carabinieri.  In seguito agli accertamenti effettuati dai militari dell’Arma, quest’ultimi hanno scoperto che il malvivente, prima di danneggiare la porta della tabaccheria con l’intento di scassinare l’esercizio commerciale, aveva raggiunto Paternò da Catania dove, invece, avrebbe dovuto trovarsi ristretto ai domiciliari presso la sua abitazione. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza mentre continuano le indagini per identificare il fuggitivo.

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