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In Primo Piano

Adrano, interviene Canadair per incendio in contrada Filiciusa

Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Adrano, la Forestale e la Protezione Civile

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Intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Adrano, oggi,  per lo spegnimento di un incendio di erbe, macchia mediterranea ed alberi,sviluppatosi in contrada Filiciusa, Strada della Neve, in località di Adrano. Trattandosi di zona impervia e difficile da raggiungere con i mezzi terrestri, è stato richiesto anche un il supporto aereo con l’utilizzo di un Canadair.

L’incendio aveva interessato un’area molto vasta ma è stato circoscritto e, al momento, è sotto controllo. Si sta, infatti, procedendo alle operazioni di minuto spegnimento e bonifica. Sul posto è intervenuta anche una squadra della Forestale di Adrano e volontari della protezione civile locale.

In Primo Piano

Paternò, Presidio Partecipativo presenta progetto “Che Macello!”

Progetto finanziato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

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Presentato ufficialmente, presso il Museo della Civiltà Contadina (Ex Macello), in via Fonte Maimonide a Paternò, il progetto “Che Macello!” e il partenariato, che include, tra gli altri, anche il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), la compagnia Batarnù e artisti di grande rilievo come Barbaro Messina e Giovanni Calcagno. Con il loro contributo, il Presidio collaborerà nei prossimi due anni per dare concreta attuazione alle attività progettuali, trasformando l’Ex Macello in un centro di riferimento per la cultura e la storia simetina.

Il progetto, finanziato grazie al prestigioso bando “Laboratorio Creatività Contemporanea” emanato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, nasce nell’ambito di un percorso di riqualificazione e rivitalizzazione, inserito in un ampio processo di tutela proattiva della Valle del Simeto e del suo prezioso patrimonio territoriale.

“Come Presidio siamo particolarmente fieri di questo risultato – sottolinea il presidente David Mascali – e non vediamo l’ora di cominciare le attività previste dal Progetto: sarà ancora una volta un’occasione straordinaria per rivitalizzare ulteriormente l’ex Macello di Paternò, che sta diventando un punto di riferimento per tutta la Valle del Simeto; sarà occasione preziosissima per rafforzare la rete, anche con prestigiosi partner accademici come il CNR; questo progetto consentirà di rafforzare notevolmente le attività di animazione della comunità nell’ambito sociale, ambientale e culturale, incluso l’Ecomuseo del Simeto”.

L’ex Macello, dopo gli interventi di ristrutturazione negli anni ‘90, è stato abbandonato a causa delle difficoltà di gestione da parte del Comune. Nell’ambito del progetto “ReCap Simeto. Reti Capacitanti nella valle del fiume Simeto”, finanziato da Fondazione CON IL SUD con il bando Volontariato 2019, tale edificio è stato riaperto grazie ad una convenzione tra il Comune di Paternò e il Presidio ed è diventato sede di numerosi eventi organizzati da una rete di associazioni coordinata dal Presidio. Inoltre nel 2023, ultimati gli interventi di riqualificazione delle ex stalle, questo luogo ha potuto essere in grado di ospitare attività laboratoriali e di co-working gestite in collaborazione tra il Comune e il Presidio. Anche gli spazi antistanti l’edificio, infine, hanno preso vita mediante un’iniziativa di cura e di contrasto all’abbandono e al degrado da parte della comunità locale, denominata “Coltiviamo Bellezza” e confluita in un Patto di Collaborazione tra le associazioni e il Comune.

Il progetto “Che Macello!” si inserisce in tale percorso e costituisce un’azione pilota dell’Ecomuseo del Simeto con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Ex Macello di Paternò trasformandolo in un polo culturale, ricreativo e di inclusione sociale. Tra le attività previste figurano la riqualificazione degli spazi interni dell’edificio e l’organizzazione di un festival annuale con una rassegna di incontri, itinerari territoriali, laboratori e performance per valorizzare il patrimonio culturale e ambientale della Valle del Simeto.

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Cronaca

Catania, tracciato un bilancio dell’attività della Polizia dal Questore Bellassai

“Abbiamo cercato di dare risposte relativamente a ogni situazione nella quale si richiedesse ogni nostro intervento a qualsiasi livello” ha detto il Questore

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Oltre 262 mila persone identificate, 131 mila veicoli controllati e quasi 22 mila richieste d’aiuto gestite, in soli dodici mesi, dai poliziotti della Questura di Catania. I numeri sono stati snocciolati dal Questore di Catania, Giuseppe Bellassai, nel corso di un incontro con la Stampa in vista della conclusione del 2024.

Il “Media Day”, come è stato ribattezzato l’appuntamento con gli organi di stampa, ha visto tra gli altri alcuni dei dirigenti e funzionari in divisa per fare il punto sull’attività svolta, con il Questore che ha sottolineato come il lavoro svolto quest’anno sia da ritenere soddisfacente, soprattutto perché è stata data risposta alle varie esigenze dei cittadini. Per quanto riguarda le specialità, come la Polizia Postale, sono stati ben 17 mila i casi di monitoraggio per possibili fenomeni di cyberterrorismo e poco più di 2250 le denunce per reati informatici. La Polizia Stradale, invece ha provveduto a decurtare complessivamente quasi 20 mila punti dalle patenti di automobilisti e motociclisti indisciplinati, rilevando oltre 13 mila violazioni al Codice della Strada.

Un altro dato alto riguarda purtroppo il numero di incidenti stradali: 234. Sul fronte controlli nello scalo aeroportuale, si sfiora il milione di persone controllate dalla Polizia di Frontiera, mentre nella stazione “Centrale” la Polizia Ferroviaria ha controllato quasi 30 mila persone grazie all’impego di 150 pattuglie a bordo treno, 420 lungo la linea e 2280 in stazione. “Abbiamo cercato di dare risposte relativamente a ogni situazione nella quale si richiedesse ogni nostro intervento a qualsiasi livello – ha detto il Questore-Sappiamo che si può e si deve migliorare e ci stiamo attrezzando quotidianamente per dare delle risposte sempre più importanti alle esigenze di questa città”

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