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Associazionismo

Paternò, Misericordia: Luigi Aiello è il nuovo Governatore

L’elezione arriva dopo un anno di Commissariamento dell’Associazione. Adesso la Confraternita Paternese ritorna alla sua piena operatività

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Si sono tenute negli scorsi giorni a Paternò le elezioni per il rinnovo dell’organo direttivo della locale Confraternita di Misericordia. A ricoprire la carica di Governatore dell’associazione per il prossimo quadriennio – segnando la fine di un periodo di commissariamento durato un anno – è Luigi Aiello che sarà affiancato dalla vice Veronica Correnti, dalla segretaria Sabrina Cirino, dall’amministratore Angelo Nunzio Campagna e dalla consigliera Giuseppa Galvagna. «Mi accingo a ricoprire questa nuova carica portando con me la speranza di riuscire a fare bene per risollevare le sorti dell’associazione, dopo questo periodo di commissariamento» ha detto il Governatore Luigi Aiello.

«Sicuramente abbiamo già in cantiere nuovi progetti, tra cui quello dell’acquisto di un mezzo disabili da poter rendere disponibile alla cittadinanza. Sin da ora lancio l’appello ad aziende e privati che fossero interessati a sostenere l’iniziativa con delle donazioni. Ringrazio anche il Commissario Luca Crispi che attraverso la sua gestione ha permesso alla Misericordia di Paternò di superare un momento critico e di guardare al futuro con rinnovata fiducia. Un grazie va anche al Presidente Provinciale delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano e al Correttore Spirituale regionale Don Calogero Falcone che ci hanno seguito e supportato in questo periodo».

L’elezione di Aiello rappresenta una nuova partenza per la Misericordia di Paternò, associazione che da tempo è impegnata in città al servizio del prossimo e dei più bisognosi. L’assemblea dei soci ha espresso la propria soddisfazione per l’elezione di Aiello, riconoscendone in lui le capacità necessarie per guidare l’organizzazione in questo nuovo capitolo. Tra le prime iniziative del nuovo Governatore, vi saranno il rafforzamento delle attività di volontariato, l’ampliamento dei servizi offerti alla comunità e l’implementazione di nuovi progetti di solidarietà e assistenza.

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Pedara, inaugurati immobili confiscati alla mafia e riassegnati al volontariato

Assegnatari le associazioni Ultreya Pedara, Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania, Misericordia Pedara e Oratorio Salesiano APS

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“Non abbiate paura di avere coraggio”, quel coraggio che quotidianamente deve spingere la società civile di dire il proprio “no” alla mafia e alla criminalità. Un coraggio che è stato più volte esaltato oggi, a Pedara, durante l’inaugurazione degli immobili confiscati definitivamente alla criminalità organizzata (3 appartamenti e 2 box auto) il 4 ottobre 2009 e riconsegnati alla comunità attraverso l’assegnazione da parte dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati Confiscati all’Associazione temporanea di scopo formata da Ultreya Pedara, Comitato delle Misericordie di Catania, Misericordia di Pedara e Oratorio Salesiano APS. Immobili edificati dalla ditta Rizzo Costruzioni SRL, riconducibile alla cosca mafiosa dei Laudani e gestita dall’imprenditore Carmelo Rizzo prestanome di Alfio Laudani, dell’omonimo clan, fatto poi uccidere con due colpi di pistola alla testa e il corpo dato alle fiamme insieme ad un cumulo di copertoni quando si iniziò a vociferare di una possibile collaborazione di Rizzo con la giustizia.

«La restituzione di patrimoni e ricchezze della criminalità alla collettività» ha commentato il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi «è un’opportunità di un impegno comune e civile. Non è solamente una vittoria contro la criminalità ma anche uno strumento per uno sviluppo del territorio. Non è solo un percorso economico ma anche culturale e sociale. Questo bene dato oggi ha le finalità culturali e rispetta pienamente l’impegno di tutti nel solco della legalità». Una giornata importante non solo per la comunità pedarese ma per tutto il mondo del volontariato catanese. A tagliare il nastro della struttura, tra gli altri, anche Sua Eccellenza il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi insieme ad Annalisa Schillaci presidente dell’associazione Ultreya Pedara, Silvia Losco Dirigente del Servizio programmazione degli interventi e gestione Albo del Dipartimento delle politiche giovanili e del Servizio Civile Giuliana Cosentino dirigente della sede secondaria di Reggio Calabria dell’ANBSC. Un taglio tutto “in rosa”, per mettere in risalto il ruolo delle donne nelle posizioni di leadership.

«Abbiamo voluto restituire questi beni alla collettività realizzando al loro interno una biblioteca, un’aula studio, un auditorium e in caso di calamità di Protezione Civile l’intera struttura sarà messa a disposizione delle strutture operative del Sistema di Protezione civile. Ancora una volta, oggi, la mafia non ha vinto» ha spiegato Annalisa Schillaci presidente dell’ente capofila. A commentare positivamente la giornata anche il Presidente del Comitato delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano. «Oggi anche il volontariato più antico d’Italia, quello delle Misericordie, è protagonista in questa importante giornata. Fare volontariato è sinonimo anche di essere cittadini attivi in una società che deve sempre più puntare a mettere in disparte tutte quelle forme di criminalità e di atteggiamenti mafiosi che tanto deturpano la nostra amata Sicilia. Una parte degli immobili inaugurati, diventa da oggi la casa per tutti i volontari delle Misericordie di Catania».

Un “Centro polifunzionale per le attività sociali, culturali e di Protezione Civile” – questa la destinazione dell’immobile – ripristinata nella sua funzionalità e nella sua struttura, grazie sia ad un contributo da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati Confiscati sia grazie alle donazioni ricevute da aziende del territorio. All’interno degli immobili, anche un’area dedicata alle vittime della criminalità, un vero e proprio “Museo della Legalità”, dove sono presenti trentaquattro fotografie in bianco e nero che riportano il nome, il cognome e la data di morte di giornalisti, giudici, forze dell’ordine in servizio di scorta, semplici cittadini e imprenditori che hanno denunciato o soggetti uccisi per vendetta o errore, assassinati per mano della mafia. Nella parete opposta, foto di volontari e studenti che hanno contribuito al recupero della struttura. Presenti all’inaugurazione diverse autorità civili, politiche e militari del comprensorio. L’inno nazionale di apertura è stato eseguito dagli studenti dell’ICS Casella di Pedara.

 

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Paternò, Festa dei Nonni all’Ipab “S.Bellia” con Enosis, Croce Rossa e bambini della primaria

I piccoli studenti hanno dedicato agli ospiti della struttura poesie, musiche e balli agli ospiti della struttura, oltre che donar loro anche un pensierino.

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Ieri 2 ottobre è stata celebrata la festa dei nonni, ricorrenza diffusa in alcune parti del mondo che ha l’obiettivo di rinforzare il legame tra le generazioni.  La festa dei nonni è anche un’occasione speciale per onorare quelle figure insostituibili che arricchiscono le nostre vite con amore, saggezza e dedizione. A Paternò, a festeggiare i nonnini ospiti presso l’Ipab Salvatore Bellia, ci hanno pensato i volontari dell’associazione socio culturale “Enosis” in sinergia con la Croce Rossa.

I volontari non hanno fatto mancare il loro affetto e la loro allegria allestendo dei momenti intensi e pieni di emozioni. A prendere parte anche alla festa dedicata ai nonni, numerosi bambini della scuola primaria che nel pomeriggio di ieri hanno dedicato poesie, musiche e balli agli ospiti della struttura, oltre che donar loro anche un pensierino.

I nonni, festeggiati non a caso, nel giorno in cui vengono celebrati gli angeli custodi, sono la linfa delle famiglie, la tradizione, l’esempio di dedizione e di dolcezza, tutti ingredienti che danno vita ad un rapporto speciale con i propri nipoti che il tempo non potrà mai cancellare. Soddisfatti i responsabili Cettina Garraffo di Croce Rossa e Riccardo Longo di Enosis per aver condiviso ancora una volta un’iniziativa così importante e  definendo i nonni una riserva di saggezza e conoscenze preziose, capaci di mantenere sempre vive le tradizioni di una cultura.

 

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