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S.M. di Licodia, IC “Don Bosco” al lavatoio per il progetto “O-Maggio all’Acqua” del Liceo Scienze Umane

Tra i presenti Gino Rapisarda – esperto in tematiche ambientali – e Marianna Nicolosi del presidio partecipativo Patto Fiume

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Si è tenuta ieri al lavatoio di Santa Maria di Licodia una giornata di formazione sulla tematica dell’acqua inerente al progetto “O-Maggio all’Acqua” che ha visto la partecipazione delle terze classi della scuola primaria del locale Istituto Comprensio “Don Bosco” su input di un progetto di PTCO promosso dal Liceo delle Scienze Umane “Mario Rapisardi” di S.M. di Licodia. “L’acqua” hanno spiegato i docenti “è la risorsa naturale più preziosa per la vita sulla Terra: i cambiamenti climatici in atto, ampiamente testimoniati dagli eventi estremi degli ultimi periodi, l’aumento globale dei consumi idrici, le difficoltà di approvvigionamento, l’inquinamento e gli sprechi rendono necessario accrescere l’attenzione dell’opinione pubblica ed in particolare delle giovani generazioni su questo bene fondamentale e limitato e promuovere quindi comportamenti virtuosi in linea con i 17 Goals dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’educazione allo sviluppo sostenibile è esplicitamente riconosciuta nel Target 4.7 dell’Agenda 2030: Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile”.

A sostenere il progetto e la realizzazione dell’evento il Comune di Santa Maria di Licodia, il sindaco Giovanni Buttò, il presidente del Consiglio Maria Russo e il vice sindaco Mirella Rizzo che insieme al dott. Gino Rapisarda – esperto in tematiche ambientali – e Marianna Nicolosi del presidio partecipativo Patto Fiume hanno discusso con i giovani licodiesi. Il progetto O-Maggio all’Acqua ha infatti come principali obiettivi quelli di:

– Sviluppare la consapevolezza del valore della risorsa idrica per la Terra e per l’uomo.

–     Avvicinare ragazzi e adulti all’acqua come bene pubblico e il cui accesso è diritto fondamentale dell’uomo, promuovendo una corretta informazione sull’importanza della sua salvaguardia e favorendo la formazione di una coscienza ecosostenibile.

–     Valorizzare e fare conoscere la bellezza  paesaggistica e artistica della Fontana del Cherubino.

–     Arricchire la consapevolezza degli studenti alla conoscenza e alla salvaguardia del patrimonio storico, culturale, artistico che li circonda e creare una maggiore sensibilità verso i problemi della sua salvaguardia e valorizzazione.

Il lavatoio e l’acquedotto, in particolare, sono stati scelti come oggetto di studio in quanto luogo simbolo del paese, ampiamente attenzionati da specialisti della città. Questi luoghi, sono spesso sconosciuti agli studenti e ai tanti cittadini che ogni giorno li attraversano. Per questo motivo si sono voluti attenzionare questi scorci storici del paese attraverso il PCTO sull’argomento dell’acqua, realizzato dalle classi quarte del Liceo delle Scienze Umane di Santa Maria di Licodia, guidate dai  tutor Francesca Castiglione e Simona Pinzone e dalle docenti Rossana Germano e Giusi Rasà. Così, la Fontana del Cherubino di Santa Maria di Licodia si è trasforamta in “aula ideale” per le lezioni teoriche. Un bene culturale da studiare per il valore non solo didattico e pedagogico ma più ampiamente culturale e sociale, sulla quale investire un progetto formativo. Sono state inoltre affrontate le tematiche dell’acqua dal punto di vista antropologico e artistico-letterario, grazie alle insegnanti Stella Asero e Pina Bellia, legate all’utilizzo delle delle stesse per scopi magici, rituali e mitico- religiosi, come nei miti che i ragazzi hanno rappresentato (Simeto, Amenano, Aci, Polifemo e Galatea).
Un ringraziamento va anche alla Dirigente Scolastica Concetta Centamore , che ha creduto nel progetto per la visione interdisciplinare del tema scelto, per il valore civico e di  impegno e Cittadinanza attiva. Il tema dell’acqua, su cui si sono basate le attività, è stato significativo e ha assicurato il coinvolgimento di tutti gli studenti e studentesse che sono stati i veri protagonisti dell’evento. Il Liceo delle Scienze Umane Mario Rapisardi è da sempre impegnato in progetti di rete volti a fare alleanze educative che fanno bene ai ragazzi e alla comunità.

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“Festa della Liberazione”, commemorazione da parte del Prefetto a Catania e Linguaglossa

Consegnate una medaglia di Vittima del Terrorismo e le onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana”

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foto "CataniaToday"

La ricorrenza del 25 aprile il giorno della Liberazione, come disposta dal prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, si è snodata in due tappe. Dapprima sono stati resi gli onori ai Caduti per la Patria con la deposizione della corona d’alloro presso l’atrio del Municipio del comune di Catania da parte del Prefetto, del Vice Sindaco del Comune di Catania e del Direttore marittimo della Sicilia orientale, con la benedizione da parte di Monsignor Salvatore Genchi.

Successivamente, nel solco del percorso già avviato dal Prefetto di Catania di avvicinamento delle Istituzioni alle comunità locali, celebrando le più importanti ricorrenze nazionali anche nei comuni della provincia, la cerimonia è proseguita nel comune di Linguaglossa, nella centrale piazza dei Vespri Siciliani, preceduta dalla deposizione della corona al Monumento ai Caduti in piazza Municipio. A fare gli onori di casa il sindaco Luca Stagnitta. Alla cerimonia hanno preso parte le autorità civili, militari e religiose della provincia e i rappresentanti dell’ANPI.

L’evento si è concluso con la consegna da parte di alcuni Baby Sindaci della provincia di Catania, del Baby Sindaco e di alcuni Baby Consiglieri del Comune di Linguaglossa, di una medaglia al caporale maggiore dell’esercito italiano Carmelo Morales, riconosciuto come vittima del terrorismo e di onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana”. Il titolo di commendatore è stato attribuito ad Angela Rita Carbonaro e Marisa Scavo, mentre quello di cavaliere è andato ad Achille Cilli Rusci, Fabio Di Giovan Paolo, Andrea Finocchiaro, Gennaro Gigante, Agata Pappalardo, Giovanni Vincenzo Scalia e Salvatore Trovato..

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Eventi

Paternò, la città commemora il 25 aprile

Letti i nomi dei Partigiani paternesi morti durante la Resistenza e dei militari deceduti nei campi di prigionia che non vollero aderire alla Repubblica di Salò

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Anche la città di Paternò ha voluto commemorare il 25 aprile in cui l’Italia fu liberata dal nazi-fascismo. Una Festa della Liberazione, dedicata al ricordo di chi ha lottato per la libertà e la democrazia, nel rispetto del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco.

Le celebrazioni sono iniziate con un corteo partito dalla sede di Palazzo Alessi per arrivare in Piazza Santa Barbara, presso il Monumento ai Caduti, dove si è tenuta la tradizionale deposizione di una corona d’alloro.

Al corteo hanno preso parte il sindaco Nino Naso con giunta e consiglieri, autorità militari, associazioni combattentistiche e di volontariato, nonche semplici cittadini. Presente anche una folta delegazione della sezione di Paternò dell’A.N.P.I. “Carmelo Mio” con in testa la presidente Matilde Pino.

Ogni singolo componente dell’A.N.P.I. ha depositato un garofano rosso ai piedi del Monumento ai Caduti.

Durante la cerimonia, è stata svelata una targa commemorativa dedicata ai Partigiani paternesi, opera del maestro Barbaro Messina e promossa dall’A.N.P.I. Sezione “Carmelo Mio”.

Letti i nomi dei Partigiani paternesi morti durante la Resistenza e dei militari deceduti nei campi di prigionia che non vollero aderire alla Repubblica di Salò.

 

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