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Cronaca

Catania, gang dedita a pestaggi nelle discoteche, arrestati sei giovani

L’operazione è stata denominata “Disco gang” e ha permesso di ricostruire la dinamica di una serie di violenze perpetrate ai danni di vittime prese di mira per futili motivi

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Gli agenti della Squadra Mobile di Catania, con l’operazione “Disco gang”  hanno arrestato sei giovani accusati di fare parte di una baby-gang dedita a violente aggressioni all’interno di discoteche che si trovano nel capoluogo etneo.

Le indagini della Mobile della Questura, coordinate dalla Procura, hanno permesso di ricostruire la dinamica dei pestaggi, effettuati ai danni di vittime prese di mira per futili motivi e senza un’apparente ragione, in occasione di serate della movida nel capoluogo etneo. Nell’ambito delle stesse indagini sono stati notificati ai destinatari della misura altrettanti Daspo Willy emessi dal questore di Catania Giuseppe Bellassai. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nella giornata di oggi dai dirigenti della Squadra Mobile etnea con in testa il dirigente Antonio Sfameni.

 

AGGIORNAMENTO 14.30 

I sei arrestati, finiti ai domiciliari, sono accusati di lesioni in concorso aggravate sia dall’avere determinato a commettere il reato o di essersi comunque avvalsi di un minore, sia dall’avere agito per futili motivi, in più persone riunite e in numero superiore a cinque. Le indagini hanno permesso di acquisire  elementi che dimostrerebbero che i destinatari della misura, aventi un’età compresa tra i 20 e 25 anni,  avrebbero preso parte al pestaggio di  vittime vulnerabili, prese di mira, all’interno di discoteche del centro storico cittadino.  Le tempestive indagini, basate su quanto dettagliatamente riferito dagli addetti alla sicurezza, dalle stesse persone offese o dai presenti al momento dei fatti,  nonché su quanto ripreso dai sistemi di video sorveglianza, hanno reso possibile una compiuta ricostruzione tanto della dinamica dell’aggressione dell’11 febbraio 2024, quanto di quella del 2 marzo 2024.

In particolare, per quanto concerne l’episodio dell’11 febbraio, lo spunto per l’aggressione sarebbe stato fornito dai festeggiamenti di carnevale di una ragazza dell’hinterland catanese, insieme al suo compagno e ad altri parenti; la giovane sarebbe stata oggetto di molestia nella pista da ballo da parte degli indagati che non avrebbero esitato a picchiare con i caschi chiunque fosse intervenuto a difesa della ragazza così cagionando lesioni di varia entità a quattro persone.  Il secondo episodio risalente alla notte del 2 marzo, ha riguardato uno studente universitario fuori sede, aggredito, senza motivo alcuno, presso un’altra discoteca, con schiaffi e pugni da un ragazzo spalleggiato da un gruppo di circa venti persone, con lesioni guaribili in “7 giorni per trauma cranico lieve”, vicenda non solo ripresa in ogni sequenza da video camere collocate all’interno del locale, ma rilanciata anche dai social network.

Gli indagati, rintracciati  nelle loro abitazioni, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. Uno è risultato irreperibile. Contestualmente il questore di Catania ha emesso il Daspo Willy della durata di tre anni. Visto che i giovani sono destinatari di misura cautelare, per effetto del Decreto Caivano, è stato esteso a tutte le discoteche e i locali di pubblico intrattenimento dell’intera provincia di Catania. La violazione della misura costituisce un reato che prevede la reclusione da uno a tre anni e una multa da 10mila a 24mila euro.

Cronaca

Belpasso, fermati due presunti autori della rapina al compro oro di via Vittorio Emanuele III

I fermati sono due paternesi. L’accusa contestata ai due uomini è di rapina aggravata in concorso. Per l’individuazione del terzo soggetto, che avrebbe preso parte al colpo, a breve potrebbero esserci degli sviluppi.

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Fermati, nella mattinata di oggi, dai carabinieri del comando stazione di Belpasso due dei tre presunti autori della rapina messa a segno lo scorso 3 aprile ai danni di un compro oro belpassese sito in via Vittorio Emanuele III.

Il passaggio delle auto dei carabinieri lungo le vie cittadine non è passato inosservato. Gli arrestati sono due paternesi aventi circa 30 anni. L’accusa contestata ai due uomini è di rapina aggravata in concorso. Per l’individuazione del terzo soggetto, che avrebbe preso parte al colpo, a breve potrebbero esserci degli sviluppi.

Ricostruendo l’accaduto erano le ore 18 quando la banda ha fatto irruzione dentro il compro oro armati e con volto travisato, anche se uno dei tre banditi avrebbe agito a volto scoperto per farsi aprire dal titolare. I tre uomini hanno fatto irruzione all’interno dell’esercizio commerciale, armati, seminando il panico.

Durante l’azione si sarebbe verificata una colluttazione tra i rapinatori e il gioielliere, che avrebbe tentato di opporsi alle mire dei balordi. Nonostante la resistenza del commerciante, i malviventi sono riusciti a portare a termine la rapina, dileguandosi rapidamente e portando via preziosi per un valore di circa 50 mila euro. Sul posto i carabinieri della compagnia di Paternò e i militari del locale comando stazione.

Da subito al vaglio degli inquirenti le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti all’interno e nei pressi della gioielleria, nonché le dichiarazioni di coloro presenti nella gioielleria.

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Cronaca

Catania, movida sicura, controlli interforze in centro e un periferia

Realizzati presidi e posti controllo non solo nel centro storico cittadino, ma anche nella zona del lungomare in considerazione del maggior afflusso di persone nella stagione estiva.

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Come ogni fine settimana, anche questo weekend è stato caratterizzato da un articolato servizio di controllo interforze, predisposto con ordinanza del Questore di Catania per garantire il sereno svolgimento della movida nel centro storico e, in particolare, nelle zone maggiormente frequentate da cittadini e turisti, nei pressi di locali ed attività di ritrovo.

Realizzati presidi e posti controllo non solo nel centro storico cittadino, con particolare attenzione a piazza Bellini, via Sangiuliano, via Coppola, via Teatro Massimo, via San Gaetano alla Grotta, via S. Filomena, via Gemmellaro, piazza Università, piazza Stesicoro, via Etnea, ma anche nella zona del lungomare, precisamente in piazza Europa, piazza Nettuno, via del Rotolo e scogliera, in considerazione del maggior afflusso di persone nella stagione estiva.

Complessivamente sono state identificate dalle pattuglie poste a disposizione della sala operativa della Questura 280 persone, di cui 71 con precedenti penali, e sono stati controllati 142 veicoli, tra auto e moto. Un 32enne catanese, fermato dalle volanti per un controllo mentre era in compagnia di alcuni amici nella zona del centro storico cittadino, è stato trovato in possesso di una dose di cocaina e per tale ragione è stato segnalato in via amministrativa alla Prefettura come assuntore di stupefacenti.

In merito ai controlli stradali, volti a prevenire e contrastare tutti quei comportamenti che possono mettere in pericolo l’incolumità degli utenti della strada, sono state rilevate 7 infrazioni al Codice della Strada, 4 per assenza della copertura assicurativa e 3 per guida di ciclomotori senza il casco protettivo. Di conseguenza, i relativi mezzi sono stati sottoposti alle sanzioni accessorie, rispettivamente, del sequestro e del fermo amministrativo. In totale sono state elevate sanzioni per un ammontare di circa 4.000 euro.

Il dispositivo interforze coordinato dalla Polizia di Stato ha effettuato controlli amministrativi di alcune attività commerciali. In una di esse, un pub del centro, è stata contestata da parte della Guardia di Finanza la mancata installazione del misuratore fiscale con applicazione al titolare della relativa sanzione amministrativa pecuniaria.

Sono stati poi controllati e sanzionati cinque parcheggiatori abusivi. In particolare, un 51enne è stato fermato in via Beato Bernardo, un 39enne in via Marittima nel borgo di Ognina, un 36enne in Piazza del Tricolore, un 20enne in via Dusmet. Sempre in via Dusmet le volanti hanno proceduto al controllo di un 37enne, residente a Belpasso, il quale è stato sorpreso ad esercitare l’attività di parcheggiatore abusivo proprio mentre chiedeva una somma di denaro di 10 euro ad un automobilista; l’uomo, oltre ad essere stato sanzionato, è stato denunciato in quanto è risultato gravato da due misure di prevenzione emesse dal Questore di Catania, ossia il Dacur, con cui gli è stato fatto divieto di stazionare proprio in quella zona, e il divieto di ritorno nel Comune di Catania.

Analoghi controlli sono stati svolti dall’Arma dei Carabinieri, che ha impiegato equipaggi della Compagnia di Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Catania. È stato messo in campo un dispositivo composto da pattuglie dinamiche, militari a piedi e Carabinieri con etilometro e drug-test, impegnati in posti di controllo lungo le vie a maggiore affluenza.

Tali controlli sono stati effettuati nell’area del centro storico e, in particolare, in Piazza Federico di Svevia, Piazza Currò, Largo Rosolino Pilo e zone limitrofe, dove i militari dell’Arma sono stati impegnati in un’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa, tra cui lo smercio e la diffusione di droga tra i giovani e i reati predatori, nonché alla guida in stato di alterazione e a quelle condotte irrispettose del decoro urbano, come la sosta selvaggia nei pressi dei siti storici o in quelli di maggiore aggregazione.

In totale, sono state identificate 66 persone e controllati 37 veicoli, di cui 15 sono stati sottoposti a sequestro/fermo amministrativo.

Per quanto riguarda la verifica del rispetto delle regole del Codice della Strada sono state effettuate 35 contestazioni, per un importo complessivo di circa € 18.400, con la decurtazione di 100 punti patente.

L’azione di contrasto, oltre ai divieti di sosta e sosta sulle strisce pedonali, ha prevalentemente colpito quei comportamenti irresponsabili di guida, che maggiormente possono mettere a repentaglio l’incolumità degli utenti della strada, come la guida con il cellulare e senza casco, il transito con semaforo rosso, o il mancato uso delle cinture e dei sistemi di ritenzione per bambini.

In particolare, a 6 soggetti catanesi, oltre alle previste sanzioni pecuniarie, sono state sospese le patenti poiché sorpresi alla guida delle loro autovetture mentre stavano utilizzando il cellulare.

Tra le varie sanzioni, anche 2 mancate revisione periodiche e 5 mancate coperture assicurative, con altrettanti sequestri dei mezzi. Infine, 7 giovani centauri catanesi sono stati contravvenzionati per il mancato utilizzo del casco protettivo.

Riguardo ai servizi di prevenzione del fenomeno della guida sotto l’effetto di alcool e stupefacenti, sono stati organizzati mirati posti di controllo nel centro storico da parte di diverse pattuglie del Nucleo Radiomobile. All’esito delle verifiche con l’etilometro, che hanno interessato 20 conducenti, di cui 10 nella fascia di età compresa tra i 18 e i 22 anni, 4 in quella tra i 23 e i 27 anni, 1 in quella tra i 28 e i 32 anni e il resto oltre i 32 anni, nessuno è stato sanzionato penalmente/amministrativamente

In merito all’attività antidroga, sono state effettuate nelle aree adiacenti a Castello Ursino perquisizioni da parte delle pattuglie della Compagnia di Piazza Dante, finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti, armi od oggetti atti a offendere. Nella circostanza, tre giovani catanesi, di anni 23, 24 e 26, sono stati segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostante stupefacenti, poiché trovati in possesso, rispettivamente, il primo di 3 dosi di hashish per un totale di 8 grammi circa, il secondo di 1 dose di hashish e il terzo di 1 dose di marijuana e di 1 dose di hashish.

 

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