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Cronaca

Catania, denunciato per aver colpito con una pistola a salve un promotore finanziario

Protagonista della vicenda è un 23enne incensurato, il quale, stanco di aspettare il finanziamento, nonostante gli fosse stato concesso, avrebbe voluto subito la somma, litigando così con la vittima

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A Catania la Polizia di Stato ha denunciato a piede libero un ventitreenne catanese, incensurato, trovato in possesso di una pistola a salve usata per colpire un promotore finanziario. Una volante è stata informata che in via Alberto Mario sono erano stati esplosi verosimilmente colpi d’arma da fuoco.  Raggiunta la via segnalata i poliziotti hanno trovato un uomo, un promotore finanziario, con una ferita al capo, che ha riferito di aver avuto una lite con un cliente.

In particolare, nonostante gli fosse stato accordato il finanziamento richiesto, lo stesso cliente, stanco di attendere, ha preteso che gli fosse consegnata immediatamente la somma di denaro oggetto del finanziamento.  A quel punto è scaturita la lite con il promotore finanziario che è stato colpito in testa con il calcio di una pistola che il giovane portava con sé e dalla quale è partito il colpo segnalato. In seguito a quanto appreso e alle informazioni raccolte, i poliziotti si sono messi alla ricerca immediata del giovane che è stato successivamente rintracciato da una volante, in via Domenico Tempio, a bordo di un’autovettura.

L’uomo, identificato per un 23enne catanese, incensurato, è stato trovato in possesso di una pistola a salve, usata per colpire il promotore finanziario e per sparare il colpo. L’arma è stata successivamente repertata dagli agenti della Polizia Scientifica, mentre, il giovane è stato indagato in stato di libertà per il reato di minacce aggravate e lesioni, in quanto il promotore finanziario, per il colpo ricevuto, ha dovuto fare ricorso alle cura dei sanitari del pronto soccorso.

Cronaca

Riposto, dopo aggressione ad arbitro arriva stangata per la società Russo Sebastiano Calcio

Squadra esclusa dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025-2026, otto calciatori “esclusi da qualsiasi rango o categoria fino al 5 aprile del 2030”, altri due squalificati per lo stesso periodo e un altro per tre anni, fino al 4 aprile 2028.

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Squadra esclusa dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025-2026, otto calciatori “esclusi da qualsiasi rango o categoria fino al 5 aprile del 2030”, altri due squalificati per lo stesso periodo e un altro per tre anni, fino al 4 aprile 2028. E’ la stangata del giudice sportivo della Lega nazionale Dilettanti sulla società Russo Sebastiano Calcio Riposto per l’aggressione all’arbitro 19enne della sezione di Acireale durante la gara del 5 aprile scorso.

Una “violenza inaudita”: così il giudice sportivo della Lega Dilettanti comitato Sicilia motiva la stangata al Riposto Squalificato, fino al 30 giugno 2025, anche l’allenatore, Maurizio Anastasi e inibito, fino alla stessa data, Rosario Previtera Rosario, dirigente addetto all’arbitro. Il direttore di gara medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Nel provvedimento il giudice sportivo segnala, in premessa, che “nonostante l’inagibilità delle tribune i dirigenti della società ospitante consentivano l’ingresso di circa 150 persone”, tutte riconducibili alla squadra locale stessa.

“Subito dopo il triplice fischio – ricostruisce il giudice sportivo – si avvicinavano all’arbitro, con fare minaccioso, diversi tesserati della Rsc Riposto rivolgendogli frasi minacciose”. L’arbitro avrebbe tentato di sottrarsi all’aggressione, ma non ci sarebbe riuscito perché “colpito da un calcio sferrato con forza che lo faceva cadere”. Durante la corsa il direttore di gara “notava che i cancelli che collegano la tribuna al terreno di gioco erano stati deliberatamente aperti per permettere l’ingresso dei sostenitori della Rsc Riposto che intendevano aggredirlo”. Il giudice sportivo ricostruisce la violenza dell’aggressione con i giocatori che lo hanno colpito con calci e pugni mentre era a terra e uno di loro gli urlava contro “devi morire” e un altro lo apostrofava con “te la sei cercata”.

Un calciatore, ricostruisce il direttore di gara riportato dal giudice sportivo, “lo colpiva ripetutamente e con violenza inaudita con pugni, schiaffi al volto e ad un fianco provocandogli forte dolore e stordimento”. Anche l’allenatore e un dirigente della società intervenuti per “tentare di calmare i propri calciatori, senza riuscirvi”, hanno allontanato l’arbitro dicendogli “te la sei cercata, te la meriti”. Insulti e minacce sono continuati anche quando il giovane direttore di gara è entrato negli spogliatoi e quando li ha lasciati, grazie alla scorta dei carabinieri, alla guida della propria auto che è stata danneggiata, con la società chiamata dal giudice sportivo a risarcire le riparazioni della vettura se richiesto dall’arbitro.

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Cronaca

Catania, aggredisce due sanitari del Policlinico, arrestato 19enne

La dinamica dell’accaduto è stata analizzata tanto dalle dichiarazioni delle “vittime” e dei presenti in quel momento, quanto dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura ospedaliera

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I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, con i colleghi della stazione di Catania Nesima, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di un 19enne catanese.

Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma il 19enne lo scorso 3 gennaio, in concorso con un’altra persona, avrebbe aggredito con pugni e calci, nel reparto di pediatria del Policlinico di Catania, due sanitari. Il tutto sarebbe nato da un rifiuto ad una sua pregressa richiesta di informazioni sullo stato di salute di una minore ricoverata.

La dinamica dell’accaduto è stata analizzata tanto dalle dichiarazioni delle “vittime” e dei presenti in quel momento, quanto dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura ospedaliera. Il 19enne è stato rinchiuso in carcere per lesioni personali aggravate.

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