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Cronaca

Catania, truffe on-line con proposte di lavoro “fasulle” dirette ai giovani

Un raggiro reso credibile dai primi pagamenti che conquistano la fiducia dell’utente cosi la vittima sarà successivamente indotta a versare una somma di denaro, con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti

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Le app di messaggistica istantanea rappresentano sempre di più il veicolo preferito dai cybercriminali per adescare giovani in cerca di lavori che non richiedano competenze specifiche e possano essere svolti comodamente da casa.   Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po’ del tuo tempo per un po’?.

Rispondendo a questo messaggio una presunta “reclutatrice” tenterà di invogliare ad accettare un’allettante proposta di lavoro: La nostra azienda sta reclutando dipendenti per un’opportunità di lavoro part-time da casa per seguire vari marchi che vogliono pagare per aumentare la loro popolarità seguendo i loro account Instagram. Basta seguire gli account consigliati che ti vengono forniti, dove puoi guadagnare da 100 a 500 € al giorno, pagamento tramite PayPal o Postepay e tutto ciò di cui hai bisogno è INSTAGRAM e TELEGRAM. Se hai entrambi possiamo iniziare”.

La richiesta è semplice: vedere alcuni video, mettere “mi piace” e inviare alla reclutatrice come prova gli screenshot dell’attività svolta. “In realtà si tratta di una truffa-dicono dalla Polizia postale- , resa credibile dai primi pagamenti che conquistano la fiducia dell’utente. La vittima del raggiro sarà successivamente indotta a versare una somma di denaro, con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti o di frequentare corsi di formazione, in altri casi persuasa a fornire dati personali e bancari per redigere falsi contratti di lavoro”.

 

Cronaca

Catania, sparito cavallo ferito durante un allenamento forse per una corsa clandestina

Denunciato un 53enne, proprietario dell’equino, per inottemperanza a un ordine legalmente dato dall’autorità in quanto ha impiegato l’animale sottoposto a vincolo sanitario per poi farne perdere le tracce

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A Catania la Polizia di Stato ha denunciato un 53enne per inottemperanza a un ordine legalmente dato dall’autorità in quanto ha impiegato un cavallo sottoposto a vincolo sanitario per poi farne perdere le tracce.

Gli investigatori sospettano che il cavallo possa essere quello rimasto vittima di un grave incidente: durante l’allenamento il cavallo trainava un calesse, verosimilmente per corse clandestine e giunto all’altezza del tondo Gioeni, sulla circonvallazione, rovinava a terra, riportando gravi ferite con una copiosa perdita di sangue. I due uomini che erano a bordo del calesse e un terzo soggetto che li seguiva a bordo di uno scooter, incitando il cavallo a correre sempre più veloce, a quel punto avevano fatto sopraggiungere un veicolo per il trasporto animali, caricando a bordo, con non poche difficoltà, l’equide, che zoppicava vistosamente.

Successivamente si sono allontanati dal luogo dell’incidente per eludere il controllo della polizia municipale che era subito intervenuta perché poco distante ed era stata informata da cittadini. Tutta la scena è stata ripresa da telecamere del sistema di sicurezza attivo a Catania. Agenti della squadra a Cavallo, visionando le immagini di telecamere di sicurezza, grazie alla loro conoscenza del territorio, hanno riconosciuto il cavallo di colore bianco perché alcune settimane era stato sottoposto e sottoposto a vincolo sanitario dalla polizia su disposizione dei veterinari dell’Asp e gli era stato applicato un microchip.

Un controllo nella stalla di Catania, siti nel rione Picanello, dove l’animale sarebbe dovuto custodito ha dato esito negativo. Il proprietario ha detto agli investigatori che il cavallo era stato spostato in un altro luogo, ma non ricordava né dove né quando, confermando i sospetti dei poliziotti che sarebbe stato fatto sparire per evitare di incorrere in sanzioni più gravi. Le ricerche dell’animale sono state effettuate anche in provincia di Ragusa, in quanto l’indagato ha successivamente riferito ai poliziotti di averlo trasferito lì presso una struttura autorizzata.

Dal controllo non è stato possibile individuare il cavallo che, essendo stato munito di microchip durante uno dei controlli, non poteva essere scambiato con altri.  Secondo gli investigatori il cavallo, a causa delle gravi ferite, è morto o è stato soppresso e destinato alla macellazione perché non più utilizzabile per le corse clandestine. La ricostruzione di quanto accaduto è stata possibile non solo grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza pubblico, che ha ripreso buona parte della corsa del cavallo prima dell’incidente, ma anche all’attività di controllo che viene quotidianamente svolta dalla Polizia di Stato in tutte le stalle della città, consentendo così di avere piena la piena conoscenza del territorio.

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Belpasso, incendio di vaste dimensioni in via Cairoli

I residenti della zona hanno tentato di contenere l’avanzare del fuoco utilizzando bidoni colmi d’acqua, ma ogni sforzo si è rivelato vano

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Un  incendio, di vaste proporzioni, è divampato intorno alle 20:30 di questa sera all’ingresso di Belpasso, in via Cairoli, nella zona 4/II. Le fiamme si sono sviluppate in un’area incolta, ma situata proprio di fronte a un gruppo di abitazioni, creando immediata apprensione tra i residenti.

I residenti della zona hanno tentato di contenere l’avanzare del fuoco utilizzando bidoni colmi d’acqua, ma ogni sforzo si è rivelato vano: le fiamme, alte e ben alimentate dalla vegetazione secca, si sono propagate rapidamente.

Sul posto sono stati allertati i Vigili del Fuoco, che si stanno dirigendo nell’area per domare le fiamme e mettere in sicurezza la zona.

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