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In Primo Piano

Adrano, TAR dichiara inammissibile ricorso dell’ex assessore Terranova contro sindaco

Soddisfazione della giunta comunale adranita la quale evidenzia che il Tribunale ammnistrativo ha confermato la “correttezza dell’operato dell’Amministrazione” mentre la ricorrente si è detta serena e “le sentenze si accettano e non si commentano”

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foto Web- Corriere Etneo

La Sezione Prima del Tar di Catania ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’avvocato Marica Terranova, consigliera comunale di Adrano, che, nel novembre 2022, si è rivolta al giudice amministrativo per impugnare molteplici delibere della Giunta comunale del sindaco Fabio Mancuso perché adottate in sua assenza quando, prima di passare all’Opposizione, sedeva al fianco del primo cittadino nelle funzioni di assessore comunale, sin dal ritorno di Mancuso alla guida del Comune di Adrano, nel 2021, dopo la turbolenta vicenda politica della sfiducia al sindaco Angelo D’Agate e alla sconfitta per una manciata di voti dello sfidante al ballottaggio, l’attuale presidente del Consiglio comunale Carmelo Pellegriti. La sentenza è stata pubblicata meno di 48 ore addietro.

Lo scorso anno, il Tar di Catania aveva già respinto l’istanza cautelare avanzata da Terranova e, adesso, ha dichiarato inammissibile il ricorso per difetto di legittimazione a ricorrere perché, secondo il giudice amministrativo, il consigliere comunale è legittimato a ricorrere nei “ristretti limiti tracciati dalla lesione dello ius ad officium”, nel senso che solo quando si ravvisa una “lesione diretta e immediata” del diritto all’ufficio afferente alla carica istituzionale che si esercita. Nel caso del ricorso dell’avvocato Terranova, per il TAR i motivi del ricorso sono riconducibili a “meri profili di legittimità dell’azione amministrativa non incidenti sulla posizione giuridica del ricorrente in qualità di consigliere comunale”.

Le delibere della Giunta impugnate riguardano il periodo di particolare fibrillazione politica, nell’estate 2022, a poche settimane dalle dimissioni di Terranova dalla Giunta, dopo la definitiva rottura con il primo cittadino. In particolare, il ricorso è stato depositato perché Terranova ha ritenuto illegittima l’adozione di alcune delibere approvate dalla Giunta a seguito di una convocazione irregolare delle riunioni dell’Amministrazione.

A rappresentare Terranova in giudizio è stato l’avvocato Salvatore Trimboli mentre a difendere il Comune di Adrano sono stati gli avvocati Agatino Cariola e Fabrizio Filiberto Fiorito.

In merito alla decisione del Tar, è intervenuta l’Amministrazione comunale di Adrano con una nota diffusa dall’assessore Salvo Italia. “Grande soddisfazione per la sentenza del Tar che conferma la correttezza dell’operato dell’Amministrazione comunale e dei suoi tecnici. – si legge nella nota inviata alla Stampa – Continueremo a lavorare con impegno e dedizione portando avanti progetti e iniziative che rispondano alle reali esigenze dei cittadini”.

E all’indomani del pronunciamento del TAR di Catania la consigliera Marica Terranova è intervenuta con una nota che è stata trasmessa agli Organi di Stampa locali.  Nel suo intervento, Terranova si è detta serena in quanto “le sentenze si accettano e non si commentano” e perché, in questo modo, “dopo due anni si chiude questa vicenda”.   Nello stesso tempo, l’ex assessore Terranova sottolinea che “non avere responsabilità alcuna in eventuali e presunte illegittimità degli atti compiuti dalla Giunta Mancuso quando ne facevo parte mi rasserena, atteso che il TAR non entrando nel merito della questione ha ritenuto di non rilevare alcunché”, sottolineando, al contempo, che proseguirà l’attività di vigilanza nell’Aula consiliare, sugli atti prodotti dall’Amministrazione comunale “a garanzia dei cittadini che mi hanno eletta per rappresentarli nelle sedi istituzionali”, così Terranova alla stampa locale.

 

 

giudiziaria

Morte Stancampiano, giudizio immediato per il proprietario di casa che lo uccise durante furto

Secondo la Squadra Mobile, Stancampiano e un complice avrebbero tentato un furto nell’abitazione dell’imputato, il quale, rientrando a casa li ha sorpresi e durante una colluttazione con un coltello li avrebbe colpiti

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foto Ansa

A Reggio Calabria inizierà il 27 dicembre il processo per Francesco Putortì, il macellaio di 48 anni accusato di aver ucciso Alfio Stancampiano, di 30 anni originario di Catania, che il 28 maggio era entrato all’interno della sua abitazione in contrada Oliveto di Rosario Valanidi, e di avere ferito Giovanni Bruno, di 46 anni anche lui catanese. Come richiesto dal pubblico ministero che ha coordinato le indagini, Nunzio De Salvo, nei confronti di Putortì, difeso dagli avvocati Giulia Dieni e Natale Polimeni, è stato disposto il giudizio immediato.

Dopo un periodo di detenzione in carcere, l’imputato è adesso sottoposto agli arresti domiciliari ed è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio.   Stando alle indagini della Squadra Mobile, Stancampiano e Bruno avrebbero tentato un furto nell’abitazione di Putortì, il quale, rientrando a casa, li ha sorpresi al piano superiore dello stabile. A quel punto, il macellaio, secondo il suo racconto, ha preso un coltello e durante una colluttazione ha colpito i due ladri che poi sono fuggiti facendo cadere le pistole che avevano appena rubato e che erano legalmente detenute da Putortì.

Una ricostruzione che non ha convinto gli inquirenti, secondo i quali, invece, l’uomo avrebbe accoltellato i due alle spalle mentre scappavano.  Il primo accoltellato, Alfio Stancampiano, è stato abbandonato dai complici nei giardini dell’ospedale reggino “Morelli”, dove poi è morto, mentre il secondo, Giovanni Bruno, dopo aver traghettato per la Sicilia, è stato costretto perché ferito a recarsi all’ospedale di Messina. Non è escluso che quest’ultimo e i familiari del deceduto decidano di costituirsi parte civile nel processo a carico del macellaio reggino.

 

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In Primo Piano

Ragalna, presentato progetto “Spazi Civici di Comunità”, Play District

“L’obiettivo-ricorda Emanuele Basile, responsabile Sport e Salute  in Sicilia per Play District -che si intende raggiungere è quello di promuovere la realizzazione di attività di aggregazione rivolte a giovani”

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“Sport Ability” è ufficialmente operativo. Il progetto, che rientra nell’ambito di “Play District- Spazi Civici di Comunità”, è stato presentato nella sala convegni del Palmento Arena di Ragalna. Il percorso progettuale, riservato a soggetti che vanno dai 14 ai 34 anni, è stato promosso in campo nazionale, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Sport e Salute.

A Ragalna il progetto è realizzato dall’Asd Sport Insieme con il partenariato del comune di Ragalna, dell’Istituto Marconi di Paternò/Ragalna, della Cooperativa Marianella Garcia ed Euro Soluzioni con il coinvolgimento esterno dell’ente di promozione C.S.A.In (Centri sportivi aziendali e industriali). “L’obiettivo-ricorda Emanuele Basile, responsabile Sport e Salute  in Sicilia per Play District -che si intende raggiungere è quello di promuovere, attraverso gli spazi civici, la realizzazione di attività di aggregazione rivolte a giovani, realizzate dalle associazioni, in partnership con altri soggetti pubblico e privati”.

Il progetto è stato illustrato dal sindaco del comune etneo, Nino Caruso, che ha ricordato l’importanza dello sport a Ragalna, l’impatto sul piano turistico e sociale che ricopre l’attività strutturata, e l’importanza di poter disporre di impianti sportivi all’avanguardia. Giuseppe Lombardo, direttore generale dell’associazione Sport Insieme ha illustrato le caratteristiche del progetto che durerà due anni.

“Proponiamo il calcio, la cinofilia sportiva e tiro con l’arco e, in particolare, allestiremo conferenze con tematiche sociali come “Responsabil-mente” e “Edu-Eat”, dove si affronteranno tematiche delicate e strettamente attuali tra i giovani come il cyberbullismo e la sana e corretta alimentazione, e lo Sportello Ascolto e di consulenza”. Apprezzati gli interventi dei tecnici di cinofilia sportiva, rappresentati da Andrea Foti, e quello di tiro con l’arco, Angelo Corsaro.

Come del resto, quello di Marco Alberio, ex calciatore professionista, che ha raccontato agli studenti del Marconi presenti, annunciando la nascita, all’interno del progetto di una squadra di mamme, che parteciperà al campionato Csain fuori classifica. Ad allenarla Concetta Santangelo.

 

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