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Cronaca

Aci Castello, provano a rubare la cassa del parcometro, arrestati dai carabinieri

I due uomini di 18 e 23anni, servendosi di un flex e di un’auto con targa contraffatta, hanno tentato il colpo ma sono stati messi in fuga dai militari dell’Arma e poi bloccati

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Colpo non riuscito nella notte per una banda di giovani catanesi che, servendosi di un flex e di un’auto con targa contraffatta, hanno tentato di rubare la cassa di un parcometro lungo la scogliera di Aci Castello, ma sono stati messi in fuga dai militari dell’Arma e poi arrestati.

Erano circa le 03.00 del mattino, quando una pattuglia della compagnia carabinieri di Acireale è intervenuta in Via Antonello da Messina, il tratto di litorale che congiunge Aci Castello a Catania, dopo che alcuni cittadini hanno segnalato la presenza di due uomini che, arrivati a bordo di una Panda bianca, stavano tagliando con un flex la base delle colonnine che contengono le monete per il pagamento del parcheggio sulle “strisce blu”. I carabinieri sono riusciti ad intervenire in pochi minuti, sorprendendo i malviventi ancora all’opera ma quest’ultimi, vista in lontananza la pattuglia, sono riusciti a salire sulla loro auto, fuggendo lungo la litoranea.

Durante la fuga, i due hanno anche lanciato via dal finestrino quello che poi si è rivelato essere il flex utilizzato per l’effrazione. L’inseguimento è finito nel momento in cui l’auto dei due ladri ha sbandato andando a sbattere, autonomamente, contro il guard-rail.

A questo punto i ladri, rimasti illesi, sono stati bloccati e messi in sicurezza, quindi condotti in caserma, mentre il flex, recuperato in strada, è stato sottoposto a sequestro. Il successivo sopralluogo dei militari dell’Arma presso i parcometri, ha permesso di accertare che i due non erano riusciti a forzare la cassa proprio per il tempestivo intervento dei carabinieri. Ad esito degli accertamenti investigativi i due giovani di 18 e 23 anni sono stati arrestati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposti all’obbligo di dimora nel Comune di residenza.

 

amministrazione

Paternò, irregolarità in un cantiere per la costruzione di ville

A scoprire gli illeciti i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, coadiuvati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro

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Proseguono i controlli straordinari del territorio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, coadiuvati dai colleghi delNucleo Ispettorato del Lavoro, al fine di accertare e quindi reprimere le violazioni sulla legislazione sociale e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. In questa circostanza, il focus dei militari dell’Arma è stato rivolto ai cantieri edili dove, ancora, si registrano violazione in tal senso, con gravi rischi per i lavoratori.

Oggetto dei controlli, è stato un cantiere edile per la realizzazione di alcune villette nella periferia nord della cittadina, presso il quale sono state sottoposte a verifiche le due ditte appaltatrici dei lavori. Durante la verifica, i militari dell’Arma hanno accertato come la titolare dellimpresa che si è occupata dello sbancamento dell’area, il cosiddetto “movimento terra, una 24enne del posto,avesse impiegato 1 lavoratore in nero su 6 presenti e, peraltro,nessuno di loro era stato sottoposto ad adeguata formazione e alla sorveglianza sanitaria, ovvero l’insieme dei controlli sanitari che vengono effettuati da un medico competente all’interno dell’azienda, al fine di accertare l’assenza di controindicazioni al lavoro e prevenire l’insorgenza di malattie professionali. Per questa omissione è prevista la denuncia all’Autorità Giudiziaria e, infatti, l’imprenditrice è stata deferita a piede libero.

La ditta che, invece, si stava occupando della realizzazione delle opere in muratura, di proprietà di un 52enne di Paternò, è stata sanzionata per non aver predisposto i locali fondamentali per la sicurezza dei dipendenti, come i servizi igienici, gli spogliatoi, la stanza per il primo soccorso e, inoltre, nelle aree già costruite, in particolare i piani superiori delle ville e i solai, erano state lasciate pericolose aperture del tutto prive di adeguate protezioni. Queste criticità emerse dagli accertamenti dei Carabinieri, hanno fatto scattare, oltre alla denuncia penale per entrambi i titolari delle imprese, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, anche sanzioni amministrative per più di 6.000€, ammende per altri 5.000€, con recupero di contributi assicurativi e assistenziali, per il lavoratore in nero, di 1200€.

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Cronaca

Catania, tracciato un bilancio dell’attività della Polizia dal Questore Bellassai

“Abbiamo cercato di dare risposte relativamente a ogni situazione nella quale si richiedesse ogni nostro intervento a qualsiasi livello” ha detto il Questore

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Oltre 262 mila persone identificate, 131 mila veicoli controllati e quasi 22 mila richieste d’aiuto gestite, in soli dodici mesi, dai poliziotti della Questura di Catania. I numeri sono stati snocciolati dal Questore di Catania, Giuseppe Bellassai, nel corso di un incontro con la Stampa in vista della conclusione del 2024.

Il “Media Day”, come è stato ribattezzato l’appuntamento con gli organi di stampa, ha visto tra gli altri alcuni dei dirigenti e funzionari in divisa per fare il punto sull’attività svolta, con il Questore che ha sottolineato come il lavoro svolto quest’anno sia da ritenere soddisfacente, soprattutto perché è stata data risposta alle varie esigenze dei cittadini. Per quanto riguarda le specialità, come la Polizia Postale, sono stati ben 17 mila i casi di monitoraggio per possibili fenomeni di cyberterrorismo e poco più di 2250 le denunce per reati informatici. La Polizia Stradale, invece ha provveduto a decurtare complessivamente quasi 20 mila punti dalle patenti di automobilisti e motociclisti indisciplinati, rilevando oltre 13 mila violazioni al Codice della Strada.

Un altro dato alto riguarda purtroppo il numero di incidenti stradali: 234. Sul fronte controlli nello scalo aeroportuale, si sfiora il milione di persone controllate dalla Polizia di Frontiera, mentre nella stazione “Centrale” la Polizia Ferroviaria ha controllato quasi 30 mila persone grazie all’impego di 150 pattuglie a bordo treno, 420 lungo la linea e 2280 in stazione. “Abbiamo cercato di dare risposte relativamente a ogni situazione nella quale si richiedesse ogni nostro intervento a qualsiasi livello – ha detto il Questore-Sappiamo che si può e si deve migliorare e ci stiamo attrezzando quotidianamente per dare delle risposte sempre più importanti alle esigenze di questa città”

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