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Cronaca

Misterbianco, incendio in un’abitazione, i carabinieri salvano un’anziana disabile

I militari dell’Arma hanno raggiunto il pianerottolo del terzo piano dove vi era la signora in piedi ma incapace di camminare autonomamente, quindi l’hanno portata a spalle, insieme al supporto medico, fino all’esterno dello stabile

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Scoppia un incendio al primo piano di un palazzo di via Galimberti a Misterbianco. A rimanere bloccata all’interno della propria abitazione un’anziana disabile che è stata salvata dai carabinieri della locale Tenenza. Ad allertare i militari dell’Arma è stata una donna che in preda al panico si è catapultata in caserma spiegando che l’incendio stava velocemente avvolgendo tutto il palazzo.  La pattuglia  appresa la notizia si è precipitata sul posto e ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco.

I militari giunti sul posto hanno delimitato la zona, e proprio durante le prime fasi dell’operazioni, hanno appreso, dalla proprietaria dell’appartamento in fiamme, una donna di 51 anni rimasta lievemente ustionata sulle braccia nel tentativo di domare le fiamme che, all’interno della sua veranda vi era la presenza di due bombole di Gpl.

Immediatamente hanno cercato dunque di raggiungere la veranda ma giunti sulla tromba delle scale hanno udito le grida di aiuto provenienti da un altro appartamento al terzo piano, le richieste di aiuto erano quelle di un’anziana disabile, costretta a letto e dipendente da una bombola d’ossigeno, che non poteva muoversi e quindi lasciare l’appartamento autonomamente.

Senza esitare, i carabinieri hanno raggiunto il pianerottolo dove vi era la signora in piedi ma incapace di camminare autonomamente. Dopo averla rassicurata, l’hanno quindi portata a spalle, insieme al supporto medico, fino all’esterno dello stabile, passando dal primo piano, dove erano presenti ancora le bombole di gas, avvolte dalle fiamme miracolosamente inesplose. L’anziana signora è stata affidata alle cure dei sanitari del 118 giunti  sul posto.

Nel frattempo, grazie all’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catania  l’incendio è stato spento mentre le bombole sono state messe al sicuro, evitando ulteriori danni alla struttura e garantendo la sicurezza degli abitanti.

 

Cronaca

Paternò, rapina ai danni di una tabaccheria di via Pitrè

Sarebbero cinque i soggetti a volto travisato che hanno sorpreso il corriere che stava scaricando i tabacchi nel magazzino

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Rapina intorno alle 8:30 di questa mattina a Paternò ai danni di una tabaccheria di via Giuseppe Pitrè. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero cinque i soggetti a volto travisato che hanno preso di mira l’esercizio commerciale fuggendo poi a bordo di un veicolo. Da quanto appreso, gli uomini avrebbero assaltato il furgone carico di tabacchi che si trovava in prossimità del magazzino della tabaccheria. A rimanere ferito al capo il corriere che trasportava la merce, soccorso da un’ambulanza del 118. Al momento non è stata ancora quantificata né la refurtiva né se i malintenzionati fossero armati. Sul posto si sono subito portati gli uomini dei Carabinieri della Compagnia di Paternò che hanno subito avviato le indagini per risalire ai colpevoli. In loro supporto, potrebbero essere utili le immagini del sistema di videosorveglianza.

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Cronaca

Adrano, operazione antimafia “Meteora”, 18 soggetti indagati

Sono accusati, a vario titolo, di omicidio aggravato dalle finalità mafiose, associazione di tipo mafioso (clan Santangelo di Adrano e clan Mazzei intesi “carcagnusi” di Catania), porto e detenzione illecita di armi da sparo

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Con l’operazione “Meteora” scattata all’alba di oggi ad Adrano, la Polizia di Stato,  su delega della Procura Distrettuale della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia etnea, sta eseguendo,  con l’impiego di oltre un centinaio di poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Catania e del locale commissariato, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, a carico di 18 soggetti indagati a vario titolo, con differenti profili di responsabilità, dei delitti di omicidio aggravato dalle finalità mafiose, associazione di tipo mafioso (clan Santangelo di Adrano e clan Mazzei intesi “carcagnusi” di Catania), porto e detenzione illecita di armi da sparo aggravati dalle finalità di agevolare l’associazione mafiosa di appartenenza.

Le indagini avrebbero consentito di individuare gli esecutori materiali di un omicidio commesso nel 2016 nonché soggetti chiamati a ricoprire i ruoli di vertice del clan Santangelo di Adrano e della frangia del clan Mazzei di Catania operante nel territorio di Adrano.

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