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Cronaca

Paternò, insediatosi il nuovo comandante della locale Compagnia carabinieri

Si tratta del capitano Marco Savo, proveniente dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria

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Si è insediato in questi giorni il nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò, il Capitano Marco Savo, proveniente dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria.   Il capitano Savo sostituisce l’ormai ex comandante Capitano Gianmauro Cipolletta che dopo quattro anni è andato a ricoprire il ruolo di Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Brescia.

Il primo cittadino di Paternò Nino Naso ha dato il benvenuto al nuovo Comandante: “La comunità paternese, in tutte le sue articolazioni, che da sempre anela alla sicurezza, alla legalità e al rispetto, si compiace vivamente per la prestigiosa nomina, con la ferma convinzione che il progresso e il benessere della nostra città siano indissolubilmente legati ai valori del rispetto della legge, della libertà e della giustizia. La Compagnia Carabinieri di Paternò – continua il sindaco nella nota – rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il nostro territorio, impegnata quotidianamente nella difesa della sicurezza e del rispetto delle normative, a tutela della collettività e del benessere di tutti i cittadini. La continua collaborazione tra le istituzioni locali e le forze dell’ordine è un pilastro fondamentale per garantire il benessere della città di Paternò. A nome di tutta la città di Paternò, auguriamo al Capitano un proficuo lavoro al servizio della nostra comunità” cosi conclude.

Anche l’associazione Archeoclub Ibla Major di Paternò accoglie il nuovo Comandante: “Auguriamo buon lavoro in un territorio difficile – si legge in una nota – con la speranza che possa continuare con successo il lavoro del suo predecessore, il capitano Gianmauro Cipolletta, che ringraziamo con affetto per il suo impegno”. Un grazie per l’attività svolta al capitano Giammarco Cipolletta e un augurio di buon lavoro al neo capitano Savo anche da parte del Partito Democratico della città. “Un territorio il nostro – scrive il PD – che ha bisogno della costante presenza e della diuturna opera dell’Arma dei carabinieri per assicurare la legalità e dare sicurezza ai cittadini”.

Da inizio settimana dunque alle redini della compagnia dei Carabinieri di Paternò, che estende la propria giurisdizione su otto comuni: Biancavilla. Paternò, Adrano, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Belpasso, Nicolosi e Motta Sant’Anastasia, c’è il neo capitano Marco Savo al quale anche noi auguriamo buon servizio.

Cronaca

Ss121, incidente tra Valcorrente e Piano Tavola

Si registrano feriti. Sul posto i soccorritori, i Carabinieri ed il 118

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Un incidente stradale si è verificato intorno alle 19:00 di oggi sulla Ss 121 nei pressi dello svincolo per la zona industriale di Piano Tavola, in direzione Catania. Ad essere coinvolte cinque auto. Una donna è rimasta ferita, trasportata all’ospedale San Marco di Catania dal 118. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Paternò per i rilievi e per regolare il traffico, insieme ai Vigili del Fuoco che stanno mettendo in sicurezza i veicoli. Si registrano pesanti rallentamenti in direzione Catania.

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Cronaca

Gravina di CT, operazione “Curriculum”, quattro arresti per furto e ricettazione

Agli indagati sono stati contestati 3 furti in abitazione consumati, 4 tentati furti in abitazione, 1 furto di autovettura e 1 ricettazione. Il tutto avrebbe fruttato introiti per alcune migliaia di euro

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Con l’operazione “Curriculum” scatta nelle scorse ore, i carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato quattro persone per reati contro il patrimonio. Dalle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Gravina di Catania i quattro arrestati sarebbero i componenti di un gruppo che tra marzo e settembre dello scorso anno che avrebbe commesso tra Belpasso, Gravina di Catania, San Giovanni la Punta, San Pietro Clarenza, Mascalucia, Trecastagni, Aci Sant’Antonio, Motta Sant’Anastasia, una serie di furto in abitazione, di autovetture e ricettazione.

Le indagini sono partite dalla denuncia di un tentato furto in una abitazione nel comune di Belpasso, il cui autore sarebbe stato un uomo di 42 anni.  L’uomo, mediante una grossa tenaglia, avrebbe tentato di forzare la porta d’ingresso di un garage di pertinenza dell’abitazione, desistendo solo nel momento in cui si sarebbe reso conto di essere ripreso dalle telecamere.

Nel tentativo di sottrarsi al controllo, il42enne   si sarebbe arrampicato su una grondaia e avrebbe modificato con le proprie mani il raggio d’azione delle telecamere, per poi darsi alla fuga.  Un analogo evento ha avuto luogo nel comune di San Giovanni La Punta poco tempo dopo. In tale occasione, l’arrestato, in pieno giorno, si sarebbe introdotto all’interno di un’abitazione mediante la forzatura di una finestra. Con lui avrebbe agito un complice, un 35enne che avrebbe svolto il ruolo del cosiddetto “palo”. Il furto non sarebbe stato portato a compimento per il continuo passaggio di persone nelle strade che li avrebbe indotti alla fuga. I due sarebbero stati identificati attraverso le immagini estrapolate da un sistema di videosorveglianza di una vicina abitazione, che avrebbe consentito di inquadrare chiaramente sia i volti dei soggetti che la targa dell’autovettura utilizzata per la fuga. Il 42enne avrebbe tentato un altro furto nel comune di Gravina di Catania, occasione in cui, dopo essersi Introdotto all’interno di un garage, si sarebbe dato alla fuga a seguito delle urla di un vicino di casa, accortosi di quanto stava accadendo. Sempre il 42enne avrebbe commesso altro furto in abitazione, questa volta nel comune di San Pietro Clarenza.

In tale circostanza, sarebbe stata rubata una bicicletta marca Woo Bike, del valore stimato in 400 euro, da un garage attiguo all’appartamento della vittima. Anche in questo caso, la presenza di un sistema di videosorveglianza avrebbe consentito l’individuazione degli autori e del modus operandi. Nel medesimo periodo, il 42enne in concorso col 35enne avrebbe consumato un ulteriore furto all’interno di una villetta situata nel comune di Mascalucia. Mentre il 35enne avrebbe svolto nuovamente il ruolo di “palo”, il 42enne sarebbe Introdotto nella proprietà dopo aver scavalcato il muretto di recinzione, portando via beni per un valore di circa 600 euro. Altro furto a Trecastagni con il 42enne che si sarebbe introdotto in un’abitazione e si sarebbe Impossessato di beni per un valore di alcune euro, fra cui gli strumenti di lavoro della vittima. Anche in questo caso l’uomo sarebbe stato identificato attraverso le immagini di videosorveglianza presenti in una vicina abitazione, nonché dal modus operandi. Quando nel maggio del 2024 il 42enne è stato arrestato nell’ambito di un’altra inchiesta, il 35enne si sarebbe riorganizzato, cercando nuovi complici trovandoli in due uomini di 31 e 47 anni.

Con il 31enne il presunto ladro di 35 anni avrebbe tentato un furto in abitazione nel comune di Aci Sant’Antonio. Il colpo non sarebbe stato portato a termine grazie all’intervento della vittima, che, Insospettita da alcuni rumori nel cortile, si è affacciata dal balcone mettendo in fuga i malviventi.  Dalle indagini è emerso che gli indagati non si sarebbero limitati ai furti in abitazione, ma per ottenere ulteriori profitti si sarebbero dedicati anche al furto di autovetture e, in alcuni casi, alla loro ricettazione. Nel giugno del 2024 il 35enne in concorso con il 47enne, avrebbe detenuto nella propria disponibilità, occultata in una zona isolata del comune di San Giovanni La Punta, un’autovettura Citroen C3 oggetto di furto denunciato nell’ottobre 2023 presso i Carabinieri di Catania Ognina.

Il veicolo è stato recuperato dai militari e riconsegnato al legittimo proprietario. Una decina di giorni dopo sempre il 35enne avrebbe commesso il furto di un’autovettura Fiat Bravo nel comune di Motta Sant’Anastasia. L’auto è stata recuperata dai militari nel quartiere di Librino, con restituzione alla vittima. Al termine dell’attività di indagine, sono stati contestati, a vario titolo, agli indagati: 3 furti in abitazione consumati, 4 tentati furti in abitazione, 1 furto di autovettura e 1 ricettazione, che avrebbero fruttato introiti per alcune migliaia di euro. I due uomini rispettivamente di 42 e 35 anni sono finiti in carcere, mentre per gli altri due indagati di 31 e 47 anni è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’obbligo dell’uso del braccialetto elettronico.

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