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Calcio serie C, il Catania pareggia in casa con la Cavese, fischi alla fine della partita

Padroni di casa in vantaggio nel primo tempo su rigore realizzato da Stoppa, mentre nella ripresa Fella pareggia sfruttando una disattenzione della difesa etnea

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foto pagina ufficiale "Facebook" Catania Fc

Un Catania sprecone si fa raggiungere dalla Cavese sul pari e non va oltre l’1 a 1. Una partita casalinga giocata al Massimino di difficile interpretazione: un primo tempo in cui i padroni di casa passano in vantaggio e sprecano delle occasioni per raddoppiare, nel secondo invece il Catania sembra tirare i remi in barca, accontentarsi del vantaggio striminzito, ma ne approfitta la Cavese agguantando il pari sfruttando un errore in difesa di Di Gennaro. Alla fine della gara la squadra è contestata dai tifosi. La cronaca.

Nella prima frazione di gioco si vede un Catania risoluto, determinato e pericoloso con Raimo che sbaglia una occasione mentre il portiere della Cavese è bravo a respingere un tiro ravvicinato di Inglese. Al 26’ Catania in vantaggio: Stoppa è fermato fallosamente in area di rigore. Dal dischetto lo stesso Stoppa che realizza il goal del 1 a 0. Nel finale di primo tempo ospiti pericolosi con Loreto il cui colpo di testa ravvicinato finisce sull’esterno della rete

Nella ripresa il Catania prova ad amministrare la gara e si fa vedere in avanti con Anastasio e Di Gennaro.  Al 29’ arriva tra la sorpresa generale il pari della Cavese: su un calcio di punizione a la sfera arriva in area di rigore dove, il neo entrato Fella, di testa anticipa Di Gennaro e sigla la rete del pari.  Al 36’ Inglese di testa manda fuori. In pieno recupero rossazzurri vicino alla rete della vittoria: Sturaro a due passi dalla porta avversaria calcia la palla incredibilmente va fuori.

TABELLINO 

Catania-Cavese 1-1

Marcatori: Pt 26’ Stoppa su rigore; st 29’ Fella (CAV).

 

Catania (3-4-1-2): 1 Bethers; 27 Castellini (K), 15 Di Gennaro (VK), 33 Anastasio; 20 Carpani (26’st 8 Sturaro), 14 Verna, 10 Jiménez, 19 Raimo (35’st 16 Quaini); 21 Stoppa (27’st 44 Guglielmotti); 9 Inglese, 11 D’Andrea (36’st 32 Montalto). A disposizione: 31 Adamonis; 36 Allegra, 68 Ierardi, 40 Sechi; 6 De Rose, 37 Forti; 17 Luperini; 38 Corallo. Allenatore: Toscano.

 

Cavese (4-3-3): 12 Boffelli; 34 Rizzo, 25 Peretti, 23 Saio, 27 Loreto (VK); 8 Konate (29’st 20 Diop), 16 Pezzella (K), 32 Citarella (29’st 17 Marranzino);  19 Diarrassouba (41’st 21 Fornito), 24 Vigliotti (18’st 10 Fella), 7 Sorrentino (40’st 11 Maffei). A disposizione: 1 Lamberti, 22 Di Somma; 28 Marchisano, 2 Barba, 73 Tropea; 99 Barone; 77 Badje, 30 Quattrocchi. Allenatore: Maiuri.

 

Arbitro: Claudio Giuseppe Allegretta di Molfetta (Morea di Molfetta- Spagnolo di Reggio Emilia.
Quarto ufficiale: Dario Madonia di Palermo.

 

Note: ammoniti Anastasio, Castellini (C); Diarrassouba (CAV).Recupero: PT 1’; ST 4’. Angoli 4 a 3 per Il Catania

Cronaca

Etna, attività stromboliana al cratere di sud-est, la nube si disperde verso est-sud-est

Dal punto di vista sismico dalle ore 15.30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti.

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Dopo qualche giorno di pausa l’Etna si risveglia.   L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato che dalle immagini delle telecamere di sorveglianza,  a partire dalle ore 22 è visibile un’attività stromboliana al cratere di sud-est. Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva si disperderebbe in direzione ESE.

Dal punto di vista sismico dalle ore 15:30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del cratere di sud-est ad una quota di circa 2800 metri.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e dalle 21. 30 circa gli eventi risultano localizzati nell’area del cratere di sud-est con ampiezze che, attualmente, sono su valori alti.  Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano allo stato attuale variazioni significative.

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Cronaca

Messina, omicidio Sara Campanella, confessa Stefano Argentino

Il giovane non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto il legale dell’arrestato- E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”

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Cetty Zaccaria, mamma di Sara Campanella, la studentessa palermitana accoltellata e uccisa a Messina da Stefano Argentino, un collega universitario che la perseguitava con messaggi e attenzioni moleste chiede giustizia: “Sara voleva chiedere la tesi di laurea in oncologia, una ricerca sperimentale mi diceva, per poi specializzarsi e poi fare anatomia patologica per fare le autopsie. E invece adesso l’autopsia la faranno a te. Bisogna SEMPRE parlare per denunciare!!! Aiutatemi a dare voce a Sara”, ha scritto stamattina su Facebook. “Non sapevamo che fosse perseguitata da quel ragazzo, ma di certo lei non l’ha mai ricambiato”, racconta.

L’assassino a difendersi non ha nemmeno provato. Ha ammesso di aver ucciso Sara, ma sul perchè del gesto, sull’arma – il coltello mai ritrovato – e su chi l’abbia aiutato a fuggire non ha voluto rispondere. “Confuso, prostrato”, così lo definisce il suo legale, Stefano nelle due ore in cui si è trovato davanti al gip che ne ha convalidato il fermo ha accettato di rispondere solo ad alcune domande. E ossessivamente ha parlato di Sara, anche quando gli inquirenti gli chiedevano altro.

“Ha confessato il delitto, ha risposto in parte, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. Si è certo reso conto della gravità dei fatti e sta male”, ha detto l’avvocato Raffaele Leone, legale di Argentino per meno di 24 ore. Il difensore, uscito dal carcere in cui il ragazzo è detenuto, ha rimesso il mandato. ” Io sono un civilista – ha spiegato ai giornalisti – e a lui serve un penalista. Resterò a disposizione solo fino a nuova nomina”.

Lo studente non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto Leone – E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”. Perchè dopo averla seguita abbia tagliato la gola a Sara davanti a decine di persone Stefano non l’ha detto. “E’ continuamente tornato sul suo rapporto con la vittima anche quando non era attinente alle domande. Era convinto che la ragazza ricambiasse in qualche modo il suo sentimento anche se ha ammesso che non erano mai stati fidanzati. Non ha parlato delle motivazioni del suo gesto però, né ha risposto sull’arma usata’, ha proseguito il legale.

Dei drammatici minuti che hanno preceduto l’omicidio, ripresi dalle videocamere di sorveglianza della zona che, passo passo hanno “seguito” tutti i movimenti dell’assassino, il ragazzo ha preferito non parlare. “Ha lasciato capire che a scatenare la sua ira è stata l’ultima discussione avuta con la vittima ma non ha dato particolari – ha detto Leone – Era lucido ma molto frastornato dalla vicenda’” Stefano non avrebbe risposto nemmeno alle domande sull’eventuale aiuto avuto nella fuga dopo l’omicidio. Un aspetto della vicenda su cui i carabinieri del comando provinciale di Messina continuano a indagare.

 

 

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