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Paterno’, Tamponamento sulla 121

L’impatto di questa mattina ha causato file sul traffico veicolare in direzione per Catania

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Tamponamento sulla S.S. 121,  questa mattina, in territorio di Paterno’ , all’altezza dello svincolo per villaggio Giaconia, a Palazzolo, intorno alle 08:00. Ci sono dei feriti, per fortuna lievi. Il traffico, che ha subito rallentamenti subito dopo l’impatto, adesso si sta normalizzando. Sul posto i Carabinieri per i rilievi e ricostruire la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità dei veicoli coinvolti.

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S.M. di Licodia, un audio fa “tremare” la politica licodiese

Il file sarebbe ormai di dominio pubblico, probabilmente sfuggito al controllo dell’autore

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“Il paese è piccolo e la gente mormora”. Così diceva un vecchio detto. E a mormorare, nell’ “agorà” di Santa Maria di Licodia, in queste settimane, sono veramente in tanti. Alla base, ci sarebbe un audio che registrerebbe una conversazione privata avvenuta tra alcuni esponenti politiche del piccolo centro etneo e che potrebbe trasformarsi in un boomerang per i già precari equilibri della politica locale. Non è nostro intento, di certo, per obbligo deontologico, entrare nei dettagli del contenuto della registrazione o diffonderne eventuali virgolettati delle conversazioni. Sul fatto di questi giorni, laddove sono stati commessi reati, dovranno essere gli organi competenti a fare luce sull’autore di tale gesto, delineando anche come tale registrazione sia sfuggita al controllo del proprietario per essere impropriamente diffusa a diversi cittadini licodiesi.

Una cosa è certa, la politica di oggi non ha più il sapore di una volta, quella politica dai valori alti, che tanto fu decantata a partire da Platone per arrivare ai grandi “padri” della nostra nazione. Una politica, quella a cui assistiamo da molti – troppi – anni, che senza graziare né i vari Governi nazionali né le governance degli ultimi e sperduti centri del “belpaese”, è spesso contornata da interessi, da favori, da inciuci e da maldicenza. Oggi, forse, chi ha sentito il contenuto dell’audio, chi l’ha prodotto e chi l’ha diffuso, dovrebbe fermarsi un attimo e pensare: “tutto ciò, giova alla comunità licodiese?”. E chiedersi ancora: “tutto questo non può rendere ancora più difficile la rinascita ed il riscatto di questo piccolo centro etneo?”. Queste e tante altre domande ci poniamo noi e tanti cittadini, che tra una risata, una giustificazione su ciò che è ingiustificabile ed una non sempre conseguente condanna dell’atto, continuano ad assistere inermi all’ennesimo sfacelo della politica italiana.

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Cronaca

Catania, prosieguo operazione “Villa Glori”, eseguite dai CC altre 8 misure cautelari

Gruppo che sarebbe stato dedito ai furti di veicoli, alle estorsioni con il metodo del “cavallo di ritorno” e alla ricettazione dei mezzi

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Disarticolato dai carabinieri del comando provinciale di Catania un gruppo criminale che sarebbe stato dedito ai furti di veicoli, alle estorsioni con il metodo del “cavallo di ritorno” e alla ricettazione dei mezzi. I carabinieri hanno eseguito nei confronti di otto persone una ordinanza applicativa di misura cautelare personale dell’obbligo di dimora, con divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 20 alle 6.

Sono indagati, a vario titolo, di estorsione, furto e ricettazione aggravate, traffico e spaccio di droga e detenzione illegale di armi. I provvedimenti scaturiscono dallo stesso procedimento penale ‘Villa Glori’ che lo scorso 18 dicembre aveva già portato all’esecuzione di un’ordinanza cautelare personale per 12 indagati: sei in carcere e sei obblighi di dimora.

Gli otto destinatari dell’odierna misura cautelare erano invece stati oggetto di decreto di perquisizione e contestuale informazione di garanzia, emessi dalla Procura. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che alcuni indagati sarebbero stati anche coinvolti in un’attività di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, principalmente marijuana, hashish e droghe sintetiche.

Per compiere i furti di veicoli il gruppo, che aveva la sua base operativa in una stalla del quartiere di Picanello, avrebbe usato strumenti tecnologicamente avanzati per eludere le centraline elettroniche. I mezzi trafugati sarebbero poi diventati oggetto di estorsioni in grado di rendere tra i 500 ed i 1.500 euro. I proprietari avrebbero avuto tre giorni di tempo dal furto per riottenere il bene dietro il pagamento di una somma di denaro, scaduto il termine il veicolo rubato veniva venduto a persone deputate al suo ‘taglio’.

Nella stalla il gruppo avrebbe custodito anche armi e droga, come emerso nel corso di una perquisizione che ha permesso di sequestrare una pistola calibro 7,65, il calciolo di un fucile, munizioni varie e 15 stecche di marijuana. Durante l’attività di indagine, inoltre i carabinieri, hanno arrestato in flagranza di reato otto persone e sequestrato tre pistole, un fucile sovrapposto, munizioni varie, oltre 20 kg di marijuana, 1,6 kg di hashish, 35 gr di cocaina, 25 gr di Ketamina, 25 gr di Mdma, 19 pasticche di Ecstasy e circa 5.000 euro in contante.

 

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