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Cronaca

Catania, arrestato 30enne, già ai domiciliari, per detenzione di droga e spaccio

Sottoposto a controllo i poliziotti, grazie al fiuto del cane antidroga, hanno scoperto nel garage di pertinenza dell’uomo quasi 100 grammi di marijuana conservata in un barattolo

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La Polizia di Stato ha arrestato un catanese di 30 anni, sottoposto alla detenzione domiciliare presso la sua abitazione, sorpreso con la droga nascosta in garage da spacciare comodamente da casa.

L’intervento degli agenti della volante e delle unità cinofile della Questura di Catania si inserisce nell’ambito di una serie di controlli finalizzati proprio alla prevenzione e al contrasto dello spaccio nel quartiere di Librino. I poliziotti hanno perlustrato diversi punti strategici della zona, in alcuni casi già oggetto di verifiche nelle scorse settimane per episodi legati allo smercio di droga.

In viale San Teodoro, nei pressi di uno stabile, Ares, il cane anti-droga dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha fiutato la presenza della droga, segnalando al suo conduttore un locale adibito a garage.  In pochi minuti, i poliziotti sono risaliti al proprietario, individuato nel 30enne che si trovava in casa in quanto sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, con permesso di assentarsi dalla propria abitazione esclusivamente per motivi di lavoro. Non appena l’uomo, avente svariati precedenti per spaccio, ha aperto il garage ai poliziotti, “Ares” ha immediatamente fiutato quasi 100 grammi di marijuana conservata in un barattolo.

Sempre all’interno del locale, i poliziotti hanno trovato un bilancio di precisione e altro materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. Quanto rinvenuto è stato sequestrato e verrà distrutto su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il 30enne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. L’uomo è finito ai domiciliari.

 

Cronaca

Catania, caseificio e panificio abusivi, cavalli non censiti in un allevamento

Tutti gli alimenti sono stati posti sotto sequestro e distrutti, i locali e gli utensili per la lavorazione sono stati sequestrati ed elevate sanzioni per circa 10 mila euro

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Due cavalli non censiti all’interno di un allevamento di ovini, probabilmente destinati al mercato nero. Questa solo una parte di quanto rinvenuto dalla polizia di stato a Catania, in zona Bicocca, nell’ambito di un’operazione complessa volta al contrasto del fenomeno della macellazione abusiva e delle corse clandestine di cavalli.

Ma non solo, durante la perlustrazione, i poliziotti hanno potuto constatare che il proprietario dell’allevamento, condannato al pagamento di una sanzione pari a 6500 euro, gestiva, clandestinamente, insieme alla moglie, anche un caseificio ed un panificio, in una zona non distante dall’allevamento. Giunti sul posto gli agenti hanno avvertito un forte odore causato dallo stato di cattiva conservazione dei formaggi, al punto tale che, per accedere in alcune stanze, è stato necessario fare ricorso alle mascherine.

I locali si trovavano in pessime condizioni igienico-sanitarie, le attrezzature utili alla produzione e conservazione di formaggi e ricotta non idonei. Durante le verifiche, inoltre, sono state trovate alcune ordinazioni di prodotti caseari che la moglie stava pianificando di evadere ed il forno acceso, pronto per la cottura del pane. All’interno, erano state inserite alcune tavole di legno utilizzate per comporre le pedane per il trasporto delle merci, non idonee per la produzione di alimenti.

Da ulteriori verifiche è emerso che in passato era stato intimato al titolare di sospendere l’attività di lavorazione dei prodotti caseari. L’uomo è stato quindi stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per aver detenuto e posto in commercio prodotti in cattivo stato di conservazione e alimenti pericolosi per la saluta pubblica. Un’ulteriore denuncia è scattata per non aver ottemperato all’ordine di sospensione dell’attività di lavorazione di prodotti lattiero-caseari come già, a suo tempo, stabilito dall’Asp.

Il controllo, coordinato dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, ha visto impegnati sinergicamente i poliziotti del Reparto a Cavallo e i medici del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria – Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria dell’Asp di Catania. Tutti gli alimenti sono stati posti sotto sequestro e distrutti, i locali e gli utensili per la lavorazione sequestrati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Al titolare, è stata comminata un ulteriore sanzione di 3.000 euro per aver esercitato l’attività senza alcuna autorizzazione.

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Cronaca

Adrano, Polizia prosegue attività di contrasto ai furti di energia elettrica

Denunciati 4 adraniti pluripregiudicati

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Dopo i diversi contatori manomessi scoperti nelle ultime settimane, in alcuni edifici della città, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno eseguito un nuovo articolato controllo in uno stabile del centro cittadino. Anche in questo caso, i poliziotti hanno avuto modo di constatare alcune anomalie nei contatori di alcuni appartamenti, per cui è stato chiesto l’intervento del personale specializzato della società di distribuzione dell’energia elettrica.

I tecnici hanno confermato i sospetti dei poliziotti che hanno provveduto ad identificare e a denunciare all’Autorità Giudiziaria 4 adraniti, tutti pluripregiudicati, per il reato di furto aggravato di energia elettrica, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva. Uno di loro è risultato destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione di un dispositivo di controllo elettronico.

Attraverso un sistema di cavi in rame, morsetti e interruttori differenziali, i due appartamenti che compongono lo stabile erano collegati direttamente alla rete elettrica, bypassando i contatori, con un illecito prelievo e consumo di energia, per svariate migliaia di euro. La manomissione dei contatori comporta un serio e concreto pericolo per gli inquilini della casa, nonché per i residenti della zona, dal momento che vengono disabilitati tutti i sistemi di sicurezza, rendendo altamente probabile il rischio di corto-circuiti e incendi. Per contrastare questo fenomeno, la Polizia di Stato ha programmato ulteriori controlli in altre zone della città già nei prossimi giorni.

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