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In Primo Piano

Acireale, Polizia sequestra un circolo privato trasformato in sala giochi abusiva

Aveva l’aspetto di un circolo privato ma dentro c’erano cinque slot machine in funzione. Sanzioni per 45mila euro.

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Aveva tutta l’aria di essere un semplice circolo privato, invece era una sala giochi del tutto abusiva.

All’interno del locale, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale hanno trovato in funzione 5 slot machine, installate dal gestore senza le necessarie licenze e autorizzazioni amministrative. L’accertamento, lo scorso dicembre, durante un controllo effettuato dai poliziotti congiuntamente con il personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

L’intervento si inserisce nell’ambito dell’attività coordinata dal Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori (Co.Pre.G.I.), diretto dal Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e composto da rappresentanti delle Forze di Polizia per coordinare le operazioni di controllo sul territorio finalizzate a contrastare l’illegalità e l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei giochi e delle scommesse.

In quell’occasione, era stata constatata la mancanza di tutta la documentazione necessaria per installare e mantenere in esercizio i cinque apparecchi da gioco elettronici e della tabella dei giochi proibiti, prevista dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Alla luce dei controlli effettuati e a seguito dell’attività istruttoria curata dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, il Questore di Catania ha disposto la cessazione immediata dell’attività e il relativo decreto è stato eseguito dagli agenti del Commissariato acese.

Per l’assenza della licenza sono state elevate sanzioni amministrative complessivamente per 45 mila euro, ossia 3000 euro per ogni apparecchio di gioco trovato, contestate al circolo privato, al noleggiatore e al gestore titolare di concessione Dogane e Monopoli.

Cultura

Catania, “Mater Agata” racconta la maternità attraverso la moda

117 abiti in mostra alla ventitreesima edizione

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Foto Ansa

La forza della maternità si intreccia con l’arte sartoriale nella ventitreesima edizione di Mater Agata, la mostra dedicata alla Patrona di Catania, Sant’Agata. L’evento, curato da Maria Liliana Nigro, docente di Storia del costume per lo spettacolo, è organizzato dall’Accademia di Belle Arti ed è stato inaugurato alle ore 20:00 di quest’oggi, presso Palazzo Minoriti. A seguito del taglio del nastro rosso, la mostra rimarrà aperta al pubblico gratuitamente dal 1° al 6 febbraio.

Ad aprire la serata, l’esibizione della Corale Tovini, che ha poi lasciato la scena ai 117 abiti in esposizione, che non sono semplici creazioni sartoriali, ma racconti visivi che celebrano la figura materna, la sua forza e il suo ruolo di guida. “Gli abiti realizzati dagli allievi dell’Accademia non sono soltanto vestiti, ma un tributo alla figura materna, un abbraccio simbolico che lega l’arte del vestire alla protezione e alla sacralità”, sottolinea Maria Liliana Nigro.

Novità di questa edizione è il coinvolgimento di 43 associazioni umanitarie che, oltre ad aver sfilato con il proprio gonfalone durante l’inaugurazione, hanno permesso di dar vita a un’iniziativa di grande impatto sociale: cinque strutture sanitarie private offriranno, per un mese, servizi medici gratuiti a persone fragili o in difficoltà.

“Come ogni anno, quella della professoressa Nigro e dei suoi allievi non è una semplice esposizione di abiti, ma un vero e proprio tributo artistico e culturale alla città, una celebrazione dell’identità catanese, filtrata attraverso il linguaggio universale dell’arte e della moda”, commenta Lina Scalisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

Il tema di quest’anno approfondisce il rapporto tra madre e figli, esaltando la maternità come simbolo di protezione e amore incondizionato. Mater Agata rende omaggio a madri coraggiose come Felicia Bartolotta, vedova Impastato, che ha lottato per la memoria del figlio ucciso dalla mafia, e a tutte quelle madri che, tra difficoltà e sofferenza, si battono per difendere i propri figli da ingiustizie, malattie e solitudine.

Durante la mostra, una giuria di esperti ha assegnato quattro borse di studio agli studenti più meritevoli, premiando il loro talento e impegno creativo. Mater Agata si conferma così, non solo come un’esposizione di moda, ma come un manifesto artistico che intreccia memoria, identità e impegno sociale.

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In Primo Piano

Paternò, scontro auto-moto nei pressi del palazzo di ferro

Sul posto i carabinieri della locale compagnia e due ambulanze del 118

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Un incidente stradale auto-moto si è verificato intorno alle 22:30 di questa sera a Paternò nei pressi di una curva all’altezza del palazzo di ferro. A rimanere feriti due giovani di 18 e 19 anni di Adrano e Biancavilla. Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118 ed i carabinieri della locale compagnia. La strada al momento rimane chiusa al traffico veicolare.

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