“Una risoluzione urgente che impegna il governo regionale ad incalzare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, MIMIT, a convocare il tavolo tecnico per avere chiarezza sul destino occupazionale dei lavoratori del polo industriale della STMicroelectronics e di tutto il comparto”. Lo annuncia la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Lidia Adorno a margine dell’audizione in Commissione Attività Produttive, organizzata proprio dalla deputata catanese, grazie alla disponibilità del presidente della medesima commissione Gaspare Vitrano, alla presenza della deputazione regionale e delle parti sociali. All’audizione di oggi all’ARS era assente la proprietà, che ha chiesto tre settimane di preavviso per essere convocata. Assente l’Assessore alle Attività Produttive Tamajo, che ha delegato il proprio Capo di Gabinetto.
“Abbiamo necessità – ha spiegato Adorno – di un confronto urgente tra Governo, Regione, azienda e parti sociali alla luce dell’annuncio da parte della STMicroelectronics di un piano di riorganizzazione e riduzione dei costi entro il 2027. Una situazione che tiene con il fiato sospeso migliaia di famiglie che vedono minacciato il proprio domani. Quello che oggi doveva essere un primo passo istituzionale per delineare la situazione. In questo senso, è stata grave l’assenza dell’azienda e dell’Assessore Tamajo. La Sicilia non può permettersi un trattamento simile, specialmente da parte di un’azienda che ha beneficiato e beneficia di fondi pubblici per milioni di euro. Non perderemo un giorno a tutela dei lavoratori” ha concluso Adorno.
Presente in audizione anche il presidente della Commissione UE dell’Assemblea Regionale Siciliana, Luigi Sunseri, che ha ribadito “la necessità di un immediato intervento chiarificatore da parte dell’azienda e del Governo Meloni, considerata che ST è partecipata dallo Stato Italiano e che proprio di recente ha visto l’approvazione da parte della Commissione Europea, da parte della Regione Siciliana, di un contributo di 68 milioni di euro, a valere sul Po Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020. Un importantissimo investimento pubblico che l’azienda non può permettersi di intascare venendo meno agli impegni e agli investimenti sul territorio siciliano” ha detto Sunseri.
L’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo ha annunciato l’intenzione di organizzare “un tavolo di confronto al quale invitare i rappresentanti del ministero delle Imprese e del made in Italy, quelli della STMicroelectronics e le parti sociali per affrontare le prospettive industriali degli stabilimenti di Catania”.
Tamajo ha evidenziato che la STMicroelectronics è un asset strategico “per il nostro territorio e per l’intero comparto dell’alta tecnologia in Italia. Catania è da anni un polo di eccellenza nel settore dei semiconduttori e dell’elettronica avanzata e il nostro obiettivo è garantire che questa realtà possa continuare a crescere e a creare occupazione. La decisione della Terza Commissione di arrivare a una risoluzione è un passaggio fondamentale per definire una strategia chiara e condivisa. La Regione farà la sua parte affinché questo percorso porti a soluzioni concrete”.
L’assessore ha inoltre sottolineato l’importanza degli investimenti già programmati sul territorio: «Il governo Schifani – ha detto – è pronto a sostenere il potenziamento del sito produttivo di Catania, anche attraverso strumenti di incentivazione e politiche mirate. La transizione tecnologica ed ecologica rappresenta un’opportunità che dobbiamo cogliere per consolidare il ruolo di Catania nella filiera dei semiconduttori. In un contesto globale in cui la produzione di microchip è sempre più strategica, dobbiamo lavorare per assicurare stabilità e sviluppo a una realtà che impiega migliaia di lavoratori e che può attrarre ulteriori investimenti. Il dialogo con il governo nazionale, con STMicroelectronics e con le parti sociali sarà determinante per definire un percorso condiviso, nell’interesse dei lavoratori, dell’impresa e dell’intera economia regionale”.
“I vertici della multinazionale non hanno preso parte al confronto con le parti sociali, e ciò certamente complica il quadro attuale, gravato dalla minaccia di una possibile riduzione del personale- ha detto il deputato Giuseppe Zitelli componente della commissione attività produttive all’Ars- Il nostro territorio non può permettersi alcuna perdita occupazionale, pertanto è bene che tutti collaborino nella direzione di assicurare la stabilità al sito produttivo e la salvaguardia dei posti di lavoro”.