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economia

Sicilia, ARS approva manovra da 50 milioni

“E’ un risultato importante per dare risposte tempestive a bisogni concreti, a partire dal contrasto alla povertà e al disagio sociale” ha detto il presidente Renato Schifani.

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L’Assemblea regionale siciliana ha approvato, nella giornata di oggi, una manovra finanziaria da circa 50 milioni: “E’ un risultato importante per dare risposte tempestive a bisogni concreti, a partire dal contrasto alla povertà e al disagio sociale” ha detto il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani.

Il governatore ha ringraziato la maggioranza per avere accolto il suo invito a “non presentare emendamenti, consentendo un iter rapido e ordinato. Un ringraziamento va anche al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, per la puntuale e autorevole conduzione dell’Aula, e all’opposizione per la disponibilità al dialogo e per il clima di collaborazione istituzionale che ha caratterizzato i lavori”.

Per Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, tutti i parlamentari hanno lavorato con grande senso di responsabilità.

“Si tratta di manovra  pensata per risolvere alcune urgenze e nel solo interesse della Sicilia e dei siciliani- ha ribadito Galvagno- Desidero manifestare il mio personale apprezzamento per l’atteggiamento mostrato dall’opposizione durante il dibattito parlamentare, così come sono grato ai colleghi della maggioranza che, con grande maturità, hanno saputo pazientare, posticipando l’inserimento di alcuni emendamenti che saranno sicuramente trattati nella manovra di luglio. Sento il dovere, infine, di evidenziare l’operato dell’assessore Alessandro Dagnino e l’alto profilo istituzionale del governo del presidente Schifani”.

Soddisfatto il presidente della Commissione Bilancio all’Ars Dario Daidone, il quale parla di una manovra che tratta problematiche avente carattere emergenziale.

“Si tratta di una manovra che ha affrontato l’emergenza siccità, il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, la sanità, i rifiuti, le imprese siciliane e l’abbattimento delle tariffe aeroportuali negli scali minori. E’ stato inserito inoltre un contributo straordinario ai Consorzi di Bonifica in difficoltà finanziaria di Ragusa e Agrigento. Si sono affrontate emergenze e criticità in attesa di nuove occasioni in cui reintervenire nel tessuto economico e sociale della nostra terra”.

La manovra approvata oggi ha permesso di gettare le basi per il lavoro “che ci attende con la prossima manovra di luglio, nella quale ci impegniamo a reperire ulteriori risorse a favore delle fasce più fragili della popolazione ha proseguito Schifani-  Ho ascoltato molto e accolto con attenzione i contributi offerti in Aula, anche da parte dell’opposizione, che è stata costruttiva. Quella di oggi è anche una prova di compattezza del governo dopo alcune ingiuste polemiche di chi ci ha descritti come un esecutivo lacerato”.

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Catania, STM, al Ministero firmato accordo per rilancio attività dell’impianto etneo

L’intesa prevede investimenti complessivi per 5 miliardi e 58 milioni di euro, con agevolazioni pubbliche pari a 2 miliardi e 63 milioni di euro. Di questi, 300 milioni sono stati stanziati dalla Regione Siciliana con delibera della giunta regionale.

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È stato firmato il contratto di sviluppo per il rilancio delle attività dello stabilimento di Catania di STMicroelectronics. Il contratto vede come parti l’impresa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Invitalia e la Regione Siciliana. La firma è avvenuta alla presenza del ministro Adolfo Urso e degli assessori regionali dell’Economia Alessandro Dagnino e delle Attività produttive Edy Tamajo, presenti su delega del governatore Renato Schifani.

L’accordo prevede investimenti complessivi per 5 miliardi e 58 milioni di euro, con agevolazioni pubbliche pari a 2 miliardi e 63 milioni di euro. Di questi, 300 milioni sono stati stanziati dalla Regione Siciliana con delibera della giunta regionale.

Il progetto, approvato dalla Commissione europea, ha ottenuto il riconoscimento di investimento di “particolare rilevanza strategica”, in quanto darà vita al primo impianto integrato in Europa per la produzione di dispositivi in carburo di silicio da 200 mm. Un’iniziativa unica nel panorama europeo, destinata a rafforzare la capacità e la competitività del sistema produttivo nazionale e comunitario dei semiconduttori.

“Siamo di fronte a un investimento che costituisce un unicum a livello mondiale. Lo stabilimento sarà capace di coprire l’intera filiera produttiva nello stesso sito – ha dichiarato l’assessore all’Economia Dagnino – La Regione ha creduto fin dall’inizio in questo progetto, accompagnandolo in tutte le fasi istruttorie e ottenendo garanzie sia rispetto ai livelli occupazionali che al mantenimento dell’investimento in tutte le fasi del progetto che si protrarrà fino al 2037”.

“Oggi dimostriamo che, quando le istituzioni lavorano in sinergia, i risultati arrivano – afferma l’assessore alle Attività Produttive Tamajo – La firma di questo contratto è il frutto di una strategia industriale chiara, condivisa e fortemente voluta dalla Regione Siciliana. Abbiamo messo in campo risorse, competenze e capacità di visione, sostenendo un investimento che segna una svolta per il nostro tessuto produttivo. Con STMicroelectronics la Sicilia entra nel cuore della rivoluzione tecnologica europea e lo fa da protagonista. La politica industriale ha senso solo se genera sviluppo nei territori. Oggi non celebriamo solo un investimento miliardario, ma un patto tra impresa, istituzioni e comunità. Un progetto che parla di occupazione, formazione, innovazione”.

Il progetto STMicroelectronics coinvolgerà 135 fornitori localizzati in Sicilia e porterà benefici anche in termini ambientali e di sostenibilità, contribuendo alla transizione verde e digitale dell’economia europea. L’impresa si impegna, inoltre, ad attivare collaborazioni con centri di ricerca e università, istituire una nuova accademia nel campo della microelettronica e sviluppare competenze specifiche attraverso un piano di formazione per il capitale umano.

Secondo le previsioni, l’investimento genererà ricadute occupazionali significative, con circa 8.623 unità lavorative annue (ULA) in Sicilia e 2.966 nuove assunzioni solo nella nostra regione, di cui oltre 1.200 altamente qualificate. Si stima anche un valore aggiunto di 895 milioni di euro per il territorio siciliano.

Il programma di sviluppo sarà completato entro dicembre 2032, con la possibilità di una proroga di 18 mesi, e prevede l’erogazione delle agevolazioni in base allo stato di avanzamento dei lavori. Successivamente alla fase dell’investimento sarà avviata la fase della piena operatività.

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Sicilia, approvata dal governo siciliano manovra da circa 49,7 milioni di euro

“L’auspicio adesso è che il testo sia esaminato dall’Assemblea regionale siciliana con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie” ha detto il governatore della Regione Sicilia

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Via libera ad un pacchetto di misure per rafforzare la competitività delle imprese siciliane e garantire ai cittadini servizi fondamentali. Lo stanziamento da 49,7 milioni di euro è stato decretato dal Governo regionale e prevede un robusto sistema di investimenti in settori strategici, con particolare attenzione alla sanità, al sostegno dell’export, all’emergenza idrica e alla realizzazione di infrastrutture necessarie per il ciclo dei rifiuti.

L’intervento è stato ritenuto soddisfacente dal presidente della Regione, Renato Schifani, e dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.

«Con questo provvedimento – dice Schifani- diamo un nuovo segnale concreto di vicinanza alle fasce più deboli della società e al nostro sistema produttivo, oltre a prevedere misure significative per affrontare l’emergenza idrica. Di particolare importanza anche il finanziamento di infrastrutture essenziali nel ciclo dei rifiuti, che ci consentono di sbloccare risorse fondamentali del Pnrr. L’auspicio adesso è che il testo sia esaminato dall’Assemblea regionale siciliana con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie. Sono certo che le norme contenute troveranno l’apprezzamento del Parlamento regionale nella sua interezza».

Tra le principali misure contenute nella manovra figurano i 5 milioni stanziato per il contrasto alla povertà, con interventi straordinari per indigenza, emergenza alimentare e sostegno alle persone in condizioni di marginalità estrema; 15,5 milioni di euro per investimenti pubblici mentre il resto dei fondi sarà impiegato, come cofinanziamento regionale, per realizzare tre impianti per il trattamento dei rifiuti, due nella provincia di Messina e uno a Palermo.

Spazio anche all’emergenza idrica, che ha già fatto emergere pesanti conseguenze nella scorsa estate, e per le calamità naturali. In questo caso, sono previsti 5 milioni per fronteggiare le conseguenze della siccità nel settore dell’agricoltura; 2 milioni per interventi di protezione civile a seguito di calamità e 3 milioni per far fronte a dichiarazioni di stato di crisi e di emergenza.

10 milioni è la somma prevista per il settore sanità e assistenza sociale, in modo da milioni migliorare le prestazioni di assistenza specialistica, permettendo al Sistema sanitario regionale di rispondere in maniera più efficace al fabbisogno di salute dei cittadini; Altri 5 milioni saranno destinati all’incremento delle tariffe per i “Percorsi riabilitativi”.

Sullo scottante tema dei dazi, anche la Sicilia si prefigge di garantire un supporto alle imprese e misuri con 12,4 milioni di euro a sostegno delle realtà produttive siciliane.

Tra le altre iniziative previste dalla manovra anche il rafforzamento degli aeroporti minori dell’isola, attraverso la sospensione dell’addizionale comunale per i diritti d’imbarco dei passeggeri, e la riduzione del contributo unificato per i ricorsi straordinari al presidente della Regione.

Sarà istituita una borsa di studio da 10 mila euro in memoria della studentessa Sara Campanella, vittima di femminicidio, destinata a studentesse e studenti dell’università di Messina iscritti ai corsi di studio delle Professioni sanitarie.

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