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S. M. di Licodia, Fame di aule, alla “Don Bosco” scattano i doppi turni per sei classi

In attesa dei locali di via Madonna di Carmelo, i piccoli della scuola primaria saranno costretti ad andare a scuola nel pomeriggio.

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All’Istituto Comprensivo “Don Bosco” continueranno a rotazione i doppi turni per le classi della primaria.

E lunedì con l’avvio dell’orario completo, la campanella suonerà alle 14,00 per gli studenti di quarta e quinta, che resteranno a scuola fino alle 19. La mattina verrà così riservata ai compiti e agli approfondimenti personali, dopo il pranzo arriveranno le lezioni e le spiegazioni. Un’organizzazione capovolta della vita scolastica, dai ritmi davvero insostenibile per i piccoli studenti, che dovranno rinunciare ad attività sportive e ludiche.

Intanto, l’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle istituzioni scolastiche e comunali, che in un susseguirsi di incontri lottano contro il tempo per mettere la parola fine alla rotazione pomeridiana. La soluzione alla carenza di spazi per la scuola, arriverebbe dalla disponibilità di 6 aule ubicate nel plesso dell’Istituto delle Orsoline di via Madonna del Carmelo, che il Comune dovrebbe prendere in affitto, come accade ormai da anni. Ma tra sopralluoghi, stanziamenti di fondi e contratti, i giorni sono passati e la situazione si è complicata.

Sulla questione il sindaco, Salvatore Mastroianni ha spiegato che: «l’inghippo sarebbe legato alla scadenza del contratto con la Compagnia di S. Orsola per usufruire, dell’edificio di via Madonna del Carmelo. Il rinnovo del contratto è stato rallentato dalla difficoltà a reperire i fondi. In aiuto la Corte dei Conti, ha stabilito che da quest’anno l’Alberghiero, – che fino a oggi ha goduto a titolo gratuito dei locali comunali di via Ulisse -, pagherà un affitto pari all’importo da corrispondere alle orsoline».

In mezzo, loro malgrado, restano le famiglie, come hanno testimoniato venerdì all’uscita di scuola tra il fuggi fuggi tipico di chi è troppo stanco e non vede l’ora di tornare a casa.

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Associazionismo

Catania, spiagge libere e solarium di S. G. Li Cuti, attrezzati con sedie anfibie per disabili

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna

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A Catania da oggi le spiagge libere n. 1 e n. 3 della Plaia e il solarium di San Giovanni Li Cuti sono provvisti di sedie anfibie e strumenti per consentire la balneazione alle persone con disabilità.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna.

Alla base della collaborazione c’è il contratto di comodato d’uso gratuito promosso dall’avv. Francesco Sanfilippo con “Catania Più Attiva” per la consegna al comune dei vari presidi di mobilità da mettere a disposizione di chi ne ha bisogno: “Ringraziamo Catania Più Attiva e l’avvocato Sanfilippo – ha detto l’assessore al Mare Andrea Guzzardi – per avere coinvolto diverse realtà e sensibilità in questo importante e necessario progetto che consentirà a tutti, senza ‘barriere’ e ostacoli, di accedere al nostro mare e godere della stagione estiva in un clima di piena condivisione”.

Santo Musumeci presidente di “Catania Più Attiva” si dice particolarmente soddisfatto. “Un ringraziamento particolare all’avvocato Francesco Sanfilippo, promotore di questa iniziativa, ai soci e simpatizzanti di Catania più Attiva all’azienda COS centro ortopedico siciliano e alla preside del Turrisi Colonna che ha aderito all’iniziativa e ai ragazzi e ai professori tra cui il professore Dario Consoli. Negli ultimi 4 giorni di scuola hanno realizzato una straordinaria e generosa raccolta fondi permettendo l’acquisto della terza sedia job. Da questa esperienza abbiamo maturato l’idea che la gente di Catania ha un grande cuore e tanto amore verso i più fragili”.

 

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Cronaca

Aci Castello, tentano furto al Palacannizzaro: arrestati due catanesi

Colti in flagrante dai Carabinieri mentre cercavano di portare via materiale elettrico. I due sono pregiudicati catanesi

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Un blitz dei Carabinieri della Stazione di Aci Castello ha portato all’arresto di due uomini di 34 e 37 anni, entrambi catanesi e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. I due sono accusati di furto aggravato in concorso, dopo essere stati sorpresi mentre tentavano di rubare materiale elettrico all’interno del “Palacannizzaro” di via Napoli.

L’intervento è scattato grazie alla segnalazione di un automobilista che, nella mattinata, ha notato movimenti sospetti nei pressi della struttura. Immediata la risposta dei militari, che hanno intercettato i due in flagranza di reato: stavano uscendo dall’edificio con diversi quadri elettrici, pronti per essere caricati. Alla vista della pattuglia, i malviventi hanno abbandonato la refurtiva e tentato la fuga a piedi. Uno dei due è stato bloccato immediatamente, mentre il complice ha provato a nascondersi in un magazzino adiacente. Dopo aver richiesto rinforzi, i Carabinieri hanno cinturato l’area e rintracciato anche il secondo uomo.

La refurtiva è stata restituita al responsabile dell’Ufficio Edilizia della Città Metropolitana di Catania. Gli arrestati, in attesa degli sviluppi giudiziari, sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto. Resta valido, come previsto dalla legge, il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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