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Cronaca

Etna, “possibile fase finale dell’attuale fase eruttiva” dicono dall’Ingv

Gli esperti sostengono che sono crollati i valori del tremore vulcanico riposizionandosi su livelli medio-bassi

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Gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno evidenziato che sono crollati i valori del tremore vulcanico dell’Etna, riposizionandosi su livelli medio-bassi: il tremore segnala l’energia dei condotti interni dell’edificio vulcanico e la capacità di risalita del magma. Da ieri questi valori, che erano su livelli alti, sono precipitati su valori medio-bassi. E’ un segnale, da verificare con osservazioni dirette, di una possibile fase finale dell’attuale fase eruttiva, rimasta confinata in zone lontane da centri abitati, iniziata con una colata apertasi alla base della bocca nuova, a quota 3.050 metri, lo scorso 8 febbraio con due fronti lavici sovrapposti che hanno raggiunto quota 1.850 metri. La colata lavica procede verso l’area del “Rifugio Galvarina” minacciando nel contempo la Pineta di Adrano.

Salvo Cocina, il capo della protezione civile siciliana all’ANSA ha dichiarato che quella sull’Etna “è una colata di tipo turistico, confinata in una zona isolata e che se dovesse continuare, secondo gli scenari previsti, potrebbe scendere di altri duecento metri.

“Lo scorso fine settimana – ricorda Cocina – ci sono state circa duemila persone che hanno voluto vedere l’eruzione dal vivo, da vicino. I problemi sono stati nelle strade di accesso, piccole provinciali, che sono state ostruite, bloccando le vie d’accesso anche ai mezzi di soccorso. Ma non solo, per raggiungere il fronte lavico occorre seguire una pista, e poi fare anche un fuori pista, di 5,5 chilometri da percorrere in un’ora e mezza al buio e al freddo. Molti non erano attrezzati e c’era chi non conosce i pericoli di un sentiero dissestato dell’Etna dove, per esempio, il calore fa ghiacciare parte della neve, ma che rimane soffice di sotto, e se la calpesti in quel tratto sprofondi”.  Cocina spiega che sono poche le denunce nei confronti chi ha trasgredito le ordinanze dei Comuni: “intanto si sono potute fare soltanto dopo che c’è stato il provvedimento dell’Ente locale – osserva – poi sono poche persone, del resto come si può controllare un flusso così imponente di presenze? Tutto sommato non ci sono stati feriti gravi, la gente è più preparata, ma occorre sempre prudenza”.

 

Cronaca

Paternò, carabinieri controllano ambulanti, sequestrati alimenti e dati in beneficenza

La merce sequestrata (arance, ortaggi e frutta in genere) è stata devoluta in beneficenza alla mensa sociale “La Bisaccia del Pellegrino”

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Operazione questa mattina a Paternò da parte dei carabinieri del comando tutela agroalimentare di Messina, con il supporto dei colleghi dell’Arma della locale compagnia e degli agenti della polizia municipale. Il controllo ha riguardato complessivamente 4 ambulanti presenti in Piazza Rosario Livatino e lungo Viale dei Platani.

Carabinieri che hanno proceduto al sequestro della merce. L’operazione di oggi non è altro un controllo finalizzato al rispetto della normativa comunitaria e nazionale sulla rintracciabilità dei prodotti agroalimentari. La merce sequestrata (arance, ortaggi e frutta in genere) è stata devoluta in beneficenza alla mensa sociale “La Bisaccia del Pellegrino”. Non è chiaro se sono stati sanzionati i venditori ambulanti oggetto dei controlli.

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Cronaca

Etna, colata lavica debolmente alimentata

Il braccio lavico non raggiunge quota 2.000 metri, mentre quella precedente, sulla quale si sovrappone, aveva un fronte avanzato a quasi quota 1.800 metri

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Foto dal profilo "Facebook" Salvo Cocina

E’ sempre più debolmente alimentata la colata che emerge dall’8 febbraio scorso dalla frattura alla base della bocca Nuova dell’Etna, a quota 3.050 metri circa. Il braccio lavico non raggiunge quota 2.000 metri, mentre quella precedente, sulla quale si sovrappone, aveva un fronte avanzato a quasi quota 1.800 metri.

Resta assente l’emissione di nube eruttiva. E’ quanto emerge dall’analisi degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania che hanno mantenuto il bollettino di avviso per il volo, il Vona, di colore arancione, che non impatta sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini. Gli strumenti dell’Ingv che seguono costantemente l’attività del vulcano attivo più alto d’Europa da due giorni registrano un calo evidente del tremore, che si attesta costantemente su valori medio-bassi. E’ un segnale della bassa energia presente nei condotti magmatici interni dell’Etna che lascia ipotizzare si stia andando verso la fine dell’attuale fase eruttiva.

Intanto proseguono gli assalti di turisti ed escursionisti nella zona in cui si trovava la colata lavica. La notte scorso intorno alle 3 del mattino una coppia aveva lanciato l’allarme alla centrale operativa dei vigili del fuoco affermando di aver perso il senso di orientamento e di essersi smarrita nei pressi dell’osservatorio astrofisico di Serra La Nave, in territorio di Ragalna . Immediato è scattato il piano di soccorso. Fortunatamente poco dopo è giunta un’altra chiamata alla centrale operativa da parte della stessa coppia informando gli operatori che avevano ritrovato la strada di ritorno.

 

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