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Cronaca

Catania, stalla abusiva nel centro cittadino, denunciato 36enne e sequestrati due cavalli

L’uomo è accusato di maltrattamento di animali, esercizio abusivo della professione veterinaria e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura

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I militari della compagnia di Catania Piazza Dante e quelli del comando carabinieri per la Tutela della Salute – N.A.S. di Catania, con il supporto dei Medici del Servizio Veterinario dell’ASP di Catania, hanno avviato una mirata azione repressiva nei quartieri storici del capoluogo etneo, al fine di individuare stalle illegali e, all’esito di un’approfondita attività info-investigativa, hanno scoperto una stalla abusiva e quindi denunciato un 36enne catanese per i reati di “maltrattamento di animali”, “esercizio abusivo della professione veterinaria” e “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”.

In particolare i carabinieri hanno accertato come l’uomo avesse allestito, nel centro storico cittadino, una stalla assolutamente abusiva poiché prima di ogni tipo di autorizzazione, nella quale erano rinchiusi 2 cavalli, un purosangue e un pony, formalmente intestati ad altre persone e per i quali, quindi, non era stato effettuato il passaggio di proprietà.  Gli equidi erano stati trasferiti in quel luogo senza le previste certificazioni che prevedono che ogni spostamento debba essere preventivamente autorizzato dal servizio veterinario dell’ASP.

Il 36enne non aveva nemmeno compilato i documenti di accompagnamento degli equidi che, peraltro, come accertato dai medici veterinari, non erano stati sottoposti ai controlli obbligatori per l’anemia infettiva.   La perquisizione della stalla abusiva ha consentito ai militari dell’Arma di recuperare anche numerosi flaconi di farmaci per uso veterinario, per i quali il proprietario dei luoghi non è stato in grado di fornire la prescrizione medica necessaria per l’acquisto e la detenzione.

Al fine di tutelare la salute degli animali, i carabinieri li hanno sequestrati e affidati in custodia giudiziale ad uno stabilimento fuori provincia, mentre i farmaci sono stati posti sotto sequestro.

Il 36enne è stato denunciato e anche sanzionato per 4 mila euro per la mancata comunicazione di variazione dei dati aziendali, in relazione al cambio di detentore.

Cronaca

Acireale, inscenano una falsa rapina per truffare l’assicurazione, denunciati

Risultano indagati per simulazione di reato in concorso, il 51enne, gestore di una stazione di servizio, e un dipendente di 33 anni. I carabinieri fanno chiarezza sul fatto portando alla luce il tentativo di truffa

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I carabinieri del comando stazione di Guardia Mangano, frazione di Acireale, hanno fatto luce su una finta rapina denunciata da un 51enne di Santa Venerina che, insieme ad un 33enne di Aci Catena.

I due uomini sono stati denunciati per simulazione di reato in concorso. In particolare, il 51enne, gestore di una stazione di servizio sita sulla SS 114, aveva denunciato, presso la caserma di Guardia Mangano, di essere stato vittima di una rapina a mano, mentre si trovava nell’ufficio del suo rifornimento, in compagnia del dipendente 33enne.

Il 51enne ha riferito ai carabinieri che, mentre erano entrambi intenti nel conteggio dell’incasso dell’impianto di distribuzione carburanti, un uomo, dall’apparente età di 30 anni circa, armato di una pistola semiautomatica, li avrebbe rapinati della somma di 1430,00 euro, fuggendo immediatamente dopo in direzione di Acireale.

La presunta vittima aveva poi specificato che nella stazione di servizio non è installato alcun sistema di videosorveglianza e che la sua attività era assicurata contro quel genere di reati da una specifica polizza assicurativa.

Acquisite, dunque, le dichiarazioni del 51enne, i carabinieri hanno avviato una attività di riscontro delle sue dichiarazioni, sentendo testimoni e cercando i filmati registrati da altri impianti di videosorveglianza presenti in quella zona.

Alla fine i carabinieri hanno accertato che, in realtà, non c’era stata alcuna rapina e che il presunto rapinatore non sarebbe mai esistito e che sarebbe stato il frutto della fantasia del titolare e del suo impiegato.

I militari hanno, dunque, ascoltato anche il dipendente che, vistosi ormai scoperto, ha confermato che quel denaro sarebbe stato prelevato dal suo capo proprio per inscenare la rapina e intascare il rimborso assicurativo.  Per questo motivo, i due sono stati denunciati a piede libero.

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Cronaca

Catania, lascia il figlio dal barbiere e va a spacciare: 34enne arrestato dalla Polizia

Mentre era ancora in atto il controllo da parte dei poliziotti l’uomo è stato raggiunto dal figlio minore, il quale, non vedendo più il padre tornare per riprenderlo, è andato alla sua ricerca, trovandolo con gli che nel frattempo lo avevano fermato

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Ha lasciato il figlio minore dal barbiere ed è andato a spacciare a bordo del suo scooter, ma è stato fermato ed arrestato dalla Polizia di Stato. Il fatto è successo a Catania in via Luigi Sturzo.

In particolare durante il pattugliamento nella zona del centro storico, i poliziotti di una volante hanno notato un uomo a bordo di un motociclo che consegnava ad un altro soggetto un involucro in plastica in cambio di una somma di denaro. Avendo intuito che si potesse trattare di una compravendita di droga, i poliziotti sono intervenuti tempestivamente, fermando lo spacciatore e sottoponendolo a perquisizione.

All’interno del marsupio che indossava sono stati trovati undici involucri contenenti marijuana, che sono stati sequestrati unitamente alla somma in contanti di 650 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Mentre era ancora in atto il controllo, l’uomo è stato raggiunto dal figlio minore, il quale, dopo essere stato accompagnato da un barbiere nelle vicinanze, non vedendo più il padre tornare per riprenderlo, è andato alla sua ricerca, trovandolo con i poliziotti che nel frattempo lo avevano fermato.  Per quanto accaduto il 34enne è stato arrestato e, sentito il Pubblico Ministero di turno presso il tribunale, è stato posto in libertà in attesa dell’udienza di convalida.

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