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Cronaca

Acireale, scoperta officina rudimentale per fabbricare armi e rinvenuti oggetti rubati, arrestato 33enne

In fase di allestimento un laboratorio per l’essicazione della marijuana con stufe e ventilatori, oltre ad un barattolo con circa 40 grammi già pronte per l’uso. 

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Un’attività di controllo per scongiurare furti nelle zone periferiche di Acireale. I carabinieri del Comando Provinciale di Catania stanno intensificando i controlli in tutto il territorio per prevenire ogni forma di illegalità diffusa, con particolare attenzione ai furti e ai reati contro il patrimonio che generano un forte disagio non solo in chi li subisce ma anche nella percezione della sicurezza tra i cittadini.

A riguardo, i militari del comando stazione di Acireale sono riusciti a scoprire un vero e proprio magazzino di stoccaggio di oggetti rubati allestito in una casa di campagna della frazione acese di Pennisi, gestito dal proprietario dell’abitazione, un 33enne di Acireale, già noto per essere stato coinvolto in altre vicende giudiziarie. L’uomo aveva organizzato pure una rudimentale officina per l’alterazione di armi, in modo da renderle capaci di sparare ed essere più letali. Non solo, aveva pianificato pure l’allestimento di un laboratorio per l’essicazione della marijuana con stufe e ventilatori, oltre ad un barattolo con circa 40 grammi già pronte per l’uso.

Una volta dentro, i militari hanno notato che, un capanno in lamiera, era stato adibito ad officina e sul banco di lavoro si trovavano posizionate delle pistole, in origine con funzionamento “a pallini”, e poi modificate in modo da essere pericolose. Una pistola a tamburo era ancora in fase di lavorazione, mentre un’altra era pronta per sparare con le relative munizioni. Infatti, durante la perquisizione, oltre alle armi, sono stati trovati 59 proiettili compatibili con una pistola modificata e altri 94 per l’altra arma a tamburo. Tra le munizioni anche 91 da guerra la cui detenzione è vietata. In un angolo del casolare è stata trovata una busta con 4 chili di polvere da sparo e 5 scatole di inneschi per confezionarle, oltre a 156 cartucce pronte e altre 132 vuote. In cucina, invece, sono stati trovati in un tubo di plastica due fucili smontati nonché parti di un fucile e di una baionetta.

Nel fondo è stato trovato altro materiale rubato, come circa 40 chili di cavi di rame, attrezzi da lavoro edile, come martelli pneumatici e demolitori, decespugliatori, un’anfora di probabile interesse archeologico, quadri, ceramiche, parti di carretto siciliano e poi anche abbigliamento come un intero stock di jeans nuovi e ancora confezionati, ruote d’auto complete di cerchi di diversi marchi. In campagna anche 19 tartarughe di terra di due diverse specie, tutte vive, chiuse in un recinto senza cibo e acqua, assieme ad altri esemplari ormai morti. In questa circostanza si è reso necessario l’intervento del Nucleo CITES di Catania che hanno sequestrato gli animali per rimetterli nel loro habitat naturale.

Il blitz dei Carabinieri ha fatto saltare il piano criminale dell’uomo che è stato arrestato dai militari della stazione di Acireale con il supporto dei colleghi della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Sicilia. Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

 

 

Cronaca

Catania, indagati due giovani per una spedizione punitiva

Secondo l’accusa l’aggressione, ai danni di quattro persone, sarebbe stata messa in atto per ‘vendicare’ l’offesa subita in una a discoteca dove il servizio di sicurezza era intervenuto per bloccare il primo scontro fisico

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A Catania la Squadra Mobile h eseguito una ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa nei confronti di due soggetti, rispettivamente di 26 e 27 anni, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di lesioni, aggravato dai futili motivi. Sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora, con l’obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 8.

I due sarebbero gli autori, assieme ad altri soggetti in corso di identificazione, di una violenta aggressione in due fasi avvenuta il 21 aprile del 2024 ai danni di quattro giovani che hanno riportato lesioni giudicate guaribili tra i sette e i 30 giorni. I due sono indagati per lesioni aggravate dai futili motivi e dall’avere commesso il fatto da più persone riunite e con armi improprie.

Alla loro identificazione la polizia è giunta dal monitoraggio di Facebook, Tik Tok e Instagram che ha consentito alla squadra mobile di comparare i soggetti ripresi dal sistema di video sorveglianza della discoteca con quelli postati sui profili social. Alla base dell’aggressione uno dei ragazzi aggrediti avrebbe spinto involontariamente una ragazza sulla pista da ballo di una discoteca di Catania.

Secondo l’accusa l’aggressione, commessa con persone ancora da identificare con tondini di ferro divelti da una pista ciclabile, sarebbe stata una spedizione punitiva avvenuta per ‘vendicare’ l’offesa subita in una a discoteca dove il servizio di sicurezza era intervenuto per bloccare il primo scontro fisico.

Secondo la Procura di Catania, “le tempestive indagini, articolate anche attraverso riconoscimenti fotografici e l’acquisizione di immagini captate da apparati di videosorveglianza, hanno permesso una minuziosa ricostruzione della dinamica dei fatti, svoltisi in due fasi tra le 2 e le 3 di notte: la prima nel locale a un ragazzo afferrato per la maglietta, strattonato e colpito con schiaffi e pugni; la seconda, un’ora dopo, fuori dalla discoteca con l’aggressione, con spranghe in metallo allo stesso ragazzo e ad altri tre giovani”.

 

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Cronaca

Misterbianco, incidente mortale sulla SS 121, perde la vita un motociclista

Sul posto personale sanitario del 118 e carabinieri. Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica.

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Incidente mortale la notte scorsa, poco dopo le 02.30, sulla SS121 in territorio di Misterbianco, in direzione di Paternò in un tratto dove si trova l’autovelox. Il sinistro ha visto il coinvolgimento di una moto. Non è chiara la dinamica dell’incidente su cui sono a lavoro i carabinieri della locale Tenenza e della compagnia di Catania Fontanarossa.

Non è da escludere che si tratti di un incidente autonomo. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che l’uomo alla guida della moto abbia perso il controllo del mezzo andando a sbattere contro lo spartitraffico centrale. La moto è stata ritrovata circa 50 metri più avanti rispetto al punto dell’impatto. Il motociclista sarebbe morto sul colpo; scattati i soccorsi sul posto un’ambulanza del 118 ma il personale sanitario non ha potuto fare altro che accertate la morte dell’uomo.  Il traffico è andato a rilento.

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