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A18, il Codacons presenta esposto alla Procura per i continui disagi causa cantieri

“È inammissibile che i cittadini siciliani siano costretti ogni giorno a subire ritardi insostenibili per raggiungere i propri luoghi di lavoro o per accedere a servizi fondamentali”. A dirlo Giovanni Petrone, Presidente Regionale del Codacons. 

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Da mesi ormai si registra una situazione di fortissimo disagio per gli utenti dell’A18, in particolare nel tratto Giarre-Catania, che ha spinto il Codacons e il “Comitato Utenti Vittime Autostrade Siciliane” a intervenire con decisione. Si tratta di una delle arterie principali della Sicilia nord-orientale, percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli, soprattutto da pendolari che si spostano per lavoro, studio o per accedere a servizi essenziali come ospedali e aeroporto.

Tuttavia, a causa dei continui restringimenti di carreggiata dovuti a cantieri eterni, il traffico risulta pesantemente rallentato, con tempi di percorrenza che si sono moltiplicati. In pratica da quanto affermato da Codacons Se prima erano sufficienti circa 30 minuti per coprire il tragitto, oggi si impiegherebbero in media tra un’ora e mezza e due ore. “È inammissibile che i cittadini siciliani siano costretti ogni giorno a subire ritardi insostenibili per raggiungere i propri luoghi di lavoro o per accedere a servizi fondamentali. Le autostrade dovrebbero garantire efficienza, sicurezza e tempi certi. Invece, in Sicilia accade l’opposto”, ha detto Giovanni Petrone, Presidente Regionale del Codacons.

Per questo motivo, il Codacons e il “Comitato Utenti Vittime Autostrade Siciliane”, attraverso l’avvocato. Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale Codacons Sicilia, hanno depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Catania affinché vengano accertate eventuali responsabilità penali in merito alla gestione dei lavori in corso.

“Per gli automobilisti siciliani si è trasformato tutto in un vero e proprio calvario. È doveroso fare chiarezza su come siano stati appaltati e come vengano realizzati questi interminabili lavori”, ha aggiunto l’avvocato Sardella. Il Codacons e il Comitato, che da anni denunciano le gravi criticità dell’autostrada A18 Messina-Catania, chiedono ora l’immediata sospensione dei pedaggi per non far ricadere sugli utenti il costo di un servizio inefficiente e penalizzante.

In Primo Piano

Ss284, incidente mortale tra Bronte e Adrano

Sul posto i soccorritori, l’elisoccorso e i Carabinieri

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Un incidente mortale si è verificato intorno alle 13:30 di oggi nei pressi della Ss284 tra Bronte ed Adrano. Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un operaio morto a seguito di un incidente all’interno di un cantiere. Al momento non sono note le generalità dell’uomo e la dinamica dell’incidente. Sul posto è arrivata un’ambulanza e  l’elisoccorso decollato dall’ospedale Cannizzaro di Catania, ma per l’operaio non c’è stato nulla da fare. I sanitari hanno solo potuto constatarne il decesso. Presenti anche i Carabinieri della Compagnia di Paternò che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente. Il cantiere è stato temporaneamente chiuso. La Procura etnea potrebbe aprire un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità.

+++NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO+++

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Cronaca

Belpasso, quattro arresti per rapina, sequestro di persona e lesioni

Ad indagare i carabinieri della locale stazione che hanno prima sentito la vittima e poi analizzato le immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza e sentito le persone presenti ai fatti.

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Avevano commesso una rapina a Belpasso lo scorso gennaio ai danni di un 40enne. Lo avevano bloccato, derubato, minacciato e costretto a salire su un furgone per condurlo in una zona di campagna.

La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di attività investigativa svolta dai carabinieri della Stazione di Belpasso, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, l’emissione di 4 misure cautelari per rapina, sequestro di persona e lesioni nei confronti di 4 belpassesi (due 25enni, un 27enne ed un 54enne).

Ad indagare su quanto accaduto, come detto, i carabinieri della locale stazione che hanno prima sentito la vittima e poi analizzato le immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza e l’escussione di persone presenti ai fatti.

Per 3 di loro si sono aperte le porte del carcere, per il 27enne sono scattati gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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