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Catania, parte la campagna dell’ASP “La sicurezza parte dai banchi di scuola”

Promossa dal Dipartimento di Prevenzione, la campagna rientra nel Concorso creativo “Promuovere salute e sicurezza nei contesti lavorativi fin dalle aule scolastiche” ed è finalizzata a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della salute e della sicurezza sul lavoro

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Un monologo che scuote le coscienze e una canzone che invita al cambiamento: sono queste due tra le idee creative protagoniste della nuova campagna social “La sicurezza parte dai banchi di scuola” dell’Asp di Catania, lanciata sui canali istituzionali e social dell’Azienda Sanitaria.

Promossa dal Dipartimento di Prevenzione, la campagna rientra nel Concorso creativo “Promuovere salute e sicurezza nei contesti lavorativi fin dalle aule scolastiche” ed è finalizzata a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della salute e della sicurezza sul lavoro, partendo proprio dai banchi di scuola.

In occasione del lancio della campagna, il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio ha incontrato i vincitori del primo, secondo e terzo posto delle quattro categorie in gara nel Concorso che ha visto la partecipazione di 21 scuole della provincia, con oltre 80 proposte creative presente da 800 alunni.

Gli studenti presenti hanno illustrato il percorso che li ha portati a ideare e realizzare materiali originali per far crescere la consapevolezza sull’importanza della prevenzione nei luoghi di lavoro.

Il manager dell’Asp di Catania ha intervistato i ragazzi, ha dialogato con loro e ha condiviso le idee per uno sviluppo dei loro progetti. È emerso il desiderio di rendere l’apprendimento un’esperienza attiva: i giovani si sono sentiti protagonisti e hanno apprezzato la possibilità di confrontarsi direttamente con le Istituzioni sanitarie.

«La prevenzione è la missione dell’Asp di Catania – ha dichiarato Laganga Senzio – e diventa davvero efficace quando coinvolge le scuole. I giovani sanno parlare un linguaggio diretto, capace di arrivare alle famiglie e alla comunità. Oggi sono studenti, domani saranno lavoratori, imprenditori, magari tecnici della prevenzione. È fondamentale che la sicurezza diventi per loro un valore, non un obbligo da temere».

All’incontro erano presenti il direttore sanitario Giuseppe Angelo Reina, e il direttore amministrativo Tamara Civello, con il direttore del Dipartimento di Prevenzione Antonio Leonardi, insieme al dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Ambito di Catania, Emilio Grasso, ai dirigenti scolastici, ai docenti e alla commissione valutatrice del Concorso presieduta da Leonardi e composta da Santo De Luca, Elisabetta Gerbino, Massimo Cappellano, Maria Grazia Vasta, Rosalba Laudani e Cinzia Maccarone.

«Vogliamo che fin dall’adolescenza i ragazzi comprendano il valore della salute e della sicurezza sul lavoro, propria e altrui – ha aggiunto Leonardi -. Questo li aiuterà a entrare nel mondo del lavoro con maggiore consapevolezza. Il messaggio che portano con sé ha un impatto positivo sulla comunità, sulle loro famiglie. I progetti presentati si sono distinti per creatività e contenuti. Ora escono dalle aule per diventare strumenti reali di comunicazione e diffusione della cultura della sicurezza».

I materiali selezionati saranno inseriti nel “Quaderno Operativo per la formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”, del Dipartimento di Prevenzione, destinato ai docenti-formatori e agli studenti, contribuendo allo sviluppo di strumenti didattici innovativi per la promozione della salute nei contesti lavorativi.

La voce degli studenti

Nel video “Volevo solo un lavoro per comprare una casa”, di Giordana La Rosa, studentessa del Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale “Mario Cutelli” di Catania (prima classificata nella categoria Progetto Multimediali), si racconta la storia di una giovane operaia e delle sue speranze spezzate. «Ho scritto e interpretato un monologo che parla di sogni semplici, ma resi fragili da un ambiente di lavoro non sicuro – ha spiegato Giordana -. Volevo toccare le emozioni delle persone e farle riflettere: perché questo credo sia il modo migliore per rimanere nella mente e nel cuore di chi guarda».

Con le parole e la musica di “Fai la differenza”, Loris Marcinnò, studente dell’I.I.S.S. “Majorana-Arcoleo” di Caltagirone (primo classificato nella categoria Progetto Artistici), lancia un messaggio chiaro ai coetanei, ma non solo: la sicurezza parte da ognuno di noi. «Grazie per questa opportunità che ci ha permesso di esprimerci con creatività – ha detto Loris -. Spero che la mia canzone serva davvero a sensibilizzare i ragazzi e a rendere la società un posto più giusto e sicuro».

Un messaggio di impegno civile e responsabilità sociale risuona nelle loro parole, un monito rivolto agli adulti e alle Istituzioni. A esprimerlo con profondità è stato Tiziano Di Marco, studente del Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale “Mario Cutelli” di Catania, primo classificato nella categoria Elaborati Scritti, con la sua poesia “Inno alle braccia senza orologi”. Il testo sottolinea che la sicurezza sul lavoro non è solo una norma da seguire, ma un’azione condivisa. La poesia invita a vedere la prevenzione come un atto di solidarietà, un impegno collettivo che salva vite.

E c’è spazio anche per l’innovazione. Fabrizio Gentile, Nicolò Lo Cicero, Antonino Bracciolano e Sebastiano Patané, studenti dell’I.T.I.S. Archimede di Catania (primi classificati nella categoria Progetti Tecnici) sono i creatori di “Safer”, un robot dotato di sensori e un algoritmo di navigazione che si muove autonomamente nelle aree lavorative. Grazie a una webcam e all’integrazione con le tecnologie OpenAI, “Safer” individua potenziali rischi presenti nell’ambiente di lavoro, offrendo un supporto tecnologico avanzato per la prevenzione degli incidenti. «Questo progetto è stata una crescita personale per tutta la nostra squadra – raccontano gli studenti – perché ci ha permesso di mettere alla prova le nostre competenze tecniche in un ambito fondamentale, spesso trascurato dalla nostra generazione, ma che purtroppo può causare gravi conseguenze”.

 

Cronaca

Bronte, un incendio provoca danni ingenti ad una villetta di via Messina

Non accertate le cause del rogo. Sul posto pompieri di Randazzo e quelli volontari di Maletto

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FOTO REPERTORIO

Incendio abitazione questa mattina a Bronte. In fiamme una villetta ubicata in via Messina. L’allarme è scatto poco prima delle 07.15. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo e quelli volontari di Maletto. Da Catania è arrivata anche un’altra autobotte dalla sede centrale del comando provinciale di via Cesare Beccaria.

Le operazioni di spegnimento sono state rese difficili dalla zona piuttosto impervia in cui era ubicato la villetta. Il rogo ha procurato gravi danni alla struttura, la quale al momento dello scoppio dell’incendio non era abitata. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Randazzo. Solo poco prima delle 14.30 le operazioni di spegnimento e di bonifica sono state ultimate dai pompieri. Ingenti i danni subiti dall’immobile. Non è stato possibile accertare le cause dell’incendio.

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Cronaca

Catania, emergenza sicurezza in città, preoccupati i deputati Marano e Carrà

“La questione sicurezza in città sta assumendo contorni sempre più preoccupanti” ha detto la deputata regionale M5stelle Jose Marano, mentre il deputato nazionale leghista Anastasio Carrà ribadisce che “non si possono tollerare episodi compiuti da chi arriva nel nostro Paese senza avere un briciolo di rispetto della legge”

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“Spaccio, rapine, risse. Ora anche l’accoltellamento sul bus di un giovane che solo per miracolo non è finito in tragedia: la questione sicurezza a Catania sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. Sono certa di interpretare il pensiero di tantissimi miei concittadini che oggi non si sentono più al sicuro nella loro città e che hanno espresso, anche attraverso ripetute segnalazioni alle istituzioni e alla stampa, tutta la loro preoccupazione e tutto il loro sdegno”.

A dirlo è Jose Marano, deputata regionale M5s e componente della commissione Antimafia all’ARS, intervenuta dopo l’ultimo fatto di sangue a Catania: un colombiano di 28 anni ha accoltellato mentre si trovava su un bus cittadino un 26enne catanese: quest’ultimo avrebbe invitato lo straniero ad abbassare la voce e non essere molesto con gli altri passeggeri. Il colombiano è stato arrestato.

“Non possiamo restare a guardare – prosegue Marano – mentre la nostra città sprofonda nel più totale degrado. I cittadini hanno il diritto di camminare per strada senza sentire che è a rischio la loro incolumità. Non possiamo abbassare la guardia rispetto a fenomeni odiosi di criminalità che hanno bisogno di una risposta decisa, a cominciare da un serio piano di investimenti nella sicurezza”. “Per non parlare – conclude – del danno di immagine che ne deriva. Turisti accolti da rifiuti, scippatori e posteggiatori abusivi: Catania oggi si presenta nella versione peggiore di sé stessa”.

C’è da registrare la presa di posizione anche del deputato nazionale della Lega Anastasio Carrà: “Il taser si è dimostrato un ottimo deterrente, permettendo di arrestare immediatamente un colombiano che a Catania ha accoltellato un passeggero a bordo di un bus, colpevole di avergli chiesto di abbassare la voce e non essere molesto con le altre persone sul mezzo pubblico.

Fermo restando che non possiamo più tollerare il dilagare di episodi simili compiuti da chi arriva nel nostro Paese senza avere un briciolo di rispetto della legge e dell’ordine pubblico, è evidente che il taser sia uno strumento indispensabile che tutte le forze di polizia dovrebbero avere in dotazione per svolgere in sicurezza il proprio lavoro a tutela dei cittadini.

È il modo migliore per dimostrare sostegno e gratitudine a chi ogni giorno opera sui nostri territori con grande professionalità per garantire la nostra sicurezza e quella delle nostre famiglie” ha concluso così il deputato nazionale Anastasio Carrà.

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