Un incontro semplice ma carico di significato quello di stamattina avvenuto in Questura, a Catania, , dove il Prefetto Maria Carmela Librizzi è stata accolta dal questore Giuseppe Bellassai e dai dirigenti della Polizia di Stato, pochi giorni, oramai, dalla conclusione del suo mandato. Nessuna cerimonia solenne, solo strette di mano sincere e parole che pesano più di qualsiasi discorso ufficiale. Il questore ha ricordato quanto la collaborazione con il Prefetto non sia stata solo un dovere istituzionale, ma un vero e proprio esempio di come rigore e umanità possano camminare insieme.
In tempi in cui le emergenze si susseguono e le sfide per la sicurezza pubblica si moltiplicano, avere al fianco una figura capace di equilibrio e fermezza ha fatto la differenza. «Un punto di riferimento», così l’ha definita il questore, richiamando anche i trascorsi comuni in altre sedi di servizio.

Il saluto di oggi segue un altro gesto simbolico avvenuto qualche settimana fa, quando, durante le celebrazioni per l’anniversario della Polizia di Stato, il Prefetto era già stata omaggiata con un dono da parte degli agenti: un piccolo segno per esprimere una grande gratitudine.
Ora, mentre si chiude questo capitolo istituzionale, resta l’eredità di un lavoro spesso lontano dai riflettori, ma vicino alle esigenze della città e di chi ogni giorno veste una divisa per proteggerla. Catania volta pagina, ma non dimentica chi ha saputo guidare con discrezione e determinazione nei momenti più complessi.