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Cronaca

Paternò, arrestato 41enne, carabinieri gli trovano cocaina in casa

All’interno dell’abitazione sono stati recuperati due sacchetti contenenti rispettivamente 14,20 e 5,80 grammi di droga, oltre a cinque ulteriori dosi confezionate in involucri di alluminio del peso variabile tra 0,26 e 0,52 grammi ciascuna

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I carabinieri della compagnia di Paternò, insieme ai colleghi della stazione di Belpasso e con il supporto del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato un  41enne, residente in città, già noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di un significativo quantitativo di cocaina destinata allo spaccio.

Le indagini hanno permesso, attraverso mirati servizi di osservazione, di accertare l’esistenza di un traffico stupefacenti di in un’area residenziale di Paternò. È proprio sulla base delle risultanze emerse dalle indagini  che i militari hanno dato esecuzione a una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, situata in via Circonvallazione.

Grazie al fiuto del cane antidroga all’interno dell’abitazione sono stati recuperati due sacchetti contenenti rispettivamente 14,20 e 5,80 grammi di cocaina, oltre a cinque ulteriori dosi confezionate in involucri di alluminio del peso variabile tra 0,26 e 0,52 grammi ciascuna. Complessivamente, la sostanza stupefacente è stata successivamente analizzata dal LASS e quantificata in oltre 12 grammi di cocaina pura che, immessa sul mercato, avrebbe fruttato più di 3 mila euro.

Durante la perquisizione gli investigatori hanno anche ritrovato una somma contante pari a 50 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio che, insieme alla droga e al materiale utile al confezionamento delle dosi, è stata sequestrata. Il 41enne è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto disponendo la sottoposizione all’obbligo di firma.

 

Cronaca

Paternò, strisce blu, danneggiato un parchimetro il servizio non è ancora attivo

Ignoti hanno vandalizzato la colonnina posta in Via Bellini all’altezza del civico 8

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Il servizio degli stalli a pagamento dovrebbe partire entro la prima decade di maggio, come ha affermato, nelle scorse settimane l’assessore alla viabilità del comune di Paternò Luigi Gulisano.  Tuttavia si sono registrati i primi atti vandalici ai danni di uno dei 58 parchimetri presenti nel territorio cittadino a “servizio” dei 1078 stalli collocati in diverse zone della città.

Ignoti hanno vandalizzato il parchimetro posto in Via Bellini all’altezza del civico 8. Lo sportellino posto in basso della colonnina, dove è collocata la “cassa” contenente le monete (ripetiamo servizio ancora non attivo e quindi parchimetri ancora non operativi) è “sparito”, mentre il “vano” dove imbucare le monetine per il rilascio del biglietto della sosta è stato “otturato” con un chewing-gum. Insomma non nasce nei buoni auspici il nuovo servizio delle strisce blu. “Si resta senza parole- ha detto un esterrefatto assessore Gulisano- Non c’è rispetto. Questa è mancanza di senso civico”.

 

Andando con ordine i 1078 stalli sono stati collocati:

–           Largo Assisi: n.16;

–           • Via Santa Lucia: n. 19

–           • Via Carrara: n. 11

–           • Piazzale Dei Diritti Umani (spazio antistante Ospedale civico): n. 57

–           • Via E. Bellia; n. 142

–           • P.zza Caduti di Nassirya: n. 60

–           • Via G.B. Nicolosi: n. 95

–           • P.zza San Francesco di Paola; n.41

–           • Via San Francesco di Paola: n. 11

–           • P.zza Umberto: n.5

* Piazza Santa Barbara: n.11

–           • Via Monastero: n. 10 •

–           P.zza Indipendenza: n. 15

–           • Via Roma: n. 34

–           • P.zza Vittorio Veneto: n.41

–           • Via Vittorio Emanuele, tratto compreso tra P.zza Indipendenza e via Stazione: n.159

–           • Via Stazione: n. 16

–           • Via Strano, tratto compreso tra via Vitt. Emanuele e via Circumvallazione: n. 15

–           • Via Circumvallazione, tratto compreso tra vico Cracchiolo e P.zza Purgatorio: n.27

–           • Via Circumvallazione, tratto compreso tra via Strano e via Fallica: n. 38

–           • Via Circumvallazione, tratto compreso tra via Strano e via Virgillito: n. 22

–           • Via Circumvallazione, tratto compreso tra il civico n. 525 di via Circumvallazione e via    Vittorio Emanuele: n. 8

–           • Via Vasta, tratto compreso tra via Baratta e via Circumvallazione/ Bellini: n. 17

–           • Via Canonico Renna, tratto compreso tra via Vittorio Emanuele e via Baratta: n. 33

–           • Via Baratta, tratto compreso tra via Circumvallazione e via Vasta: n. 29

–           • Via Bellini, tratto compreso tra via Fallica e via L. Rizzo: n. 43

–           • C.so Sicilia, tratto compreso tra via Vittorio Emanuele e via Linosa: n. 21

–           • P.zza R. Livatino: n. 27

  • Spazio antistante la “Piscina Comunale”: n. 55.

 

Previste anche le aree libere di parcheggio o sosta delimitate da strisce di colore bianco ubicate in via E. Bellia, tratto compreso tra via Petrarca e via degli Studi nonché tratto compreso tra via Santa Lucia e via N. Sauro; nello spazio antistante l’Ospedale Civico; in via Garibaldi tronco est e tronco ovest; in via Baratta tratto compreso tra via Vasta e via Canonico Renna; in via Vasta; in via Virgillito; in via Petrarca; in P.zza San Francesco di Paola.

Stalli a pagamento che saranno attivi nei giorni feriali dalle ore 09:00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00, ad eccezione nei giorni festivi e domenica.

Tariffe giornaliere previste 0,40 euro (più Iva) per i primi trenta minuti di parcheggio/sosta; € 0,70 (sempre più Iva) per ogni ora di parcheggio/sosta; € 2,50 (più Iva) per mezza giornata di sosta dalle ore 9,00 alle ore 13,00 o dalle ore 16,00 alle ore 20,00; tariffe agevolate con abbonamento mensile intera giornata € 50,00 (più Iva). Abbonamento annuale intera giornata € 400,00 (più Iva).

 

 

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Cronaca

Catania, aggredita guardia giurata dentro pronto soccorso “Garibaldi Centro”

Condanne per l’aggressione e solidarietà al vigilantes arrivano dai sindacati di categoria e dal direttore generale dell’azienda ospedaliera

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Ennesima aggressione in uno ospedale del capoluogo etneo ai danni del personale in servizio nelle strutture sanitaria. Una guardia giurata della Mondialpol Security è stata aggredita presso il pronto soccorso del Garibaldi Centro, riportando la perforazione del timpano a seguito di un violento colpo ricevuto durante un tentativo di sedare una lite tra parenti all’interno della struttura ospedaliera. La Filcams Cgil e la Camera del Lavoro di Catania hanno espresso la massima solidarietà alla guardia giurata.  Il segretario generale della Filcams Cgil di Catania, Davide Foti, e il funzionario Giuseppe Grillo, denunciano la gravità dell’episodio di violenza che vede coinvolti lavoratori impegnati quotidianamente nella tutela della sicurezza all’interno dei nosocomi.

“Da troppo tempo — affermano Foti e Grillo — il settore della vigilanza privata, e più in generale gli operatori che garantiscono il funzionamento dei servizi ospedalieri, è ignorato dalle istituzioni. Si tratta di lavoratori che, nonostante la professionalità e il coraggio dimostrati ogni giorno, sono lasciati soli ad affrontare situazioni di estrema pericolosità”. Per il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, “le aggressioni si registrano oramai a ritmo giornaliero nella nostra città. Le istituzioni non possono girarsi dall’altra parte. È necessario trovare una risposta condivisa con i sindacati, affinché questi lavoratori non rischino danni gravi o persino irreparabili, mentre fanno il proprio dovere”.  Alla luce del degenerare di episodi di violenza nei presidi ospedalieri, la Filcams Cgil e la Cgil di Catania chiedono con forza l’apertura immediata di un tavolo di crisi, a partire dalla prefettura, coinvolgendo tutte le istituzioni competenti, affinché si individuino misure concrete per la tutela dei lavoratori e per il ripristino di condizioni di sicurezza nei nosocomi cittadini.

“La sicurezza di chi lavora per la salute pubblica è un diritto che non può più essere ignorato. -concludono i rappresentanti sindacali- È tempo che si adottino provvedimenti urgenti, prima che altri lavoratori paghino il prezzo della colpevole indifferenza”.

Anche l’Unione Generale del Lavoro di Catania e la Federazione UGL Salute Etnea hanno espresso una condanna per il grave episodio di violenza avvenuto al Pronto Soccorso del Garibaldi Centro. “Ancora una volta – dichiarano il Segretario Territoriale UGL di Catania, Giovanni Musumeci, e il Segretario Provinciale della Federazione UGL Salute Etnea, Carmelo Urzì-ci troviamo costretti a denunciare una cultura della violenza che sembra ormai dilagare nei Pronto Soccorso catanesi, rendendo invivibili ambienti che dovrebbero invece essere luoghi di cura, assistenza e protezione.

È assolutamente inaccettabile che chi ogni giorno si impegna a garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini sia esposto a tali gravi rischi. La nostra piena solidarietà – continuano Urzì e Musumeci va alla guardia giurata vittima dell’aggressione, a tutto il personale di sicurezza e sanitario che opera in condizioni sempre più difficili. Vogliamo anche ringraziare sinceramente la Prefettura e le Forze dell’Ordine per il grande lavoro che svolgono quotidianamente in un contesto così complesso, ma ribadiamo la necessità di rafforzare ulteriormente la presenza di presidi di sicurezza all’interno e all’esterno dei Pronto Soccorso.

Non possiamo assistere inermi a un’escalation di violenze che mette in pericolo la vita di lavoratori e pazienti. È urgente – concludono Musumeci e Urzì – mettere in campo misure più incisive per prevenire simili episodi, potenziando i controlli e garantendo un ambiente sicuro a chi cura e a chi è curato”.

Sull’increscioso episodio c’è da registrare la presa di posizione del direttore generale Giuseppe Giammanco, sull’aggressione avvenuta stamattina presso l’ospedale Garibaldi. “Si resta increduli di fronte all’ennesimo episodio di violenza in ospedale. Non possiamo che esprimere piena solidarietà al vigilante coinvolto, che – come tutti i suoi colleghi – ogni giorno lavora per garantire sicurezza e tranquillità agli utenti e al personale sanitario. Un’aggressione verso chi dedica il proprio impegno al servizio della collettività, spesso offrendo supporto diretto a chi ha più bisogno, è assolutamente incomprensibile e inaccettabile. Condanniamo fermamente ogni forma di violenza, che riteniamo intollerabile, e auguriamo una pronta guarigione alla persona ferita”.

Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Michele Musumeci, segretario generale della Fisascat Cisl etnea hanno evidenziato il fatto che il personale di servizio negli ospedali, tra cui le guardie giurate e il personale sanitario, è “esposto quotidianamente a rischi legati alla gestione di situazioni critiche e conflittuali.

La guardia giurata, mentre cercava di mantenere l’ordine in un ambiente ad alto stress, è stata colpita fisicamente, subendo danni che pongono in evidenza l’urgenza di intervenire per tutelare chi lavora in queste condizioni. Come Cisl di Catania, insieme alle federazioni di Fp, Cisl Medici e Fisascat, abbiamo più volte sottolineato l’urgenza di affrontare questo fenomeno con azioni concrete. È fondamentale promuovere il rispetto verso il personale del primo soccorso e adottare misure di sicurezza più severe nelle strutture sanitarie e di pubblico servizio. Un’aggressione non può essere considerata semplicemente un incidente sul lavoro.

Non basta celebrare giornate simboliche se poi i lavoratori continuano a subire violenze durante lo svolgimento dei loro compiti senza che vengano intraprese azioni concrete per invertire questa tendenza. Ogni violenza, ogni aggressione, ogni abuso nei confronti di un lavoratore – concludono Attanasio e Musumeci – deve essere condannato fermamente.

Chi compie questi atti deve essere ritenuto pienamente responsabile. La triste vicenda della guardia giurata aggredita, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, è un ulteriore campanello d’allarme. È urgente che le istituzioni, insieme alle aziende e alle organizzazioni sindacali, lavorino per garantire che la sicurezza e la salute dei lavoratori siano tutelate ogni giorno dell’anno, non solo in occasioni simboliche. Il diritto alla sicurezza sul lavoro non può essere messo in discussione”.

 

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