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Cronaca

Catania, contrasto abusivismo commerciale nel rione San Giovanni Galermo

Sono stati controllati due venditori ambulanti, uno di ortofrutta e di prodotti ittici, ispezionati anche un pescivendolo e un panificio. Sequestrati 700 chili di alimenti non tracciati, sanzioni per oltre 18 mila euro

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Nuova stretta della task force coordinata dalla Polizia di Stato contro il fenomeno dell’abusivismo commerciale in città, in particolare nel quartiere di San Giovanni Galermo. Sono stati controllati due venditori ambulanti, uno di ortofrutta in via San Giovanni Battista e uno di prodotti ittici in via Ustica, entrambi sanzionati dalla Polizia Locale sia per la mancanza delle autorizzazioni per la vendita di alimenti sia per l’occupazione abusiva di suolo pubblico.

Inoltre, entrambi sono stati sanzionati dal Corpo Forestale per l’assenza della documentazione utile ad attestare la tracciabilità dei prodotti in vendita. Ciò ha determinato il sequestro di 20 chili di pesce, distrutto sul posto, e di 272 chili di frutta e verdura, donate in beneficenza dopo i necessari accertamenti. Su via Galermo sono stati controllati un pescivendolo e un panificio. Il pescivendolo è stato sanzionato dalla Polizia Locale per il mancato rispetto delle prescrizioni imposte dalla licenza e dal Corpo Forestale per alcune irregolarità relative alla tracciabilità dei prodotti ittici con conseguente sequestro di 11 chili di pesce, distrutto sul posto. In totale, nei confronti dell’uomo sono state elevate sanzioni per un importo complessivo di 4116 euro.

Nel panificio, invece, sono state riscontrate diverse gravi criticità, come farine, lievito e pasta scaduti. Nonostante fossero scaduti, i prodotti sono stati trovati posti in vendita agli ignari consumatori, con un serio e concreto rischio per la loro salute. Complessivamente, sono stati sequestrati ben 400 chili di prodotti alimentari, immediatamente distrutti perché non idonei al consumo umano, e sono state elevate nei confronti dell’uomo sanzioni per un ammontare di 3500 euro.

Contestualmente ai controlli finalizzati a fronteggiare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, i poliziotti hanno pattugliato l’intero quartiere con posti di controllo fissi e dinamici che hanno permesso di identificare 110 persone, delle quali 30 già note alle forze di polizia, e di controllare 50 veicoli.

La Polizia Stradale e il Reparto Prevenzione Crimine, con il fondamentale supporto del settore “Viabilità” della Polizia Locale, hanno sanzionato 15 utenti della strada, elevando 6 sanzioni per parcheggio in divieto di sosta, 2 sanzioni per guida senza patente, 2 per mancanza della copertura assicurativa e 5 per mancanza del casco protettivo.

 

Cronaca

Catania, arrestato 44enne, adescava minore e deteneva materiale pedopornografico

Le indagini sono state avviate dopo le denunce di due coppie di genitori, residenti nel capoluogo etneo, le cui figlie, di 9 e 10 anni, erano state contattate su una chat da uno sconosciuto che era riuscito a coinvolgerle in argomenti di natura sessuale

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La Polizia Postale ha arrestato un  44enne della provincia di Viterbo, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, con l’accusa di adescamento di minorenni e per produzione e detenzione di materiale pedopornografico.

Le indagini del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale di Catania sono state avviate dopo le denunce di due coppie di genitori, residenti nel capoluogo etneo, le cui figlie, di 9 e 10 anni, erano state contattate su una chat da uno sconosciuto che era riuscito a coinvolgerle in argomenti di natura sessuale inviando loro foto, video dal contenuto sessualmente esplicito e istigandole a effettuare videochiamate e video e foto di natura sessuale. A sostegno del loro esposto i genitori hanno consegnato alla polizia postale gli smartphone delle bambine.

La Procura distrettuale di Catania ha emesso un decreto di perquisizione personale e informatica nei confronti dell’indagato. Su dispositivi in uso al 44enne la polizia postale ha trovato conferme al contenuto delle denunce.

Successivi accertamenti hanno fatto anche emergere che l’uomo aveva intrattenuto conversazioni in chat con almeno una decina di altri utenti verosimilmente minorenni e che deteneva materiale pedopornografico da lui prodotto.  Il giudice per le indagini preliminari di Catania, su richiesta della Procura distrettuale, ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita nel Viterbese in collaborazione con la polizia postale della città del Lazio. Sono in corso indagini per accertare eventuali altri minorenni vittime di adescamento.
 

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Cronaca

Catania, operazione contro i “Cursoti Milanesi”, ordinanza per 21 persone

Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, acquisto, detenzione e cessione illeciti di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi da sparo in concorso, aggravati del metodo mafioso.

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Operazione “Cerbero”  in corso. Oltre 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con il supporto dei Reparti specializzati dell’Arma – tra cui la Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, lo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, nonché i Nuclei Elicotteri e Cinofili – stanno dando esecuzione, già dalle prime ore della mattina, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 21 soggetti, ritenuti appartenenti al sodalizio mafioso dei “Cursoti Milanesi”,

Si tratta di un  storicamente radicato nel territorio catanese. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di “associazione di tipo mafioso”, “estorsione”, “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope”, “acquisto, detenzione e cessione illeciti di sostanze stupefacenti” e “detenzione e porto illegale di armi da sparo in concorso”, aggravati del metodo mafioso.

L’operazione è in corso, contemporaneamente, oltre che nel Capoluogo etneo, anche nelle province di Agrigento, Benevento, Cosenza, Enna, Lecce, Reggio Calabria, Salerno, Siracusa, Verbano-Cusio-Ossola e Voghera.

 

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