L’acqua per le campagne della piana di Catania c’è ma gran parte dei fondi agricoli per le quote 56 (in parte), 100, 102.50, 150, e i terreni serviti dal biviere di Lentini, non ne hanno visto ancora neanche una goccia.
A denunciare il tutto è il presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria il quale ha specificato che, nonostante la distribuzione irrigua sia cominciata ad inizio mese, seguendo i turni predisposti dal Consorzio di bonifica 9, a gran parte degli agricoltori l’acqua non è ancora arrivata, non perché non sia disponibile, semplicemente l’acqua immessa nel canale principale non riesce ad arrivare a destinazione.
Il problema è legato alla condotta di distribuzione che registra numerosissimi punti di rottura, con il risultato di disperdere l’acqua.
“Lo ribadiamo da anni, la condotta è fatiscente ed in queste condizioni nonostante l’acqua sia nel canale da inizio mese, gran parte degli agricoltori non riesce a riceverla – evidenzia il presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria -. Quotidianamente è una corsa contro il tempo. Gli operai del Consorzio riparano un guasto, ma subito se ne ripresenta un altro. Ad oggi, il 60% degli agricoltori della piana etnea, in particolare per i Comuni di Paternò, Belpasso, Motta Sant’Anastasia, Ramacca, Centuripe, Catenanuova e altri, tra le province di Catania ed Enna, non hanno ricevuto l’acqua. La situazione più grave è sicuramente per i fondi di quota 150, dove l’acqua arriva per sollevamento. Nonostante l’attivazione dei motori di contrada Tanazzi, non è stato possibile distribuire l’acqua ai fondi agricoli. Nessuno ha ricevuto l’acqua in queste zone”.
Se ad inizio mese la distribuzione sembrava funzionare, i guasti hanno impedito che gli agricoltori, con i fondi agricoli più lontani rispetto al canale principale, ricevessero l’acqua. Il presidente Arcoria è fortemente preoccupato per la situazione attuale ma anche per lo scenario che si prospetta.
“Siamo ben consapevoli degli importanti interventi posti in essere dalla Regione Siciliana per fronteggiare la crisi idrica in Sicilia – evidenzia ancora il presidente Arcoria -. È sotto gli occhi di tutti il lavoro che ha svolto, con importanti risultati, l’assessore regionale all’agricoltura, Salvatore Barbagallo. Grazie alla sua programmazione, molti lavori sono già stati portati a termine, altri sono ancora in atto.
Interventi importanti che non erano mai stati realizzati prima. Questo però non attenua il disastro per noi agricoltori se l’acqua non si riesce a portare fino ai fondi agricoli. È necessario investire con importanti risorse per rifare tutta la rete di distribuzione vecchia di circa 60 anni. A questo aggiungiamo che occorre rapidamente l’attesa riforma dei Consorzi di Bonifica. Gli agricoltori sono sconfortati”