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Paterno’, strada delle Tre Case quasi impraticabile

Cittadini stanchi e sfiduciati per i disagi causati dal dissesto stradale delle Tre Case. Il sindaco: a breve nuovo intervento

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Nessun intervento è ancora arrivato sul tratto di strada che collega il quartiere Scala Vecchia con la via Ruggero Leoncavallo in territorio di Belpasso. Buche enormi rendono difficile il transito veicolare, con danni alle auto e continui piccoli incidenti, d’altra parte questo piccolo prolungamento stradario è giornalmente percorso da un sostenuto traffico visto l’alto numero di residenti concentrati in quella zona di confine tra Paternò e Belpasso.

Le erbacce, poi, invadono parte della carreggiata: è di pochi giorni fa la notizia apparsa sulla nostra stessa testata di un vasto incendio divampato in quella porzione di territorio dove incuria, rifiuti ed erbacce fungono da facile miccia. Intanto i residenti, stanchi di continuare a fare i conti con una situazione che non accenna a cambiare, scattano foto che inviano alla nostra redazione.

La risposta arriva direttamente dal sindaco Naso che mostra di essere al corrente delle difficoltà che giornalmente i cittadini devono affrontare e riconosce che si tratta di un asse viario importante ma spiega che il problema nasce dal fatto che la strada non compare nel piano regolatore della città: essa fu originariamente ricavata da interventi degli stessi cittadini che in gran numero abitavano già nella zona. Gli interventi di manutenzione che l’Amministrazione di tanto in tanto ha potuto fare sono stati semplici interventi di rattoppo, perciò non duraturi né definitivi. “Sarà necessario – continua- attendere che quel tratto di strada venga inserito nel piano regolatore per poter effettuare interventi duraturi.”

Nel frattempo il sindaco riferisce che subito dopo l’approvazione di bilancio, che avverrà a breve, sarà avviato l’ennesimo lavoro di manutenzione ma sarà ancora un lavoro di rattoppo che perciò non potrà dare garanzie di lunga durata e che non prevederà marciapiedi.

 

 

 

 

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Belpasso: quasi 400mila euro dalla Regione. L’opposizione incalza: “Servono interventi, non rinvii”

Le precisazioni del sindaco Caputo: “Useremo queste risorse per la manutenzione delle strade. La buona politica deve anche agire nel rispetto delle procedure e dei tempi per una corretta programmazione”.

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Il Comune di Belpasso riceverà 395.032,88 euro dalla Regione Siciliana grazie al Fondo per gli investimenti dei Comuni 2025, già disponibili e vincolati a spese in conto capitale e dunque destinati a interventi strutturali. Le aree d’impiego previste includono, per citarne alcune, manutenzione straordinaria di scuole e immobili comunali, riqualificazione urbana, messa in sicurezza del territorio, ripristino delle strade, bonifica di micro-discariche, purché inserite formalmente nella programmazione triennale o annuale delle opere pubbliche del Comune.

A sollecitare l’Amministrazione comunale è il consigliere di opposizione Stefano Toscano, che dichiara:“La città attende interventi, non rinvii. Chiediamo all’Amministrazione di rendere subito pubblica la destinazione delle risorse e di includere interventi urgenti e visibili”. Tra le priorità segnalate, Toscano cita il plesso ex ITIS, oggi frequentato da bambini, che presenterebbe evidenti segni di incuria strutturale sul tetto, tra cui grondaie ostruite, tegole rotte e vegetazione spontanea alta oltre un metro.“Se l’intervento necessario è strutturale  – precisa – va inserito immediatamente negli atti ufficiali di programmazione”.

A questa sollecitazione ha risposto il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, che ha voluto fare alcune puntualizzazioni:

“È bene chiarire che queste somme non rappresentano un finanziamento straordinario per Belpasso. Si tratta di regolari trasferimenti regionali, destinati per loro natura a interventi strutturali. “Useremo queste risorse per la manutenzione delle strade”.

Caputo ha sottolineato che la definizione dettagliata dell’impiego dei fondi avverrà a breve, in sede di redazione del bilancio comunale. In quella sede, ogni consigliere comunale, inclusi quelli di opposizione, potrà partecipare attivamente alla pianificazione e proporre soluzioni.

“Apprezziamo sempre  – conclude il primo cittadino – il coinvolgimento della cittadinanza. Tuttavia la buona politica deve anche agire nel rispetto delle procedure e dei tempi per una corretta programmazione”.

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Catania, riqualificazione quartiere San Cristoforo, questa mattina incontro al comune

Alla riunione hanno preso parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il Commissario Straordinario di Governo, Fabio Ciciliano, il sindaco Enrico Trantino e l’intera Giunta Comunale. Obiettivo intervenire con progetti funzionali in un’area ad alta vulnerabilità sociale

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A Catania questa mattina a Palazzo degli Elefanti, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il Commissario Straordinario di Governo, Fabio Ciciliano, hanno incontrato il sindaco Enrico Trantino e l’intera Giunta Comunale di Catania per una riunione di aggiornamento dedicata al Piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale e ambientale, funzionali ai comuni o alle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale, previsto dal decreto-legge cosiddetto “Caivano” del 31 dicembre 2024, nel quale è incluso il quartiere di San Cristoforo.

“L’obiettivo è, partendo con questo intervento, di coinvolgere i ministri interessati ed è immaginabile che, ciascuno per la propria parte, ci saranno altri interventi, in pieno accordo e recependo le proposte del Comune e della Regione per ulteriori riqualificazioni. Stiamo soltanto al primo capitolo e poi contiamo di scriverne insieme molti altri”.

A dirlo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Occorre, ha sottolineato quest’ultimo, “creare alternative a piazze di spaccio con luoghi positivi dove lo sport, la cultura e la ricreazione costituiscono offerte che danno le Istituzioni rispetto alle capacità coattive delle organizzazioni criminali”.

“E’ una partita importante – ha osservato il sottosegretario – che si gioca a tutto campo e che presuppone la continuità del lavoro delle forze di polizia, ma che va oltre, declinando un intervento a tutto tondo per il quale il territorio, e soprattutto il concorso della popolazione è essenziale”. Perché, ha spiegato Mantovano, “è difficile ottenere il consenso soltanto con il contrasto, quello che le mafie spesso hanno a livello sociale con prodotti malsani e criminali”, e quindi, ha concluso, “va sostituito con un consenso che si basa sulla concretezza delle strutture e di chi le animerà, così come è avvenuto a Caivano con modelli positivi”.

 

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