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Cronaca

Bronte, depotenziamento ospedale, sindaco convoca riunione con i colleghi del territorio

“Abbiamo una settimana di tempo per presentare le osservazioni all’aggiornamento del piano della rete ospedaliera e per portare al tavolo regionale una proposta che tuteli le Comunità”- ha detto il sindaco Pino Firrarello- Un piano che umilia i territori di periferia”

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Non si arrende il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, all’idea che un intero territorio montano, che racchiude 10 Comuni del versante nord dell’Etna e meridionale dei Nebrodi, venga privato di un ospedale efficiente. Dopo aver evidenziato in maniera eloquente all’assessore Faraoni tutto il proprio dissenso nei confronti della nuova rete ospedaliera della Regione siciliana, il primo cittadino ha invitato i sindaci del territorio, le organizzazioni sindacali di categoria, le associazioni ed i comitati, a partecipare ad un vertice in programma domani alle ore 18 nel Collegio Capizzi.

“Abbiamo una settimana di tempo per presentare le osservazioni all’aggiornamento del piano della rete ospedaliera e per portare al tavolo regionale una proposta che tuteli le Comunità – ha detto il sindaco Firrarello- E sono tante le osservazioni da presentare ad un piano che ripeto umilia i territori di periferia.  Partiamo dal presupposto – continua – che questo territorio meriterebbe un ospedale di base con tutte le più importanti unità operative. Bene il nuovo piano non effettua neanche una equa distribuzione dei servizi in provincia e mette a rischio la capacità di intervento in casi di urgenza” Firrarello evidenzia che la riduzione dei posti letto di Medicina crea difficolta enormi nel ricoverare i pazienti; quest’ultimi provengono dalla provincia di Messina e da comuni come Adrano che in teoria dovrebbero essere serviti da altri presidi.

“L’assenza di una guardia attiva pediatrica non consente di intervenire nel caso in cui arrivassero piccoli pazienti con patologie acute gravi- ha continuato Firrarello- quali crisi convulsive, grave scompenso glicometabolico, insufficienza respiratoria ecc. La riduzione dell’attività e dei posti letto in chirurgia imporrà di trasferire tutti i pazienti presso altri presidi e non dimentichiamo che gli ospedali hub sono lontanissimi e che per i pazienti con patologie tempo dipendenti raggiungerli è rischioso”.  Per questo il sindaco ha invitato i colleghi dei Comuni di Randazzo, Maletto, Cesarò, San Teodoro, Maniace, Santa Domenica Vittoria, Floresta, Castiglione di Sicilia, Moio Alcantara e Roccella Valdemone. “In un contesto in cui la salute e la sicurezza dei cittadini devono essere priorità assolute – afferma l’assessore alla salute del Comune di Bronte, Angelica Prestianni – la mobilitazione dei sindaci e la difesa dei servizi sanitari di base rappresentano un passo importante per contrastare le decisioni che rischiano di impoverire le risorse di questo territorio. La speranza è che questa mobilitazione porti a una revisione più equa e sostenibile della nuova rete ospedaliera regionale”.

Sulla tematica nuovo piano sanitario regionale c’è da registrare l’intervento di Cisl, Fp Cisl e Cisl Medici Catania: “In una visione complessiva della sanità territoriale e regionale, la nuova rete ospedaliera della Sicilia deve essere complementare e integrata con una riforma della medicina territoriale, così come definito dalla Missione 6 del PNRR e dal Decreto Ministeriale n. 77/2022. Definire e potenziare in via preliminare i servizi di prossimità, garantire la presa in carico dei bisogni di salute della popolazione sono priorità non eludibili. L’integrazione dei servizi sul territorio con le strutture dedicate alle  acuzie e alle lungodegenze, è requisito al fine di costruire un sistema sanitario in grado di rispondere, con efficienza e appropriatezza alle esigenze dei territori”.

È quanto affermano Maurizio Attanasio, Danilo Sottile e Carmelo Puglisi, segretari generali provinciali rispettivamente di Cisl, Cisl Fp e Cisl Medici, in occasione di quanto emerso dalla presentazione ai sindaci del territorio catanese del piano dell’Assessorato regionale alla Salute per il riordino delle strutture sanitarie nell’Isola, sia pubbliche che private.

“Da quanto al momento ci è dato sapere visto che stiamo aspettando il confronto – continuano Attanasio, Sottile e Puglisi – in alcuni ospedali è previsto il taglio dei posti di lunga degenza che non si comprende come verranno assorbiti nell’ambito degli ospedali di comunità, pensati proprio per gestire ricoveri a bassa intensità e garantire continuità clinico-assistenziale. Di questi, peraltro, non sappiamo ancora né quanti né quali saranno e, soprattutto, nulla si conosce circa il personale che dovrà garantire la funzionalità delle nuove strutture”.

Cronaca

Catania, controlli per una movida sicura in centro e zona scogliera

Sono stati realizzati presidi in piazza Bellini, via Sangiuliano, via Coppola, via Teatro Massimo, via San Gaetano alla Grotta, via S. Filomena, via Gemmellaro, piazza Università, piazza Stesicoro, via Etnea, ma anche in piazza Europa, piazza Nettuno, via del Rotolo

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Come ogni fine settimana, anche questo weekend è stato caratterizzato da un articolato servizio di controllo interforze, predisposto con ordinanza del Questore di Catania per garantire il sereno svolgimento della movida nel centro storico e, in particolare, nelle zone maggiormente frequentate da cittadini e turisti, nei pressi di locali ed attività di ritrovo.

Sono stati realizzati presidi e posti controllo non solo nel centro storico cittadino, con particolare attenzione a piazza Bellini, via Sangiuliano, via Coppola, via Teatro Massimo, via San Gaetano alla Grotta, via S. Filomena, via Gemmellaro, piazza Università, piazza Stesicoro, via Etnea, ma anche nella zona del lungomare, precisamente in piazza Europa, piazza Nettuno, via del Rotolo e scogliera, in considerazione del maggior afflusso di persone nella stagione estiva.

Complessivamente, nel corso dell’attività, sono state identificate dalle pattuglie poste a disposizione della sala operativa della Questura 256 persone, di cui 74 con precedenti penali, e sono stati controllati 142 veicoli, tra auto e moto.

Le pattuglie appiedate hanno presidiato le aree pedonali del centro al fine di evitare l’accesso di mezzi a due ruote, garantendo la sicurezza dei pedoni e dei clienti delle attività commerciali, e hanno effettuato diversi controlli di gruppetti di giovani anche con la finalità di prevenire e contrastare il fenomeno dell’uso di droghe e dell’abuso di sostanze alcoliche.

In merito ai controlli stradali, sono state rilevate 12 infrazioni al Codice della Strada, 4 delle quali per assenza della copertura assicurativa, 2 per mancanza della revisione periodica, 2 per guida senza patente e le rimanenti 4 per guida di ciclomotori senza il casco protettivo. Di conseguenza, i relativi mezzi sono stati sottoposti alle sanzioni accessorie del sequestro e/o del fermo amministrativo.

Il dispositivo interforze coordinato dalla Polizia di Stato ha effettuato controlli amministrativi di alcune attività commerciali. In particolare un minimarket in via San Gaetano alla Grotta, sanzionato per la mancata esposizione dei prezzi, un ingrosso di bigiotteria, sempre nella medesima via, un minimarket in via Sangiuliano, anch’esso sanzionato per aver venduto alcolici in bottiglie di vetro oltre l’orario consentito.

Particolare attenzione è stata rivolta, come sempre, al fenomeno dei parcheggiatori abusivi non solo nella zona del centro storico, ma anche in quella del lungomare ove con l’inizio della stagione estiva si registra un maggiore afflusso di persone anche nelle ore serali. In totale, sono stati sanzionati sei uomini, cinque catanesi e uno originario di Augusta. Nei loro confronti si è proceduto a contestare la relativa sanzione amministrativa con sequestro delle somme illecitamente guadagnate, per un ammontare di circa 116 euro.

Nei confronti di 2 di loro è scattata anche la denuncia per l’inosservanza del Dacur, il provvedimento con il quale il Questore di Catania ha loro vietato di stazionare proprio nei posti in cui sono stati fermati e ove solitamente esercitano l’attività di parcheggiatore abusivo. Fondamentali in alcuni casi sono state al riguardo le segnalazioni dei cittadini pervenute alla Sala Operativa della Questura etnea attraverso l’app “YouPol” che hanno così consentito l’immediato intervento della Polizia di Stato.

 

Analoghi controlli sono stati svolti dall’Arma dei Carabinieri, che ha impiegato equipaggi della Compagnia di Piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Catania. È stato messo in campo un dispositivo composto da pattuglie dinamiche, militari a piedi e Carabinieri con etilometro e drug-test, impegnati in posti di controllo lungo le vie a maggiore affluenza.

Tali controlli sono stati effettuati nell’area del centro storico e, in particolare, in Piazza Federico di Svevia, Piazza Currò, Largo Rosolino Pilo e zone limitrofe, dove i militari dell’Arma sono stati impegnati in un’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa, tra cui lo smercio e la diffusione di droga tra i giovani e i reati predatori, nonché alla guida in stato di alterazione e a quelle condotte irrispettose del decoro urbano, come la sosta selvaggia nei pressi dei siti storici o in quelli di maggiore aggregazione.

In totale, sono state identificate 89 persone e controllati 35 veicoli, di cui 12 sono stati sottoposti a sequestro/fermo amministrativo.

Per quanto riguarda la verifica del rispetto delle regole del Codice della Strada sono state effettuate 22 contestazioni, per un importo complessivo di circa € 19.000, con la decurtazione di 75 punti patente.

L’azione di contrasto, oltre ai divieti di sosta e sosta sulle strisce pedonali, ha prevalentemente colpito quei comportamenti irresponsabili di guida, che maggiormente possono mettere a repentaglio l’incolumità degli utenti della strada, come la guida con il cellulare e senza casco, il transito con semaforo rosso, o il mancato uso delle cinture e dei sistemi di ritenzione per bambini.

In particolare, un 25enne catanese è stato deferito in stato di libertà per la recidiva nella guida senza patente nel biennio. Inoltre, a 2 catanesi, oltre alle previste sanzioni pecuniarie, sono state sospese le patenti, in quanto sorpresi alla guida delle loro autovetture mentre stavano utilizzando il cellulare.

Tra le varie sanzioni, anche 1 mancata revisione periodica e 6 mancate coperture assicurative, con altrettanti sequestri dei mezzi. A ciò, si sommano: 2 contravvenzioni per guida senza aver mai conseguito la prescritta patente, 1 per guida con patente scaduta e 1 per circolazione con veicolo già sequestrato e che verrà, quindi, definitivamente confiscato. Infine, 3 giovani centauri catanesi sono stati sanzionati per il mancato utilizzo del casco protettivo.

Riguardo ai servizi di prevenzione del fenomeno della guida sotto l’effetto di alcool e stupefacenti, è stata organizzata una serie di posti di controllo nel centro storico da parte di diverse pattuglie del Nucleo Radiomobile. All’esito delle verifiche con l’etilometro, che hanno interessato 21 conducenti, di cui 4 nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 22 anni, 5 in quella tra i 23 e 27 anni, 6 in quella tra i 28 e i 32 anni e il resto oltre i 32 anni, un 30enne della provincia di Messina è stato sorpreso con un tasso alcolemico pari a 0,52 mg/l e, per tale motivo, oltre alla sanzione amministrativa, gli è stata sospesa la patente per 3 mesi con la decurtazione di 10 punti sulla patente.

A margine, durante i controlli per la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, un guidatore è stato sottoposto ai previsti controlli sanitari per l’accertamento del proprio stato psico-fisico, poiché sospettato di essere alla guida sotto l’effetto di droga. Allo stesso è stata ritirata la patente in attesa dell’esito delle analisi tossicologiche.

Nel complesso, tali attività hanno quindi garantito, attraverso la capillare presenza delle pattuglie dell’Arma, il sereno svolgimento della movida notturna da parte dei turisti e cittadini, tra cui molti giovani e minorenni, che in numerosi affollano il centro storico di Catania, impedendo, tra l’altro, il parcheggio indiscriminato dei veicoli, soprattutto scooter o minicar, o la guida pericolosa di motocicli e auto.

In merito all’attività antidroga, sono state effettuate nella zona di Ognina perquisizioni da parte delle pattuglie del Nucleo Radiomobile, finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti, armi od oggetti atti a offendere.

Nella circostanza, i Carabinieri hanno proceduto a segnalare quali assuntori di sostanze stupefacenti ai competenti U.T.G. 3 soggetti (un 42enne di Catania, nonché un 25enne e un 22enne della provincia messinese), poiché trovati in possesso, il primo, di 1,26 grammi di marijuana, il secondo, di 2 grammi di cocaina e, il terzo, di 3 grammi di hashish.

 

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Cronaca

Caltagirone, Suv forza posto di blocco e tenta di investire militari, inseguimento con sparatoria

La Procura di Caltagirone, diretta da Rosanna Casabona, coordina le indagini e sta valutando se indagare l’uomo per tentato omicidio

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Mattinata infuocata quella di oggi a Caltagirone dove un uomo alla guida di un Suv, che sarebbe stato rubato, ha forzato un posto di blocco dei carabinieri provando a travolgere i militari dell’Arma che gli avevano imposto l’alt.

Nell’inseguimento che ne è seguito, con tamponamento tra i due mezzi, un carabiniere avrebbe esploso dei colpi di pistola alle ruote del fuoristrada per fermarlo.

Il Suv si è schiantato contro un muro e il conducente è riuscito a fuggire a piedi. Nella zona sono in corso le ricerche del fuggitivo, che sarebbe stato identificato perché ha precedenti penali. La Procura di Caltagirone, diretta da Rosanna Casabona, coordina le indagini e sta valutando se indagare l’uomo per tentato omicidio.

 

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