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Cronaca

S.M. di Licodia, rapina in villetta, indagini a 360 gradi dei carabinieri di Paternò

Il commando avrebbe dapprima svaligiato la casa di contrada Luppino,  per poi svuotare anche la casa di residenza

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Indagini in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Paternò impegnati a dare un nome e un volto ai banditi che nella notte tra sabato e domenica hanno terrorizzato una coppia per rapinarla all’interno della propria casa. Sulla vicenda gli investigatori mantengono il massimo riserbo.Si tratta di una coppia di impiegati statali (lui 50enne lei di 45 anni) “aggrediti” all’interno della loro villetta sita in contrada Luppino di Santa Maria di Licodia.

La coppia è stata sentita per ore dai carabinieri con l’obiettivo di avere elemento utili alle indagini. Coloro che hanno agito sembra che non fossero degli “sprovveduti”: hanno dato prova di agire con cognizione di casa.

La banda di rapinatori, composta da 5 soggetti (sembra che non fossero stranieri) ha agito col volto travisato e armati di pistola, facendo irruzione all’interno dell’abitazione.

Da una prima ricostruzione sembra che i banditi, prima di agire, abbiano atteso che in casa vi fosse solo la coppia. In precedenza dentro la villetta c’era stata una festa.  Andati via gli ospiti il commando è entrato in azione.  I malviventi, prima di entrare dentro casa, avrebbero messo fuori uso sistema d’allarme compreso di video sorveglianza.

La coppia sarebbe stata bloccata dai banditi: quest’ultimi avrebbero aggredito il cinquantenne, probabilmente con quale oggetto contundente, nonché  distrutto i telefoni cellulari della coppia. Il commando avrebbe dapprima svaligiato la casa di contrada Luppino,  per poi svuotare anche la casa di residenza. Avrebbero costretto la donna, sequestrandola, a condurli nell’abitazione per aprire la cassaforte, mentre uno degli uomini armati sarebbe rimasto a sorvegliare la villetta con l’altra vittima fino al termine dell’operazione.

Anche nella casa di residenza sarebbe stato reso non operativo il sistema di video sorveglianza. Banditi che hanno portato via denaro, preziosi e armi legalmente detenute. Ancora da quantificare il valore del bottino.  A lanciare l’allarme alle forze dell’ordine la stessa coppia vittima della rapina. Sul posto oltre ai carabinieri anche personale medico del 118 che ha provveduto a sottoporre alle cure del caso il 50enne aggredito.

Cronaca

Sicilia, 83 roghi in un solo giorno e 27 ancora attivi

Le province più colpite sono Catania, Caltanissetta e Agrigento. La maggior parte degli interventi ha riguardato incendi di vegetazione

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Giornata ad alta criticità per la Sicilia sul fronte incendi. Sono 83 i roghi registrati oggi, 14 luglio 2025, in tutto il territorio regionale. Di questi, 27 risultano ancora attivi, con Catania tra le province più colpite: 22 incendi totali, di cui 10 ancora in corso. Seguono Caltanissetta con 19 episodi (6 attivi) e Agrigento con 12 incendi (4 ancora in fase di spegnimento). Fiamme anche nei territori di Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. La maggior parte degli interventi (ben 57) ha riguardato incendi di vegetazione, mentre 5 sono stati classificati come incendi boschivi e 21 come episodi di altra natura.

Fin dalle prime ore del mattino, sono al lavoro le squadre operative del Corpo Forestale della Regione Siciliana, coordinate dalla Sala operativa regionale, in sinergia con i Vigili del fuoco. A supporto delle operazioni anche le strutture della Protezione civile e numerose associazioni di volontariato, attive nelle aree colpite per fornire assistenza logistica e supporto operativo. Nei casi più complessi si è reso necessario l’impiego di mezzi aerei: quattro Canadair e gli elicotteri regionali sono intervenuti in cinque situazioni critiche. Tra queste, un incendio boschivo a Mazzarino (Caltanissetta) e incendi urbani a Belpasso e Castiglione di Sicilia (Catania), Buccheri (Siracusa) e Itala (Messina), dove le fiamme hanno minacciato anche le aree abitate. Particolarmente delicata la situazione a Mazara del Vallo, in località Tre Fontane, dove un incendio si è sviluppato in prossimità di abitazioni: i Vigili del fuoco hanno richiesto il supporto delle organizzazioni di volontariato, coordinate dalla Protezione civile regionale.

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Cronaca

Catania-Messina, mattinata da incubo sulla tangenziale: lunghe code e un furgoncino andato a fuoco

Traffico congestionato anche a causa di un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale

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Lunedì nero per la viabilità catanese dal momento che la tangenziale in direzione Messina si è trasformata in un lungo serpentone di auto bloccate, in una mattinata che ha messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. A paralizzare il traffico, una sequenza di eventi critici che hanno colpito contemporaneamente la stessa area. Tra le cause, certamente, un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale, in particolare nella corsia riservata al Telepass. Il restringimento della carreggiata ha costretto i veicoli a rallentare drasticamente, generando in breve tempo chilometri di coda a partire dallo svincolo di San Giorgio. A peggiorare la situazione, poco dopo i caselli, un furgoncino, per cause ancora in via di accertamento, ha preso fuoco, obbligando le squadre di soccorso a intervenire con urgenza. L’incendio ha comportato la chiusura parziale della carreggiata, rendendo ancora più difficoltoso il deflusso del traffico già congestionato.

Inoltre, un violento rogo è divampato nelle campagne adiacenti l’autostrada, sollevando colonne di fumo visibili a chilometri di distanza e creando ulteriore allarme tra i viaggiatori. Il risultato: oltre sette chilometri di coda e una situazione ancora lontana dalla normalità. Si raccomanda di evitare la zona e valutare percorsi alternativi, in attesa che le condizioni permettano una regolare ripresa della circolazione.

AGGIORNAMENTO ORE 20.10 

E’ sul lunedì nero della viabilità catanese c’è da registrare, nella serata di oggi , una nota dell’avvocato Filippo  Nasca, Presidente del Consorzio per le Autostrade Siciliane: “In relazione alle lunghe code di automezzi provocate stamattina da lavori urgenti di asfaltatura di parte della carreggiata in prossimità dei caselli terminali di Catania- si legge nella nota- il Presidente del Consorzio ha richiesto un rapporto dettagliato alla struttura di gestione di Autostrade Siciliane. Inoltre ha invitato la direzione del Consorzio ad avvicendare il direttore dei lavori ed a riprogrammare le operazioni residuali, che in futuro dovranno svolgersi in notturna. Autostrade siciliane si scusa con gli automobilisti per i disagi, dovuti comunque a lavorazioni necessarie per il miglioramento dei livelli di sicurezza delle tratte in concessione”.

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