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Catania, al via il Patto per San Cristoforo

75 i soggetti mobilitati per un progetto di sviluppo e democrazia che fa della “partecipazione” l’idea chiave

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È stato presentato questa mattina, nel Salone dei Vescovi dell’Arcidiocesi di Catania, il documento “Assieme, per San Cristoforo. Democrazia è partecipazione”, un patto collettivo per il rilancio del quartiere San Cristoforo, uno dei più complessi e fragili della città. A promuoverlo è il Cantiere per Catania, rete che riunisce associazioni, scuole, parrocchie, sindacati e realtà del terzo settore. Già 75 soggetti hanno aderito all’iniziativa, nonostante il documento sia ancora in fase di sottoscrizione.

All’incontro ha preso parte l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, che ha sottolineato la necessità di “progettualità a lungo termine“, mettendo al centro due concetti chiave: continuità e sussidiarietà. “Serve uno sforzo che vada oltre le risorse pubbliche – ha affermato – coinvolgendo pienamente il volontariato e il terzo settore”.

Il documento, nato a seguito del cosiddetto decreto Caivano, stanzia risorse per rigenerare territori in difficoltà e riportare le istituzioni pubbliche, la scuola e la società civile al centro delle comunità. L’iniziativa, dunque, si propone come base per la nascita del Patto Educativo di Comunità e delinea una strategia per affrontare le criticità sociali del quartiere, in particolare la povertà educativa, la disoccupazione femminile e l’assenza di percorsi formativi. Si punta a realizzare servizi come tempo pieno nelle scuole, laboratori di formazione professionale, promozione dell’imprenditoria giovanile e l’apertura di un istituto superiore nel quartiere.

Abbiamo lavorato per mesi insieme alle realtà territoriali – ha dichiarato il sociologo ed esponente del Cantiere per Catania: Carlo Colloca – partendo da un’analisi approfondita che ha evidenziato la fragilità del quartiere, soprattutto per quanto riguarda donne e giovani stranieri“.

Critico l’approccio finora adottato dall’amministrazione comunale per l’impiego dei 20 milioni stanziati dal decreto Caivano: secondo i promotori,  il 78% delle risorse sarebbe stato destinato ad opere infrastrutturali, lasciando ai servizi sociali poco meno di 1,5 milioni di euro, perciò, continua  –abbiamo deciso di spingerci oltre anche rispetto alle progettualità che il Commissario straordinario e il Governo nazionale intenderanno portare avanti nel quartiere”.

Durante l’incontro sono intervenuti anche il dirigente scolastico Mauro Mangano, la prof.ssa Agata Pappalardo, responsabile diocesana contro la dispersione scolastica, e il dott. Carmelo Coco, ribadendo l’importanza della democrazia partecipata come metodo per costruire risposte concrete e condivise.

Il patto rimane aperto all’adesione di nuovi soggetti, scrivendo a: cantierepercatania@gmail.com.

 

Cronaca

Catania, controlli nella fascia costiera con le moto d’acqua della Polizia di Stato

Il pattugliamento delle coste è stato realizzato su tutto il litorale, dalla Playa alla Scogliera, fino a Capomulini, con turni mattutini e pomeridiani. Sanzionati diportisti e un assistente ai bagnanti

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L’intera fascia costiera, dalla Scogliera a Capomulini, passando per la Playa, è costantemente sotto la lente d’osservanza dei poliziotti della Questura di Catania. Il pattugliamento mira a prevenire e a sensibilizzare cittadini e turisti sulle condizioni di sicurezza da rispettare in acqua per contrastare eventuali comportamenti illeciti, soprattutto nelle zone in cui è alta la presenza delle imbarcazioni.

L’intervento è stato voluto, anche quest’anno, dal questore Giuseppe Bellassai in modo da garantire il rispetto delle norme e della serenità dei cittadini e turisti che, ormai da settimana, stanno affollando le spiagge catanesi.

Le “volanti del mare” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, nella scorsa settimana, hanno controllato, tutti i giorni, dalle 8 alle 20, gli oltre 30 chilometri di litorale catanese, senza trascurare le verifiche negli stabilimenti balneari per verificare l’osservanza delle regole sulla sicurezza dei bagnanti nonché sulla qualità dei prodotti alimentari posti in vendita e sulle posizioni di lavoro dei dipendenti delle strutture e delle agenzie d’animazione, pulizia e ristorazione che operano nei lidi.

Negli ultimi giorni, come comunicato dalla Questura, le moto d’acqua hanno identificato oltre 100 persone a bordo di imbarcazione da diporto e sono state controllate 65 persone in due stabilimenti balneari. Non soltanto repressione, ma anche sensibilizzazione sulle condotte da seguire a bordo di un’imbarcazione e sugli accorgimenti nelle fasi dell’ormeggio, della navigazione e sulla distanza minima dalla riva per assicurare l’incolumità degli stessi diportisti e dei bagnanti. In un lido, è stato sanzionato un bagnino dal momento che il pattino, in genere utilizzato in caso di soccorso in acqua, è stato trovato legato con una catena, con un oggetto impedimento per il pronto utilizzo in caso di emergenza.

Tra le infrazioni sono state contestate la navigazione sotto costa, condotta che espone a serissimi pericoli la vita dei bagnanti e degli apneisti dediti alla pesca sportiva, la navigazione vietata con moto d’acqua e l’eccesso di velocità all’interno di Area Marina Protetta, la navigazione pericolosa sotto costa. È stato sanzionato anche un diportista per aver diffuso musica ad alto volume sempre in Area Marina Protetta.

Ovviamente, le moto d’acqua della Polizia rappresentano anche un’attrazione per le persone in acqua e, soprattutto, per i bambini, come avvenuto questa mattina per i bambini dell’Oratorio San Filippo Neri di Catania che hanno avuto modo di interagire direttamente con i poliziotti.

 

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Cronaca

Paternò, scontro fra due auto in via Libertà: 4 feriti

Sul posto i Vigili Urbani di Paternò. Le condizioni dei feriti pare non siano gravi

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Un incidente si è verificato nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 17, all’incrocio tra via Libertà e lo svincolo per la Strada Statale 284, all’altezza del ponte che collega l’accesso alla superstrada. A scontrarsi, per cause ancora in corso di accertamento, sono stati una Renault Kadjar e una Nissan Qashqai.

Nell’impatto sono rimaste ferite quattro persone, tutte trasportate negli ospedali della zona. Fortunatamente, le loro condizioni non sarebbero gravi.

Sul posto è intervenuta la polizia locale per effettuare i rilievi del caso e regolare la viabilità. Il traffico ha subito rallentamenti per circa un’ora, con disagi alla circolazione nella zona interessata.

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