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Cronaca

Omicidio Pedalino, il Pm Aliotta chiede l’ergastolo per il prof. Giulio Arena

Prossima udienza il 24 ottobre, quando in aula a prendere la parola sarà il difensore di Arena, l’avvocato Giovanni Avila.

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Ergastolo con 12 mesi di isolamento. E’ la richiesta avanzata nel corso della requisitoria dal Pubblico ministero Fabrizio Aliotta, nel processo, in corso al Tribunale di Catania, per la morte del giardiniere, Natale Pedalino, ucciso a Paternò, il 19 dicembre del 2015, in contrada Cotoniera, alla periferia della città.

Secondo l’accusa pochi dubbi sul fatto che ad uccidere il 66enne, Natale Pedalino, sia stato l’unico imputato, il docente di musica del conservatorio di Palermo, Giulio Arena, anche lui paternese.

Nel corso della sua requisitoria il magistrato ha elencato i diversi elementi che costituiscono il castello accusatorio. Partendo dall’appuntamento che quel pomeriggio, Arena e Pedalino hanno avuto, per discutere della spartizione di 10 litri di olio d’oliva, ottenuti dalla spremitura di olive, prelevate da un fondo agricolo di proprietà del padre dell’imputato. A testimoniarlo la ripresa delle telecamere di sorveglianza di una tabaccheria che vedono l’auto di Arena, un Subaru Forester, transitare due volte. Secondo l’accusa la prima volta mentre con Pedalino va verso contrada Cotoniera, la seconda quando si è allontanato dal luogo dell’omicidio e si dirige in un negozio di animali, a Belpasso. Per l’accusa solo per costruirsi un alibi. Il legale della famiglia della vittima, Pilar Castiglia ritiene congruente la ricostruzione dell’accusa; non dello stesso avviso l’avvocato Giovanni Avila, difensore di Giulio Arena.

L’avvocato Avila sostiene l’assoluta innocenza di Arena. Una posizione che presenterà in aula, il prossimo 24 ottobre, giorno della prossima udienza. Diversi gli elementi presi in esame; si comincia con i tempi. Troppo poco, secondo l’accusa, il tempo che Arena avrebbe avuto a disposizione per uccidere Pedalino e poi, andare via. A questo si aggiunge l’assenza di macchie di sangue nell’auto di Arena e nei suoi vestiti. In realtà una traccia di sangue di Pedalino, seppur microscopica, è stata ritrovata dai carabinieri della Compagnia di Paternò, si trovava nel freno a mano della Subaru. Ma il giardiniere potrebbe averla lasciata, come evidenzia l’avvocato Avila, quando salì in macchina per discutere con Arena, come il docente di musica sostiene.

La macchia di sangue, ritrovata nell’auto di Arena

E poi l’assenza di macchie di sangue indosso ad Arena. Per l’avvocato Avila impossibile non sporcarsi dopo aver infierito con tanta violenza sulla vittima. Per l’accusa, però, il sangue di Pedalino sarebbe stato assorbito dai tanti indumenti che l’uomo indossava. Non chiare se le coltellate inferte siano state 55, come evidenziato in Tribunale, o 75, come sostiene la difesa. Il corpo, le mani di Pedalino, utilizzate in segno di difesa, erano talmente martoriate che non è facile stabilirlo.

Il docente è anche accusato di avere tentato di uccidere, il 4 agosto del 2014, con quattro colpi di arma da fuoco, due ambulanti per una lite sull’acquisto di due angurie.

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Cronaca

Maletto, incidente stradale sulla SS 284, scontro tra diversi mezzi, feriti

Sul posto carabinieri della locale compagnia e personale medico del 118

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Un incidente stradale si è registrato nel pomeriggio di oggi sulla SS 284 nel tratto di strada compreso tra Maletto e Randazzo. Un sinistro su cui sono a lavoro i carabinieri della compagnia di Randazzo.

Per cause in corso di accertamento diversi mezzi, tra cui una moto, si sono scontrati in modo piuttosto violento. Scattato l’allarme sul posto si dirette diverse ambulanze del 118 provenienti dalle postazioni dei comuni vicini al luogo dell’incidente.

Si contano, da quanto si apprende dalle forze dell’ordine, almeno quattro feriti le cui condizioni non sarebbero gravi. Feriti trasportati nei nosocomi della zona.

Il traffico sulla SS 284 ha subito pesanti rallentamenti in quanto la statale è stato chiusa al transito per ore fino a quando non sono state ripristinate le necessarie condizioni si sicurezza.

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Cronaca

SP 57, al via il rilancio: concluso il tavolo tecnico alla Città Metropolitana di Catania

L’incontro è stato convocato su richiesta del Consigliere Metropolitano Anzalone. Soddisfatto il consigliere paternese Russo che segue la questione dal mese di marzo

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Tavolo tecnico, stamani, presso la sede della Città Metropolitana di Catania  dedicato alle criticità della SP 57, importante arteria di collegamento tra Paternò e Ragalna. L’incontro è stato convocato su richiesta del Consigliere Metropolitano Ninni Anzalone, capogruppo di Forza Italia, a seguito di precedenti incontri e sollecitazioni da parte del consigliere comunale paternese Michele Russo che, sulla questione, insiste da parecchi mesi, consapevole dell’importanza della strada provinciale per la mobilità locale.L’obiettivo, affrontare in modo concreto i disagi che da tempo interessano questa arteria stradale.

Presenti al tavolo, oltre al consigliere Anzalone ed il consigliere Russo,  i funzionari della Città Metropolitana, l’assessore comunale di Paternò Luigi Gulisano, un delegato dei residenti e il presidente del Consorzio Pietra Lavica.

Negli ultimi giorni sono già partiti importanti interventi di scerbamento e bonifica, realizzati grazie alla sinergia tra la Città Metropolitana e il consigliere Anzalone. Si tratta di un primo passo tangibile per restituire dignità a un’arteria spesso trascurata, ma strategica per il territorio.

“Seguo personalmente la questione sin dallo scorso mese di marzo – ha dichiarato il consigliere Russo – durante l’incontro, abbiamo posto l’attenzione, insieme all’assessore Gulisano, sull’ordinanza che attualmente vieta il transito veicolare in salita da Paternò verso Ragalna. Una misura che ha causato un incremento significativo del traffico su via Mongibello. Per questo motivo, una volta conclusi i lavori di pulizia, è previsto un sopralluogo sulla SP 57 per valutare la possibilità di modificare l’ordinanza, consentendo la riapertura al transito per auto e mezzi leggeri nel tratto in salita.

Un altro fronte su cui si interverrà è il contrasto all’abbandono dei rifiuti: saranno a breve installate foto-trappole per scoraggiare comportamenti incivili e tutelare l’ambiente.

In parallelo – ha aggiunto Russo – grazie al lavoro condiviso con i consiglieri metropolitani di Forza Italia, la Città Metropolitana e l’assessore Gulisano, si sta pianificando l’installazione dell’illuminazione pubblica lungo la SP 57, per migliorare sicurezza e fruibilità dell’arteria. Passo dopo passo, stiamo lavorando per restituire piena dignità a questa strada. E non ci fermeremo qui. Un sentito ringraziamento a tutti gli attori intervenuti oggi, per l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti di una problematica tanto sentita quanto urgente.

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