Dalla laguna di Venezia alle acque di Gallipoli, il Gidro d’Italia in Idrovolante 2025 si conferma non solo un evento dedicato al volo, ma anche un viaggio nella storia dell’aviazione italiana, con Sicilia e Calabria al centro di un racconto affascinante e spesso dimenticato.
Partito il 5 settembre da Venezia, il raid aeronautico in idrovolante ha toccato diverse località italiane, con un’importante tappa il 13 e 14 settembre al Lago di Bracciano, ospite del MUSAM (Museo Storico dell’Aeronautica Militare). Qui si è svolto un omaggio a due pionieri del volo: Vincent Raschellà, calabrese di Caulonia che si librò in aria 14 anni prima dei fratelli Wright con il suo velivolo “Falco”, e Giuseppe Mario Bellanca, ingegnere aeronautico di Sciacca che fondò negli USA la Bellanca Aircraft Corporation.
Il volto di Raschellà campeggia oggi sugli idrovolanti in gara, in un simbolico tributo promosso dallo storico aeronautico Fabrizio Egizi, autore del progetto “Storia dell’aviazione in Sicilia”, realizzato in collaborazione con numerose associazioni siciliane e calabresi.
Egizi, nel corso degli ultimi anni, ha riscoperto e documentato decine di idroscali storici siciliani oggi in disuso – da Marsala-Stagnone a Siracusa, da Augusta a Trapani – trasformando il suo lavoro in un potente strumento culturale e di sviluppo territoriale, in linea con la Legge Regionale siciliana del 2018 sulla valorizzazione delle infrastrutture aeronautiche.
Numerose le presentazioni dell’opera: da Trapani a Pantelleria, da Catania a Malta, fino a Reggio Calabria. Nel 2024 il progetto ha ricevuto anche il Premio CIVITAS Europa per l’eccellenza editoriale. Importanti anche i riconoscimenti dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica, che ha coinvolto Egizi in vari progetti, tra cui la tutela della Stele di Almaza al Cairo.
Durante l’evento di Bracciano è stata inoltre raccontata la storia di Gaetano Ciancitto, montatore-pilota di Paternò, protagonista di episodi cruciali durante la Seconda guerra mondiale. Rifugiatosi presso i monaci dell’Abbazia di Praglia dopo l’armistizio del ’43, fu testimone diretto dell’occultamento dei cavalli bronzei della Basilica di San Marco, nascosti per salvarli dai nazisti.
Per il futuro, Egizi punta a portare il Gidro d’Italia anche in Calabria, con tappe previste a Caulonia Marina e Roccella Ionica, e a Augusta, dove è già stata individuata una struttura per l’ammaraggio degli idrovolanti.
L’evento ha ricevuto l’entusiastico plauso dell’Aeronautica Militare e di Donna Paola Balbo, nuora di Italo Balbo e presidente dell’Associazione Trasvolatori Atlantici, che ha sottolineato l’importanza di trasmettere ai giovani la passione per il volo e la memoria storica.
Un percorso, quello del Giro d’Italia 2025, che intreccia aviazione, ricerca storica, impegno culturale e valorizzazione del territorio. Un vero e proprio volo nel tempo, per non dimenticare.