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Cronaca

Biancavilla, salme scambiate nella camera mortuaria dell’ospedale

Una volta nell’abitazione i familiari, aperta la bara, si sono accorti che il morto non era il loro congiunto. L’altra salma era rimasta in ospedale e non vi erano parenti dell’altro morto che potessero accorgersi dello scambio.

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Le salme di due uomini morti nell’ospedale Maria Santissima Addolorata a Biancavilla sono state scambiate al momento della consegna ai familiari. A riportare la notizia dapprima l’emittente “Video Star” e dal quotidiano “La Sicilia”. Meno di 48 ore addietro due uomini della stessa età, deceduti entrambi in ospedale, si trovavano uno accanto all’altro nella sala mortuaria dell’ospedale in attesa di essere restituiti ai familiari. L’ospedale, che non ha responsabilità nell’accaduto, ha concesso il nulla osta per potere portare a casa uno dei due deceduti.

La salma è stata preparata dall’agenzia di pompe funebri e la bara è stata portata a casa. Una volta nell’abitazione i familiari, aperta la bara, si sono accorti che il morto non era il loro congiunto. L’altra salma era rimasta in ospedale e non vi erano parenti dell’altro morto che potessero accorgersi dello scambio. I familiari dell’uomo deceduto rimasto in obitorio hanno avvertito le pompe funebri e hanno rimandato in ospedale la salma. Quindi dopo la verifica dell’errore e dell’identità dei due morti, sono stati tolti i vestiti a una delle due salme e sono stati messi all’altra che è stata poi portata nell’abitazione.

In merito alle notizie diffuse riguardanti uno scambio di salme presso l’Ospedale di Biancavilla c0è da registrare una nota dell’ASP di Catania, attraverso la quale precisa che le “salme sono state regolarmente riconsegnate ai familiari e agli aventi diritto, nel pieno rispetto delle procedure previste e delle normative vigenti. Sono stati scrupolosamente applicati tutti i protocolli, documentando puntualmente ogni fase dell’iter. Eventuali disguidi o problematiche emerse successivamente alla riconsegna non possono pertanto essere attribuiti all’Ospedale, che ribadisce di non avere alcuna responsabilità in merito all’accaduto. La Direzione Medica del Presidio ha comunque fornito un contributo operativo rilevante, collaborando attivamente all’individuazione e alla ricostruzione dell’accaduto e mettendo a disposizione ogni elemento utile alle verifiche”.

 

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