Contrastare il mancato utilizzo del casco protettivo in sella a moto e scooter. È stato questo l’obiettivo della vasta attività di controllo coordinata dalla Polizia di Stato nel quartiere San Cristoforo. Ad eseguire i controlli sono stati i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, coadiuvati da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” e dagli agenti della Polizia Locale. Al pattugliamento a piedi, tra le viuzze del quartiere, hanno preso parte anche i poliziotti della squadra cinofili che hanno passato al setaccio le zone già note per precedenti episodi di spaccio di droga.
Nei posti di controllo fissi, istituiti in diversi punti strategici, i poliziotti hanno fermato e controllato diversi conducenti di mezzi a due ruote, sorpresi a guidare senza indossare il necessario casco protettivo. Qualcuno ha tentato di giustificare il proprio comportamento con lo scopo di sfuggire alle sanzioni previste dalla normativa vigente. In particolare, c’è chi ha raccontato ai poliziotti di avere avuto un’emergenza e, per la fretta, di aver dimenticato il casco a casa, chi di aver guidato soltanto per pochi minuti e di stare rincasando. Motivazioni che, ovviamente, non costituiscono alcuna plausibile giustificazione. Pertanto, si è provveduto al fermo amministrativo degli scooter. A tutti i conducenti sanzionati è stata ricordata la funzione vitale che deriva dall’utilizzo del casco protettivo, a cominciare proprio dalla loro incolumità fisica in caso di incidente.
Durante le verifiche, i poliziotti hanno intimato l’alt anche ad alcuni automobilisti che sono stati sanzionati per guida senza copertura assicurativa con conseguente sequestro amministrativo del veicolo, per l’omessa revisione periodica con la sospensione dalla circolazione del mezzo, per guida senza patente e per la mancanza di documento di circolazione al seguito.
Inoltre, in via Della Concordia, gli agenti del settore “annona” della Polizia Locale hanno sanzionato un venditore ambulante che aveva occupato il suolo pubblico per vendere frutta sprovvisto di autorizzazione amministrativa e dei requisiti alimentari professionali. Per questo motivo, l’ambulante è stato sanzionato per 3.576 euro e si è provveduto a sequestrare i prodotti in vendita, 100 chili di mandarini e 80 chili arance.
Complessivamente, sono state identificate 156 persone ed elevate 25 sanzioni al Codice della Strada.