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Cultura

CineCult24, “Sicilia Express”: Ficarra e Picone portano su Netflix l’Italia delle contraddizioni

Ironia pungente e malinconia si intrecciano nella nuova serie Netflix che racconta l’eterna questione meridionale

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Con il Natale alle porte, arriva anche una nuova serie TV firmata Ficarra e Picone: “Sicilia Express”. Una miniserie Netflix da cinque episodi della durata di mezz’ora circa ciascuno, che vede come protagonisti e registi i due attori siciliani, insieme ad un cast eccezionale quale Katia Follesa, Angelo Pisani, Enrico Bertolino, Gioele Dix, Barbara Tabita, Max Tortora, Giorgio Tirabassi, Jerry Calà e tanti altri.

Una serie che appare subito leggera, simpatica, divertente ma anche pungente contro l’atavico divario nord-sud. La storia segue le vicende di due amici siciliani che, spinti dalla necessità di trovare lavoro, si trasferiscono al Nord Italia, unendosi alla schiera di pendolari e fuori sede che ogni giorno attraversano il Paese. Tra aerei in ritardo, appartamenti condivisi e nostalgia di casa, i protagonisti si trovano invischiati in una serie di equivoci e situazioni tragicomiche che mettono in luce le contraddizioni dell’Italia contemporanea.

La Sicilia occupa un posto di primo piano nella narrazione, dalla bellezze dei suoi paesaggi e dei suoi sapori ai problemi che la caratterizzano ormai da troppo tempo: intrallazzi, rivalità tra Nord e Sud, malasanità, differenze sociali ed economiche.  L’atmosfera natalizia si respira, è vero, ma fa solo da contorno alle vicissitudini dei due protagonisti, offrendo un contrasto stridente tra la retorica delle feste e la dura realtà quotidiana.

Ficarra e Picone, comunque, nemmeno in questa occasione deludono.  L’ironia fa da padrona al racconto, ma larga parte è affidata all’amarezza e alla disillusione che accompagnano la narrazione. La loro capacità di far ridere e riflettere insieme resta intatta, alternando gag brillanti a momenti di autentica malinconia.

Come ogni racconto di Natale che si rispetti, il finale è lieto, con il calore della famiglia, delle persone care e amate, la felicità dello stare insieme che prevalgono sui fallimenti e sulle difficoltà. Eppure, sullo sfondo, risuona assordante il motto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “Tutto cambia perché nulla cambi”. Una riflessione amara che lascia lo spettatore sospeso tra l’ottimismo natalizio e il cinismo della realtà italiana.

Serie TV consigliata. Voto Finale 7

Recensione a cura di “LA”

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