Il Presidente della Regione Renato Schifani, attraverso un video messaggio, ha rivolto un augurio a tutti per il nuovo anno che sta per arrivare, rivolgendosi in particolare ai giovani e alle famiglie siciliane in difficoltà. “Alla fine di quest’anno voglio rivolgermi alle famiglie, ai giovani in cerca di futuro, agli anziani che hanno costruito questa terra. A chi è preoccupato per il lavoro, per le bollette, per arrivare a fine mese. A chi, nonostante l’impegno, vive nell’incertezza. La Sicilia è cresciuta in questi anni, ma sappiamo che non tutti ne hanno beneficiato. È da questa consapevolezza che nascono le nostre scelte”.
Il video messaggio di auguri per il nuovo anno che il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha rivolto alla popolazione è stato anche l’occasione per un bilancio del lavoro svolto e per un piano programmatico per il prossimo futuro. “Il lavoro resta la priorità. Con l’ultima legge di Stabilità – dice il presidente nel suo discorso – abbiamo introdotto misure concrete: incentivi per le imprese che assumono, per creare nuovi posti di lavoro, e sostegno al lavoro a distanza, per trattenere e riportare in Sicilia competenze e professionalità, offrendo opportunità senza costringere a partire. Nel prossimo anno potremo contare su oltre due miliardi di euro aggiuntivi, frutto di politiche economiche serie e responsabili. Risorse che saranno destinate allo sviluppo, agli investimenti, ai servizi e, soprattutto, a nuova occupazione stabile e di qualità, che dia prospettive ai giovani e sicurezza alle famiglie”.
Ma in questa fine d’anno c’è anche spazio per un invito ad un confronto pubblico più sereno: “Avverto anche il dovere di richiamare tutti a un dibattito pubblico più sereno – sottolinea Schifani -. Troppe parole dividono e avvelenano il confronto. La Sicilia ha bisogno di dialogo, anche fermo, ma sempre rispettoso. Chi ha responsabilità pubbliche deve dare l’esempio. Il mio augurio è che il nuovo anno porti speranza, fiducia e opportunità. La Sicilia ha la forza per farcela, insieme”.