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Belpasso, per la “Giornata della Memoria” coinvolti i bambini delle scuole e le famiglie

Per il sindaco Daniele Motta è necessario partire «dalle nuove generazioni per avere persone che agiscano secondo coscienza»

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Anche il comune di Belpasso ha ricordato la “Giornata della Memoria”, coinvolgendo  i baby amministratori delle scuole della città con delle specifiche iniziative.  Infatti per il ciclo del Cineforum della  scuola “Nino Martoglio” di Belpasso, è stato proiettato il Film “La vita è Bella” di Roberto Benigni. Il film di Benigni racconta la storia di un padre deportato in un campo di concentramento insieme al figlio e, in questo senso, il cinema si è rivelato un  efficace supporto per i docenti per affrontare temi delicati come l’olocausto.

«La giornata della Memoria- ha detto il sindaco di Belpasso  Daniele Motta- tocca profondamente il mio cuore come persona, prima che  come amministratore. Lo scorso Ottobre ho visitato personalmente Auschwitz e quel luogo lascia  ancora il segno di una ferita nell’umanità, che non può risanarsi se non nella memoria per evitare che fatti del genere accadano ancora.  Oggi, occorre partire dalla sensibilizzazione delle nuove generazioni per creare delle comunità di persone che agiscano secondo coscienza, nel rispetto della tutela della vita umana e dei diritti inalienabili  di ogni cittadino».

Da qui il coinvolgimento dei “baby amministratori” delle scuole della città e delle loro famiglie: obiettivo ricordare tutte le vittime della Shoah e si inserisce a pieno titolo come attività didattica nell’ambito del progetto “Baby Giunte” che ha coinvolto l’Amministrazione belpassese e gli istituti cittadini: il circolo Didattico “Madre Teresa di Calcutta”, la Scuola Secondaria di Primo Grado “Nino Martoglio” di Belpasso; l’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” di Piano Tavola. «Insieme con il sindaco Motta- ha aggiunto l’assessore Graziella Manitta- abbiamo voluto ricordare la Shoah per sollecitare le nuove generazioni a riflettere su temi  importanti come  leggi razziali, le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti».

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Biancavilla, un video contro la violenza sulle donne

Realizzato dal Comune in collaborazione con gli studenti delle scuole

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Un video realizzato in collaborazione con le scuole, un corteo per onorare la memoria delle donne vittime della violenza – “La ‘nostra’ Valentina Salamone è nei cuori di tutti i biancavillesi” sottolinea il sindaco – e una targa nella sala antistante l’aula consiliare con una frase dello scrittore Goethe: Chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza.
A Biancavilla sono queste le iniziative organizzate dall’assessore alle Pari opportunità, vice sindaco Martina Salvà, per celebrare la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’. Una folta rappresentanza di tutte le scuole cittadine, assieme ai volontari delle associazioni, stamattina si è recata in corteo davanti alla scultura permanente, due scarpe rosse intagliate nella pietra, che in piazza Sant’Orsola ricorda le donne vittime di violenza. Ai piedi della stele sono stati deposti mazzi di fiori e tanti messaggi dei ragazzi. A seguire, la scopertura di una targa che esalta la bellezza con l’immagine della Venere di Botticelli.

“In un video realizzato con i ragazzi delle scuole – osserva l’assessore Salvà – abbiamo condensato il messaggio di non violenza finalizzato a lasciare le donne libere di realizzare la propria personalità. Davanti a un maxischermo, nell’area del Convento dei frati francescani, oggi proietteremo ininterrottamente il video, affinché tutti i cittadini possano vederlo. Il video si può vedere anche nella pagina social del Comune”.

“L’opera di sensibilizzazione nei confronti delle nuove generazioni – spiega il sindaco Antonio Bonanno – deve essere incessante. Tutti noi guardiamo con interesse ai giovani”.
Nell’aula consiliare, il baby sindaco Antonio ha letto una poesia, dedicata alla donna, densa di significato. Le dirigenti delle scuole ‘Bruno’ e Ipsia Efesto ‘I.I.S. Francesco Redi’ hanno esaltato il valore dell’educazione che nelle scuole viene prima dell’istruzione perché i giovani studenti sono il futuro della società.

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Cultura

Paternò, XIII Edizione del Premio S. Caterina

Arte, cultura e rinascita

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A Paternò, il 25 novembre si è rinnovato un appuntamento che unisce tradizione, cultura e riflessione: il Premio Santa Caterina d’Alessandria. Istituito dall’associazione Città Viva, nella sua tredicesima edizione, coincide ogni anno con la Giornata contro la violenza di genere.

Nel cuore della Paternò antica, la storica chiesa di Santa Caterina ha accolto l’evento, risplendendo di nuova luce. Un tempo destinata al declino, questa gemma architettonica è stata restaurata con amore e dedizione dai confrati e dal governatore Gaetano Campisano, trasformandosi in un santuario di arte e conoscenza. Quest’anno, il prestigioso traguardo del 450° anniversario della confraternita è stato segnato da un momento simbolico: l’accensione del nuovo e maestoso lampadario centrale, un gesto che ha illuminato non solo lo spazio fisico, ma anche lo spirito della comunità.

La serata, sapientemente condotta da Grazia Scavo, è stata un viaggio tra emozioni e sorprese. Il tema, “I percorsi dell’Arte”, affrontato dallo storico Alfio Nicotra, ha offerto una riflessione profonda sulla figura dell’artista donna, troppo spesso vittima di pregiudizi e ostacoli in un mondo dominato dagli uomini. L’intervento ha trovato un’eco potente nelle opere di Carmen Arena, i cui colori vibranti e le rappresentazioni dinamiche del mare hanno evocato sentimenti di forza e libertà.

A toccare il cuore del pubblico è stato anche il giovane talento siciliano Alfio Russo. Appena rientrato dal Festival in Danimarca, dopo il successo a Tu Sì Que Vales, Russo ha incantato i presenti con la magia del suo sax, eseguendo “Grande Amore” in un crescendo di emozioni che ha culminato in una standing ovation. La sua musica ha portato un messaggio di pace e speranza, lasciando il pubblico senza fiato.

Il momento più atteso della serata è stato la consegna del Premio Santa Caterina d’Alessandria alla sovrintendente Rosalba Panvini, figura di straordinario spessore professionale e umano. Con oltre trent’anni di carriera nell’amministrazione regionale e alla guida di importanti soprintendenze siciliane, Panvini è stata premiata non solo per le sue competenze, ma anche per la sua innata umanità e bellezza interiore. Durante il discorso, ha dedicato il premio alle sue figlie, commuovendo profondamente i presenti. L’opera d’arte consegnatale, creata dal maestro Barbaro Messina, è stata il simbolo di questo meritato riconoscimento.

Un ulteriore momento di grande intensità è stato il premio alla memoria dedicato a Nino Tomasello, figura indimenticabile per la comunità paternese. Descritto come “maestro e padre della banca della memoria”, Tomasello ha vissuto con curiosità e passione, costruendo un ponte tra passato e futuro per preservare l’identità culturale della città. A ricevere il premio è stato il figlio Stefano, circondato da amici e collaboratori che hanno ricordato l’eredità spirituale e culturale lasciata da questo straordinario uomo.

Il Premio Santa Caterina d’Alessandria non è solo un evento, ma un faro che illumina il valore della memoria, dell’arte e della comunità, ispirando Paternò a guardare al futuro con speranza e orgoglio.

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