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Cultura

“Le mani di mio padre”, arriva il nuovo singolo del rapper paternese Dinastia

Per il cantante e cantautore pronto anche il nuovo tour che lo porterà fuori dall’Italia. Prima data il 7 marzo a Bruxelles.

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Da qualche giorno è in uscita “Le mani di mio padre”, il nuovo singolo del rapper paternese Dinastia. Maurizio Musumeci racconta nel brano la sua generazione, costretta a vivere, soprattutto al sud, in bilico tra le aspettative e la realtà, qualche volta amara, dove accade che i sogni si infrangano invece di realizzarsi.

Insieme a Maurizio, ad accompagnarlo alla chitarra l’inseparabile amico Antonio Mirenda, con cui ha creato il duo “Dinastia e gli ultimi” e con Giacomo Molino (fonico e arrangiatore).

«Le mani di mio padre – dichiara Dinastia – è un brano che racconta la mia generazione, cresciuta a pane e precarietà, con l’ansia perenne di dover raggiungere obiettivi, adempiere alle scadenze, convenire agli appuntamenti con la vita. È una riflessione sui giorni che viviamo, in cui è difficile fare programmi. Ma non possiamo rinunciare a vivere! In questo brano c’è un pezzo di me, una parte intima che ho deciso di donare a ciascuno di voi. Sicuro di riporla in buone mani.»

Una crescita costante quella di Dinastia che l’ha portato più volte alla ribalta nazionale.

Il primo successo che l’ha consacrato al grande pubblico è arrivato nel 2012, con il concorso Sanremo Social, dove ha portato il singolo “Tanto l’Italia è così”. Una produzione indipendente, in collaborazione con il M° Fio Zanotti.

Tra gli altri successi, nel 2015 è toccato a “Parole in circolo”, canzone scritta insieme a Marco Mengoni. Nello stesso anno arriva “The Voice of Italy”, entrando nel gruppo del rapper l-Ax, con Dinastia che, conclusa l’esperienza con il talent, ha conservato il rapporto di amicizia con J-Ax tanto da aprire alcune date del suo tour “Il bello d’esser brutti tour”.

Nel 2016, per il 33enne, arriva un altro successo con il brano “Chi gliel’ha fatto fare”, con il quale ha vinto il premio “Musica contro le mafie” e i suoi versi hanno ispirato un giovane imprenditore a denunciare il pizzo. Il 10 giugno ha poi, pubblicato “Claudia”. La canzone è arrivata prima in classifica ed è stato tra i pezzi degli emergenti di Sanremo 2016 più passati dalle radio.

In primavera Dinastia ricomincerà a girare con la sua musica, portando in tour le nuove canzoni.

Il prossimo 7 marzo suonerà a Bruxelles, per la prima volta fuori dall’Italia.

“Le mani di mio padre” è stato registrato al Check Line Studio di Belpasso.

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Cultura

Paternò, 15 Maggio: una festa da celebrare. Musica e memoria per lo Statuto Siciliano

A ricordarlo è stata, con la consueta passione, l’associazione “Città Viva”, guidata dalla presidente Grazia Scavo, che da quasi trent’anni “anima la vita culturale di Paternò con iniziative attente alla storia e all’anima della Sicilia”.

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Anche la città di Paternò ha ricordato il 15 maggio: una data che risuona nella memoria siciliana come simbolo di autonomia e identità, grazie alla promulgazione dello Statuto Speciale avvenuta nel 1946 per volontà del re Umberto II. In città l’anniversario dello Statuto Speciale è stato celebrato con forza e sentimento nella cornice suggestiva della chiesa di San Francesco alla Collina.

A ricordarlo è stata, con la consueta passione, l’associazione “Città Viva”, guidata dalla presidente Grazia Scavo, che da quasi trent’anni “anima la vita culturale di Paternò con iniziative attente alla storia e all’anima della Sicilia”.

A fare da filo conduttore tra la storia e la musica, Angela Rita Pistorio e Carmen Toscano amiche di vecchia data. Quest’ultima ha sottolineato il possibile legame tra la Sicilia e le origini del jazz, tracciando un ponte ideale tra Palermo e New Orleans, un filo “sottile ma tenace” che intreccia culture, suoni e migrazioni. Presente, all’evento, anche il sindaco di Paternò Nino Naso.

L’evento si è rivelato un’occasione preziosa non solo per celebrare il 79° anniversario dell’autonomia siciliana, ma per riflettere sul significato profondo dell’appartenenza e delle radici ma in un modo unico. A rendere ancora più speciale la serata è stata la presenza del Remember Jazz Trio, che ha riportato sulla storica collina di Paternò l’eco di un passato vibrante, quando la città era pioniera di festival musicali estivi come Roccanormanna, capace di ospitare persino Romano Mussolini.

Non è mancato un omaggio al cantautore Vincenzo Spampinato, autore dell’inno regionale “Madreterra”, che ha partecipato simbolicamente con un contributo video per impegni professionali. Durante la serata, una pergamena di riconoscimento è stata consegnata al produttore Pino Parisi per il suo impegno nel promuovere l’immagine della Sicilia nel mondo.

Un brindisi finale, accompagnato dai vini offerti dai coniugi Santangelo/Nicotra, ha suggellato “l’atmosfera calorosa e partecipata dell’evento, sostenuto come sempre dal lavoro autofinanziato delle socie di “Città Viva”. Una serata che ha dimostrato, ancora una volta, come la memoria storica e la cultura condivisa siano strumenti potenti per guardare al futuro senza dimenticare chi siamo”.

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Cultura

Paternò, gemellaggio tra la città paternese e Brionne, comune della Normandia

“Questo legame suggella un importante ponte tra la Sicilia e la Normandia, basato su una storia normanna condivisa” dicono dal comune

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Paternò e la Normandia sempre più vicino.  È stato ufficialmente siglato, nelle scorse ore, all’interno di Palazzo Alessi, il gemellaggio tra le città di Paternò e Brionne, una piccola cittadina di circa 4500 abitanti che si trova proprio In Francia. “Questo legame suggella un importante ponte tra la Sicilia e la Normandia, basato su una storia normanna condivisa” dicono dal comune di Paternò.

L’incontro ha visto la partecipazione della delegazione ufficiale di Brionne, rappresentata dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura e al Patrimonio, Janine Lerouvillois, e dal Segretario Comunale, Aurélie Lefebvre. Ad accogliere la delegazione sono stati il sindaco Nino Naso, l’assessore alla cultura e al turismo Giovambattista Caruso, gli assessori Giuseppe Torrisi e Antonello Longo, la Presidente della Pro Loco Salvina Sambataro, il cerimoniere Franco Tartareso e i ragazzi del Servizio Civile.

Nel corso della cerimonia il sindaco Naso ha specificato che questo “gemellaggio non è solo un atto formale, ma un simbolo della volontà di costruire un futuro basato su radici comuni e valori condivisi. Attraverso la cultura, il dialogo e il turismo, possiamo rafforzare i legami tra le nostre comunità e offrire nuove opportunità di crescita per entrambe le città.”

Il Vicesindaco di Brionne, Janine Lerouvillois, entusiasta si è detta “onorata ad essere qui per celebrare questo legame storico. Le nostre città condividono una ricchezza culturale e storica unica, e questo gemellaggio rappresenta un’occasione per approfondire la conoscenza reciproca e costruire una collaborazione duratura”.

“Grazie a questo gemellaggio, Paternò, Brionne e Catania si impegnano a lavorare insieme, unendo le proprie risorse e competenze per valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico che le accomuna. Nel corso della visita, è stato dedicato ampio spazio alla scoperta dei monumenti simbolo di Paternò: dalla suggestiva cappella del Santissimo Crocifisso, alla panoramica collina che  domina la città, passando per gli straordinari quadri di Sofonisba Anguissola, autentiche gemme d’arte che raccontano la storia e l’anima del territorio.

A seguire, la visita si sposterà verso i maestosi castelli di Motta e Adrano, custodi di leggende, battaglie e memorie che ancora oggi parlano ai visitatori con tutta la forza della loro imponenza. Non mancherà poi una tappa a Catania, città ricca di storia millenaria e di un patrimonio culturale unico, che completa questo itinerario denso di emozioni e significati. Un percorso che non solo rinsalda il legame tra Paternò, Brionne e  Catania, ma che celebra la bellezza, la storia e la cultura come ponti di un’amicizia destinata a durare nel tempo”.

 

Alla fine dal comune paternese hanno evidenziato che “grazie a questo gemellaggio, Paternò e Brionne si impegnano a lavorare insieme, unendo le proprie risorse e competenze per valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico che le accomuna”.

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