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Rifugio Timparossa, ripulito da due giovani

All’interno del bivacco, in area protetta sull’Etna, erano stati abbandonati diversi chili di immondizia.

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Il rispetto della natura contro l’inciviltà; il degrado e l’ignoranza contro la tutela ambientale e la valorizzazione dei beni naturalisti. Questa volta gli zozzoni hanno avuto la peggio, sconfitti da un’azione lodevole, portata a termine da due giovani catanesi. Si tratta di Gaetano Casella, di Santa Venerina e di Nando Valvo, di Acireale, entrambi 22enni, che hanno ripulito il rifugio Timparossa, in piena area protetta, sull’Etna. Un bel gesto che dimostra come cresce, soprattutto nei giovani, la voglia di prendersi cura dell’ambiente in cui si vive; un’azione che ha più significati insieme, oltre a lanciare un messaggio a tutela della natura, traccia un chiaro segnale verso una società sana e rispettosa delle regole.

Il rifugio Timparossa, posto in zona A all’interno della riserva integrale dell’area protetta, è molto apprezzato dagli escursionisti sia d’estate che d’inverno; proprio per la sua posizione è meta di tanti visitatori. Come accade di norma anche per altri rifugi, ha purtroppo subito la sgradita visita di alcuni trogloditi che, dopo aver utilizzato il bivacco, nell’andare via hanno lasciato al suo interno rifiuti di ogni genere. A questo si aggiunge l’ignobile azione dei vandali. Con il passare del tempo l’immondizia si è accumulata, offrendo uno spettacolo indecente ed indecoroso.

Da qui la scelta dei due ragazzi di armarsi di buona volontà e ripulire ogni cosa. Per loro un’intera giornata di fatica, ma con la soddisfazione di aver realmente contribuito a migliorare la nostra terra. Hanno percorso un km a piedi per giungere al rifugio e trasportato tantissimi kg di spazzatura proseguondo così nel loro impegno a tutela di uno dei beni ambientali più importanti per la Sicilia: l’Etna.

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In Primo Piano

Catania, ancora una truffa ad anziana con la tecnica del raggiro

La denuncia, scattata immediatamente grazie all’intervento di una vicina, ha permesso ai Carabinieri la messa in atto di un’efficiente azione operativa

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Nuovo ed ennesimo episodio di raggiro ad anziani con lo scopo di sottrarre loro denaro.

La tecnica è sempre la stessa: una telefonata o un messaggio allarmanti e la richiesta di soldi. L’ultima è accaduta ad una donna 84enne di Fiumedinisi, in provincia di Messina che è stata raggiunta telefonicamente da un uomo che, spacciandosi per un membro delle forze dell’ordine, ha comunicato alla signora che il figlio aveva investito un ragazzo, che perciò era stato arrestato e che dunque per aiutarlo era necessario consegnare subito una somma in denaro o oggetti in oro. L’anziana, preoccupata per il figlio, ha subito consegnato 600 euro in contanti e vari preziosi a un individuo che, poco dopo, si è presentato alla sua porta. Arraffato il bottino, il truffatore si è poi allontanato a bordo di un’autovettura, lasciando l’anziana in lacrime. Una vicina di casa, però, sentendola piangere, le ha chiesto cosa fosse accaduto e, compreso l’inganno di cui era stata vittima ha subito chiamato il 112 NUE e, messa in contatto con i Carabinieri, questi le hanno assicurato che il figlio stava bene e che doveva subito recarsi presso la più vicina caserma per fare denuncia. E’ così che è scattata l’azione dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania, che in collaborazione con la Centrale Operativa di Messina, hanno fatto scattare le pattuglie presenti sul territorio per rintracciare il veicolo sospetto. Dopo meno di un’ora il veicolo è stato individuato da un equipaggio del Radiomobile nel centro di Catania, ed è stato quindi subito fermato. Il malvivente, un 38enne campano già noto alle forze dell’ordine è stato perciò denunciato per truffa aggravata, ferma restando la presunzione di innocenza, valevole ora e fino a condanna definitiva. Alla prima perquisizione, gli agenti hanno recuperato un borsello nel quale aveva nascosto parte della refurtiva. Subito dopo i Carabinieri hanno individuato la struttura ricettiva presso la quale alloggiava: nella stanza dietro uno specchio, gli investigatori dell’Arma hanno scovato una busta che conteneva ben 2.000 euro mentre, dentro un armadio, hanno recuperato un ulteriore sacchetto pieno di oggetti in oro e bigiotteria, molti dei quali successivamente riconosciuti e restituiti alla vittima.
Anche i 600 euro che la donna aveva consegnato al truffatore le sono stati subito restituiti, mentre la restante parte del denaro è stata sottoposta a sequestro penale in attesa di ulteriori accertamenti.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania ribadiscono l’importanza di segnalare ogni tentativo di raggiro, sottolineando che nessun appartenente alle istituzioni richiede denaro a domicilio e che ogni dubbio può e deve essere chiarito rivolgendosi senza esitazione al numero di emergenza. Solo così è possibile spezzare la catena dell’inganno e proteggere chi, più di altri, rischia di esserne vittima.

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Cronaca

Paternò, pauroso incendio a S.Marco: Tre capannoni in fiamme, evacuate abitazioni

Sul posto anche il 118, intossicati alcuni vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento del rogo

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Un violento incendio è divampato in contrada San Marco, a Paternò, ed ha  interessato tre capannoni si cui uno adibito alla lavorazione del legno. Le fiamme, sviluppatesi all’esterno, si sono rapidamente propagate all’interno della strutture, coinvolgendo materiali infiammabili e, a quanto pare, anche alcuni mezzi presenti.

Grande preoccupazione tra i residenti delle abitazioni vicine, molti dei quali sono stati costretti a lasciare le proprie case per precauzione.

Sul posto  i Vigili del Fuoco di Adrano, un’autobotte da Catania, il corpo forestale, i volontari della Protezione Civile di Paternò. Presente anche un’ambulanza del 118 poiché alcuni operatori pare siano rimasti intossicati a causa del  fumo sprigionato dall’incendio e sono stati assistiti dal personale sanitario. traffico congestionato, a tal proposito giunti sul posto anche i vigili urbani di Paternò. Evacuate le abitazioni circostanti.

AGGIORNAMENTO

Sul posto diverse squadre di Vigili del Fuoco, inviate dai Distaccamenti di Adrano, Paternò ed Acireale, coordinate dal funzionario di servizio.

Si sta operando per lo spegnimento di sterpaglie le cui fiamme hanno coinvolto due capannoni adiacenti, adibiti a deposito di imballaggi, cartoni e materiali vari.

 

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