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Cronaca

Calatabiano, arrestato un 42enne di Paternò sorpreso a pedinare l’ex fidanzata

E’ accusato di atti persecutori e avrebbe finto di essere single, minacciando la donna che lo aveva lasciato

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“Atti persecutori”  è il reato contestato dai carabinieri del comando stazione di  Calatabiano, nel catanese, ad un uomo di 42 anni di Paternò: vittima l’ex fidanzata di 53 anni, proprio di Calatabiano.  L’altra sera è pervenuta la richiesta di aiuto, tramite il centralino Numero Unico Emergenza, da parte della donna che qualche giorno prima aveva denunciato il 42enne. La 53enne ha riferito ai carabinieri il disagio che stava vivendo da qualche mese a seguito della sua decisione di interrompere la relazione sentimentale con l’uomo, iniziata nell’agosto 2022.  

Quest’ultimo, dopo essersi presentato come single, pur essendo sposato con figli, l’ha convinta prima ad affittare una casa a Taormina (ME) dove i due hanno convissuto per circa un mese poi, annoiato, avrebbe insistito per trasferirsi a casa della donna a Calatabiano, dove di tanto in tanto si sarebbe allontanato per qualche giorno per tornare “in famiglia”. Da quanto dichiarato dalla donna la relazione sin da subito si è caratterizzata da brevi periodi di serenità, momenti di forti tensioni, liti furibonde, vessazioni, umiliazioni e minacce gravi concretizzate ai danni della donna,  lo scorso mese di ottobre, in plurimi danneggiamenti alla sua autovettura.

La 53enne, dopo essere stata costretta dal 42enne a licenziarsi dal suo impiego, con la minaccia di scenate improvvise sul posto di lavoro, ha acconsentito ad intraprendere con lui numerosi viaggi comprensivi di vitto e alloggio. La donna, dopo aver dato fondo ai risparmi di una vita (circa 35 mila euro) saldando più volte il conto per il vizio del gioco dell’uomo, incalzata pure dalla famiglia del 42enne che lo “reclamava”, già agli inizi dello scorso mese di settembre,  si è decisa a lasciarlo.

I carabinieri, dopo la richiesta di aiuto della donna, sono tempestivamente intervenuti in via Oberdan dove hanno trovato il 42enne che, non intendendo “mollare” la presa sulla ex fidanzata, oltre a minacciarla di morte, avrebbe  iniziato a pedinarla continuamente nonché a presentarsi improvvisamente a casa. I militari hanno sorpreso l’uomo mentre, a bordo di una Fiat 500, tallonava a breve distanza l’auto della donna che, temendo per la sua incolumità aveva chiamato il 112. Sottoposto a controllo è stato anche trovato in possesso di un coltello.  Il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto per l’uomo la sottoposizione agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Cronaca

Catania, Fontanarossa disposta interruzione voli in partenza e in arrivo fino alle 9

Il tutto sarebbe dipeso dall’assenza di condizioni di sicurezza per la navigazione aerea per la presenza di ostacoli lungo le direttrici di atterraggio e decollo poste ad ovest della pista

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La società di gestione dell’Aeroporto di Catania e Comiso comunica che, a causa dell’assenza di condizioni di sicurezza per la navigazione aerea per la presenza di ostacoli lungo le direttrici di atterraggio e decollo poste ad ovest della pista, è stata disposta l’interruzione dei voli in partenza e in arrivo all’Aeroporto di Catania fino alle ore 9.00 LT.

“SAC sta monitorando l’evoluzione degli eventi che stanno causando tali disservizi- si legge in una nota – I passeggeri sono pregati, prima di recarsi in aeroporto, di verificare lo stato del proprio volo con le compagnie aeree. Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore”.

 

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Cronaca

Catania, sparito cavallo ferito durante un allenamento forse per una corsa clandestina

Denunciato un 53enne, proprietario dell’equino, per inottemperanza a un ordine legalmente dato dall’autorità in quanto ha impiegato l’animale sottoposto a vincolo sanitario per poi farne perdere le tracce

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A Catania la Polizia di Stato ha denunciato un 53enne per inottemperanza a un ordine legalmente dato dall’autorità in quanto ha impiegato un cavallo sottoposto a vincolo sanitario per poi farne perdere le tracce.

Gli investigatori sospettano che il cavallo possa essere quello rimasto vittima di un grave incidente: durante l’allenamento il cavallo trainava un calesse, verosimilmente per corse clandestine e giunto all’altezza del tondo Gioeni, sulla circonvallazione, rovinava a terra, riportando gravi ferite con una copiosa perdita di sangue. I due uomini che erano a bordo del calesse e un terzo soggetto che li seguiva a bordo di uno scooter, incitando il cavallo a correre sempre più veloce, a quel punto avevano fatto sopraggiungere un veicolo per il trasporto animali, caricando a bordo, con non poche difficoltà, l’equide, che zoppicava vistosamente.

Successivamente si sono allontanati dal luogo dell’incidente per eludere il controllo della polizia municipale che era subito intervenuta perché poco distante ed era stata informata da cittadini. Tutta la scena è stata ripresa da telecamere del sistema di sicurezza attivo a Catania. Agenti della squadra a Cavallo, visionando le immagini di telecamere di sicurezza, grazie alla loro conoscenza del territorio, hanno riconosciuto il cavallo di colore bianco perché alcune settimane era stato sottoposto e sottoposto a vincolo sanitario dalla polizia su disposizione dei veterinari dell’Asp e gli era stato applicato un microchip.

Un controllo nella stalla di Catania, siti nel rione Picanello, dove l’animale sarebbe dovuto custodito ha dato esito negativo. Il proprietario ha detto agli investigatori che il cavallo era stato spostato in un altro luogo, ma non ricordava né dove né quando, confermando i sospetti dei poliziotti che sarebbe stato fatto sparire per evitare di incorrere in sanzioni più gravi. Le ricerche dell’animale sono state effettuate anche in provincia di Ragusa, in quanto l’indagato ha successivamente riferito ai poliziotti di averlo trasferito lì presso una struttura autorizzata.

Dal controllo non è stato possibile individuare il cavallo che, essendo stato munito di microchip durante uno dei controlli, non poteva essere scambiato con altri.  Secondo gli investigatori il cavallo, a causa delle gravi ferite, è morto o è stato soppresso e destinato alla macellazione perché non più utilizzabile per le corse clandestine. La ricostruzione di quanto accaduto è stata possibile non solo grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza pubblico, che ha ripreso buona parte della corsa del cavallo prima dell’incidente, ma anche all’attività di controllo che viene quotidianamente svolta dalla Polizia di Stato in tutte le stalle della città, consentendo così di avere piena la piena conoscenza del territorio.

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