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Associazionismo

A Santa Maria di Licodia gli scout regalano eco-cestini per la differenziata

Sei contenitori con materiale 100% sostenibile saranno posizionati lungo viale Strasburgo

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© Foto Etna News 24

Sono energici, caparbi, e sanno cosa significa avere cura. Parliamo degli scout del gruppo “Santa Maria di Licodia 1”, che sono scesi in campo con una nuova attività di volontariato per diffondere e facilitare la raccolta differenziata lungo viale Strasburgo, meglio nota come strada panoramica.

Un esercito di camice azzurre e fazzolettone ha dedicato parte del servizio, che da sempre svolge a favore della città e dei luoghi dove vive, all’impegno per la sostenibilità ambientale partecipando alla diffusione di buone pratiche sul tema della raccolta differenziata e del corretto riutilizzo dei rifiuti.

Da tempo hanno messo a ferro e fuoco il paese per invitare la gente a fare la raccolta differenziata e spesso armati di guanti e mascherine hanno raccolto rifiuti e ripulito angoli di verde.

E non si sono fermati. Hanno pensato bene di costruire dei cestini in materiale interamente eco friendly, per promuovere la pratica del coretto riciclo in una zona, che negli ultimi tempi è diventata luogo di ritrovo per i giovani.

Un’occasione per lanciare un messaggio forte ai coetanei anche durante il momento di divertimento e di relax: meno rifiuti indifferenziati abbandonati sul ciglio della strada, più attenzione all’ambiente.

Accanto ai 6 cestini in legno da destinare alla raccolta di carta, di plastica, di vetro e lattine, campeggiano i cartelli con su scritto: «Lascia il posto migliore di come l’hai trovato».

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Associazionismo

Paternò, una fiaccolata per ricordare Mohamed Mouna, vittima del caporalato

L’evento, in programma domani pomeriggio alle ore 18 e organizzato dalla “Rete per l’accoglienza e il contrasto alle povertà”, partirà da Piazza Vittorio Veneto per giungere in Via Giovanni Verga.

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Si svolgerà domani pomeriggio a Paternò alle ore 18 la fiaccolata in ricordo di Mohamed Mouna, il cittadino marocchino di 27 anni ucciso nella cittadina paternese lo scorso 4 febbraio. Come accertato dai carabinieri della compagnia di Paternò Mohamed è stato accoltellato mortalmente dal suo “caporale” solo perché avrebbe chiesto a quest’ultimo di essere retribuito per il lavoro svolto nelle campagne.  La fiaccolata, organizzata dalla Rete per l’accoglienza e il contrasto alle povertà” che raccoglie diversi soggetti del terzo settore – la Comunità ecclesiale di Paternò, l’ANPAS, l’ANPI, 5 gruppi Scouts Agesci di Paternò, l’Associazione Italiana guide e scouts d’Europa cattolici, il Comitato Mamme in Comune, il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, l’Associazione Città Viva, la Comunità Islamica di Paternò, la Croce Rossa Italiana, l’Associazione Andiamo Avanti, il Centro promozione per la famiglia Don Luigi Luggisi – partirà da Piazza Vittorio Veneto per giungere alla fine di via Verga.

“I luoghi individuati dal passaggio della fiaccolata sono quelli maggiormente carichi di significato- dicono gli organizzatori della fiaccolata- Piazza Vittorio Veneto è il luogo da cui partono giornalmente i mezzi che accompagnano i lavoratori sui luoghi di lavoro e via Verga è la strada in cui Mohamed Mouna è stato assassinato. Tutto a poche centinaia di metri dalla baraccopoli di contrada Ciappe Bianche, luogo in cui molti lavoratori sono costretti a vivere in condizioni disumane e degradanti.

Per Salvatore Mazzamuto- referente della Rete e Responsabile del Servizio mensa della Caritas “La Bisaccia del Pellegrino”-  la  fiaccolata è stata organizzata “non solo per ricordare il sacrificio di un ragazzo che, in cerca di un lavoro dignitoso e di una condizione di vita migliore, ha pagato con la propria vita la giusta protesta per non essere stato retribuito, ma deve servire a ricordare a tutti che il caporalato e lo sfruttamento disumano del lavoro non è solo un flagello per questi lavoratori vessati e costretti a vivere in condizioni disperate sebbene siano ormai funzionali alla nostra economia, ma è una drammatica questione per tutta la nostra comunità, perché causa di pericolose tensioni sociali e soprattutto perché alimenta la criminalità organizzata, l’unica che ci guadagna da questa situazione”.

Alla fiaccolata commemorativa hanno aderito le sigle sindacali provinciali di CGIL, CISL e UIL.

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S.M. di Licodia, città cardio-protetta: installati 2 defibrillatori pubblici salvavita

L’installazione è stata possibile grazie al progetto di Bilancio Partecipativo 2021 “Ti Aiuto Col Cuore” presentato dalla Misericordia di Santa Maria di Licodia

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Sono stati installati nella giornata di oggi, a Santa Maria di Licodia, due defibrillatori pubblici di comunità acquistati dal Comune grazie al progetto “Ti aiuto col cuore” del Bilancio Partecipativo 2021, presentato dalla Misericordia di Santa Maria di Licodia che dal 1986 è presente sul territorio in risposta alle tante esigenze sanitarie della comunità licodiese e non solo. La cerimonia di posa ed inaugurazione si è tenuta sotto i portici di Piazza Umberto I, nei pressi del Comando di Polizia Municipale, dove è presente una delle due teche. Un luogo strategico e centrale, facilmente raggiungibile da chi dovesse avere bisogno di questo dispositivo salvavita. Un secondo defibrillatore è stato invece posizionato all’esterno della Villa Belvedere, contribuendo a rendere sicuro uno spazio frequentato da grandi e piccini. .

«La posa dei due defibrillatori, dimostra che la collaborazione tra volontariato ed istituzioni può restituire alla comunità dei benefici positivi» ha spiegato il Governatore della Misericordia Luca Crispi. «Seppur questo progetto era stato bocciato nel bando 2020, siamo riusciti a far capire alla politica locale l’importanza della presenza sul territorio di strumenti salvavita come questi. Nonostante le lungaggini legate all’acquisto e poi la posa, oggi siamo felici – come Misericordia – di sapere che questa piccola cittadina è più sicura. In Italia si registrano circa 60 mila morti l’anno per arresto cardiaco, 5 mila al mese, 167 al giorno, circa 7 ogni ora, anche tra soggetti che non hanno mai manifestato problematiche cardiache precedenti. La presenza di un defibrillatore pronto ad essere utilizzato, rappresenta una marcia in più sul fronte della sicurezza in tema di malattie cardiovascolari. Evitare queste tragedie è possibile, grazie alle cosiddette manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo di un defibrillatore (il cui costo è inferiore ad uno dei più moderni smartphone) compiute da personale laico (quindi non sanitario), entro pochi minuti dalla perdita di coscienza».

Presenti alla cerimonia anche il Presidente del Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania, il primo cittadino licodiese Giovanni Buttò, il vicesindaco Mirella Rizzo, il Presidente del consiglio Maria Russo, la consigliera Caterina Piemonte, l’assessore al Bilancio Giuseppe Nicolosi e la componente del collegio dei Saggi di Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Annalisa Schillaci. «Oggi si dona alla cittadinanza uno strumento molto utile che può salvare vite» ha detto il Sindaco Buttò «L’amministrazione insieme al grande lavoro fatto dalla Misericordia di Santa Maria di Licodia, ha deciso di acquistare 2 defibrillatori che sono posizionati uno sotto piazza Umberto I e l’altro alla villa Belvedere. Questo è un bene per tutta la collettività e mi auguro, visto quello che sta accadendo in questi giorni, che si capisca l’utilità che può avere un defibrillatore che non viene installato né per l’amministrazione né per la Misericordia, ma per l’intera collettività. Speriamo che non venga utilizzato mai ma che sia sempre a disposizione».

Plauso per l’iniziativa anche da parte del Presidente del Comitato delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano. «Complimenti alla locale Misericordia per il progetto presentato e complimenti anche all’amministrazione che ha creduto in questa proposta» ha detto Distefano. «Molte volte i progetti che partono dalla base, di democrazia partecipata rimangono solo scritti sui fogli di carta delle delibere e poi messi nel dimenticatoio. Oggi a Santa Maria di Licodia, per il tramite della locale Misericordia che opera attivamente su più fronti, si realizza concretamente ed in maniera tangibile un progetto di Bilancio Partecipativo utile per tutta la collettività».

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