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Cronaca

Acireale, controllo Guardia Costiera, distrutte 3 tonnellate di pescato scaduto

Gli “Ispettori pesca” della Capitaneria di porto hanno rinvenuto anche circa 500 Kg. di prodotti ittici congelati privi della necessaria etichettatura idonea ad identificare il prodotto e tracciarne la provenienza. Il grossista è stato sanzionato con un verbale di 2.166 euro

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Prosegue il controllo sulla filiera della pesca a cura della Guardia costiera etnea finalizzata sia a tutelare i cittadini che a difendere gli operatori di settore che esercitano nella legalità il commercio di prodotti ittici sicuri e garantiti.

L’attività, coordinata dal Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Direzione Marittima della Sicilia orientale si aggiunge a quella svolta nei giorni scorsi alla Fiera di Catania, ha portato al sequestro di oltre 3 tonnellate di prodotti ittici di varie specie, destinate alla vendita locale che riportavano l’indicazione del termine minimo di conservazione scaduto.

Gli “Ispettori pesca” della Capitaneria di porto – Guardia costiera, all’atto del controllo hanno rinvenuto anche circa 500 Kg. di prodotti ittici congelati privi della necessaria etichettatura idonea ad identificare il prodotto e tracciarne la provenienza. Il grossista è stato sanzionato con un verbale di 2.166 euro per la violazione sulla normativa della pesca e per la conservazione dei prodotti ittici.

A seguito di accertamento sanitario da parte dei medici veterinari della Azienda Sanitaria di Acireale che lo ha dichiarato non idoneo al consumo umano, tutto il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro e successivamente avviato alla distruzione a carico del trasgressore.

L’attività di controllo e monitoraggio della filiera della pesca marittima a cura della Guardia costiera etnea continuerà senza sosta, non solo per tutelare il consumatore finale ma anche a difesa degli operatori di settore che esercitano nella legalità la propria impresa di pesca garanzia della conservazione e dello sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

 

Cronaca

Catania, arrestati tre giovani dai carabinieri, accusati di tortura

Avrebbero legato ad una sedia una persona, coinvolta forse nel traffico di stupefacenti, e percossa con un frustino ed a mani nude, costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga

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Arrestati dai carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa tre uomini rispettivamente di 25, 36 e 22 anni, in quanto sono accusati, in concorso tra loro, di tortura. Le indagini sono iniziate nei primi giorni dello scorso mese di giugno, dopo aver ricevuto delle “attendibili informazioni riservate”.

L’attenzione dei militari si è concentrata nel quartiere Villaggio Sant’Agata, area urbana in cui da anni si volge spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, grazie al sequestro dello smartphone in uso al 25enne, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altro procedimento, sono state acquisite, “previa estrazione forense dei dati in modalità full file system”, registrazioni video di atti di violenza risalenti al 29 maggio 2025 e “recuperati altri frame rappresentativi del contesto della condotta delittuosa”.

Dalle indagini è emerso che i  tre indagati avrebbero preso parte, con diversi ruoli, ad una  brutale aggressione avvenuta all’interno di una stalla abusiva, in danno di una vittima, a sua volta coinvolta nel traffico di stupefacenti, che sarebbe stata legata a una sedia e poi  percossa con un frustino ed a  mani nude ed al contempo costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga.

I tre giovani, “in forza della loro personalità e del concreto rischio di reiterazione di reati della medesima specie” sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza .

 

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Cronaca

Etna, soccorso escursionista nella zona di Acquarocca degli Zappini,

Un catanese di 37 anni ha perso l’orientamento in un’area boscata e impervia, senza riuscire a ritrovare la via del ritorno. Sul posto tecnici del Soccorso Alpino Speleologico Siciliano e Guardia di Finanza

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Intervento sull’Etna, nel pomeriggio di ieri, da parte dei tecnici del Soccorso Alpino Speleologico Siciliano chiamati a soccorre un escursionista nella zona di Acquarocca degli Zappini, in territorio di Zafferana Etnea. Un catanese di 37 anni ha perso l’orientamento in un’area boscata e impervia, senza riuscire a ritrovare la via del ritorno.

La Centrale Operativa del 118 ha attivato i tecnici del Soccorso Alpino, coadiuvati da una pattuglia della Guardia di Finanza, che lo hanno localizzato, raggiunto e accompagnato in sicurezza a valle fino a Piano del Vescovo, dove è stato affidato ai sanitari del 118 per i controlli di routine.

Il Soccorso Alpino “ricorda a tutti l’importanza di pianificare attentamente le proprie escursioni, informarsi sui percorsi e sulle condizioni, portare con sé l’equipaggiamento adeguato e comunicare sempre a qualcuno il proprio itinerario”.

 

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