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In Primo Piano

Acireale, Polizia sequestra un circolo privato trasformato in sala giochi abusiva

Aveva l’aspetto di un circolo privato ma dentro c’erano cinque slot machine in funzione. Sanzioni per 45mila euro.

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Aveva tutta l’aria di essere un semplice circolo privato, invece era una sala giochi del tutto abusiva.

All’interno del locale, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale hanno trovato in funzione 5 slot machine, installate dal gestore senza le necessarie licenze e autorizzazioni amministrative. L’accertamento, lo scorso dicembre, durante un controllo effettuato dai poliziotti congiuntamente con il personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

L’intervento si inserisce nell’ambito dell’attività coordinata dal Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori (Co.Pre.G.I.), diretto dal Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e composto da rappresentanti delle Forze di Polizia per coordinare le operazioni di controllo sul territorio finalizzate a contrastare l’illegalità e l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei giochi e delle scommesse.

In quell’occasione, era stata constatata la mancanza di tutta la documentazione necessaria per installare e mantenere in esercizio i cinque apparecchi da gioco elettronici e della tabella dei giochi proibiti, prevista dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Alla luce dei controlli effettuati e a seguito dell’attività istruttoria curata dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, il Questore di Catania ha disposto la cessazione immediata dell’attività e il relativo decreto è stato eseguito dagli agenti del Commissariato acese.

Per l’assenza della licenza sono state elevate sanzioni amministrative complessivamente per 45 mila euro, ossia 3000 euro per ogni apparecchio di gioco trovato, contestate al circolo privato, al noleggiatore e al gestore titolare di concessione Dogane e Monopoli.

In Primo Piano

Catania, caso StM, “Pronti a rafforzare un’alleanza sociale” dicono i sindacati dopo intervento Arcivescovo

“Disponibili a incontrarlo per condividere riflessioni e azioni a tutela dell’occupazione” hanno affermato Carmelo De Caudo, segretario generale Cgil Catania e Rosy Scollo, segretaria generale Fiom Cgil Catania

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“Accogliamo con gratitudine e rispetto le parole dell’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, che ha espresso vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della StMicroelectronics, riconoscendo al contempo il ruolo fondamentale del sindacato in questa fase delicata per lo stabilimento di Catania. La sua sensibilità verso le famiglie coinvolte e la sua attenzione per il destino produttivo del nostro territorio sono un segnale importante per tutta la città”.

A dirlo Carmelo De Caudo, segretario generale Cgil Catania e Rosy Scollo, segretaria generale Fiom Cgil Catania.

“La StMicroelectronics di Catania è uno dei principali poli produttivi e tecnologici d’Europa, un’azienda strategica in un settore cruciale come quello dei semiconduttori, oggi al centro di una competizione globale sempre più serrata. Il rallentamento del mercato, che ha portato all’attivazione della cassa integrazione per circa 2.500 lavoratori, non è un fenomeno isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio, in cui le politiche industriali europee e le scelte delle multinazionali influenzeranno il futuro dell’occupazione nel nostro territorio- dicono i due sindacalisti- Siamo convinti che la tutela del lavoro e il rilancio della produzione passino attraverso il coinvolgimento di tutte le forze sociali ed economiche.

Per questo, consideriamo le parole dell’arcivescovo come un incoraggiamento a rafforzare un’alleanza sociale che veda insieme istituzioni, sindacati, e società civile nel difendere un patrimonio industriale di vitale importanza per la nostra città. Ringraziamo monsignor Renna per il suo impegno e per il sostegno espresso ai lavoratori e al sindacato. Siamo disponibili a incontrarlo per condividere riflessioni e costruire insieme un percorso di confronto e azione a tutela dell’occupazione e dello sviluppo del nostro territorio” si chiude così la dichiarazione Carmelo De Caudo, segretario generale Cgil Catania e Rosy Scollo, segretaria generale Fiom Cgil Catania.

 

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Cronaca

Adrano, denunciato un 21enne trovato in possesso di 10 grammi di marijuana

Il giovane è stato sorpreso in strada con altri due coetanei a “confabulare” tra di loro . Un atteggiamento che avrebbe insospettito i poliziotti che hanno deciso di controllare i tre ragazzi

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Ad Adrano la polizia di Stato ha denunciato un giovane di 21 anni fermato in strada, in compagnia di altri due coetanei, e trovato in possesso di 10 grammi di marijuana nascosti nelle tasche del giubbotto.  I tre amici stavano confabulando tra loro in una delle vie della periferia del centro cittadino, ma sono stati notati in considerazione dei loro precedenti di polizia giudiziaria dagli agenti di una volante del locale commissariato.

L’atteggiamento tenuto dai tre ragazzi è stato ritenuto particolarmente sospetto dai poliziotti che hanno deciso di fermarli per eseguire alcuni accertamenti. A tutti è stato chiesto di svuotare le tasche e, a quel punto, il 21enne non ha potuto fare altro che riconoscere di essere in possesso di una modica quantità di marijuana, prontamente consegnata ai poliziotti, probabilmente nel tentativo di mettere fine al controllo nel più breve tempo possibile.

Intuendo che il giovane potesse nascondere altra sostanza stupefacente, proprio in virtù del suo gesto particolarmente frettoloso, i poliziotti hanno ritenuto utile perquisirlo. Le intuizioni dei poliziotti si sono rivelate fondate dal momento che è stata trovata addosso al giovane ulteriore marijuana, 28 infiorescenze, per un peso complessivo di 10 grammi. Per tale motivo il 21enne è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti.

 

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