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Cronaca

Adrano, ai domiciliari con il contatore allacciato abusivamente alla rete elettrica

Denunciati i componenti dell’intero nucleo familiare tra cui un 44enne ai domiciliari, il quale, successivamente, è stato condotto in carcere per scontare una pena a 2 anni e 2 mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti della ex moglie

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Ad Adrano un caso di furto di energia elettrica è stato scoperto dalla Polizia di Stato durante un controllo di routine in casa di un 44enne sottoposto agli arresti domiciliari. Durante le fasi del controllo, gli agenti del commissariato di Adrano si sono accorti di alcune evidenti anomalie presenti nel vano del contatore dell’energia elettrica.

Per vederci chiaro e compiere tutti gli accertamenti del caso, i poliziotti hanno chiesto l’intervento del personale specializzato della società di distribuzione. Giunti sul posto, i tecnici hanno confermato i sospetti degli agenti, rilevando un collegamento diretto alla rete di distribuzione elettrica. Il cavo utilizzato impropriamente dal nucleo familiare per rifornirsi di energia a costo zero è stato prontamente rimosso, ripristinando, al contempo, le condizioni di sicurezza dell’impianto.

Infatti, il metodo utilizzato per bypassare il contatore, con un illecito prelievo e consumo di energia, determina un concreto pericolo per gli inquilini della casa, nonché per i residenti della zona, dal momento che diventa altamente probabile il rischio di corto-circuiti e incendi. Al termine delle operazioni, sono stati identificati i componenti del nucleo familiare, una coppia di conviventi, un 32enne e una 22enne.

Con loro si trovava anche il 44enne, padre della donna, in quanto ristretto agli arresti domiciliari. I tre adraniti sono stati denunciati per il reato di furto aggravato di energia elettrica. Del fatto è stato informato il PM di turno, come pure l’Autorità Giudiziaria che aveva concesso gli arresti domiciliari, nonché organo preposto alla vigilanza.

Poco dopo le comunicazioni dei poliziotti, nella stessa giornata, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un’ordinanza di esecuzione della sentenza definitiva emessa nei confronti del pregiudicato 44 enne. L’uomo, infatti, è stato condannato in via definitiva alla pena di 2 anni e 2 mesi in quanto ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti e lesioni aggravate in danno dell’ex moglie avvenuti nel 2023. Alla luce di quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria, i poliziotti del commissariato di Adrano hanno condotto il 44enne in carcere, a Catania, ove rimanere ristretto per scontare la pena comminatagli.

 

Cronaca

Bronte, i carabinieri incontrano i genitori degli studenti dell’I.I.S.S. “Benedetto Radice”

Il comandante compagnia carabinieri Randazzo Luca D’Ambrosio ha illustrato i principali rischi della rete per i piccoli internauti, partendo dal cyberbullismo, e mettendo a fuoco le possibili conseguenze derivanti da un uso inappropriato dello strumento informatico.

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Proseguono su tutto il territorio gli incontri e le iniziative che l’Arma dei Carabinieri porta avanti da anni, in piena sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, volti a promuove­re azio­ni con­cre­te e consapevoli in giovani e adulti,per tutelare i minori dai pericoli della rete.

Il comandante della compagnia carabinieri di Randazzo, Luca D’Ambrosio e il comandante della stazione di Bronte, Giulio Vuono hanno incontrato, presso l’aula magna dell’I.I.S.S. Benedetto Radice di Bronte, i genitori degli alunni del plesso, per parlare di Bullismo e rischi del web. Alla conferenza hanno partecipato anche la dirigente dell’Istituto, Maria Pia Calanna,lo psicologo  Salvatore Capizzi e Francesco Costanzo, docente di informatica dell’Istituto.

Il comandante della compagnia di Randazzo Luca D’Ambrosio ha illustrato i principali rischi della rete per i piccoli internauti, partendo dal cyberbullismo, e mettendo a fuoco le possibili conseguenze, sia civili che penali, derivanti da un uso inappropriato dello strumento informatico. Il Comandante ha poi evidenziato quelli che sono gli strumenti a tutela del minore, di cui dispongono i genitori, parlando di bullismo e cyberbullismo, ponendo obblighi di segnalazione di tali condotte in capo al personale scolastico, e spiegando anche come richiedere la cancellazione di contenuti offensivi divenuti virali.

Sulla base dei recenti fatti di cronaca, è stato affrontato anche il tema dei reati in rete, come la diffamazione, la minaccia e anche istigazione al suicidio, ricordando che si tratta di reati per i quali possono essere chiamati a rispondere anche i minorenni.

Lo psicologo ha evidenziato quali sono i segnali di un abuso dei social da parte dei giovani: una maggiore tendenza all’isolamento, una spiccata aggressività sia fisica sia verbale, sottolineando l’importanza dei modelli educativi ricevuti dagli adulti nell’interazione con i propri smartphone. I carabinieri hanno poi proposto strategie concrete per garantire la sicurezza dei propri figli nel mondo virtuale, come parlare apertamente dei pericoli on-line con loro, stabilire regole chiare sull’uso dei dispositivi (orari, siti sicuri) e monitorarne le attività senza invadere la loro privacy.

 

 

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Cronaca

Tremestieri Etneo, il Consiglio dei Ministri scioglie per mafia il comune etneo

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi

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Il comune di Tremestieri Etneo è stato sciolto per mafia. A disporlo il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, “in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali” .

Disposto l’affidamento della gestione a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi. Ricordiamo che l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando, coinvolto nell’inchiesta Pandora, è stato  condannato ad otto anni per voto di scambio politico-mafioso.

Intanto sono stati indetti i comizi elettorali in vista delle Amministrative che si terranno il 25 e il 26 maggio in nove Comuni siciliani. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla funzione pubblica Andrea Messina.

A essere coinvolti dal voto saranno comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca, dove intanto sono diventate definitive le dimissioni presentate dal sindaco.

Una decima amministrazione, quella di Tremestieri Etneo, inizialmente coinvolta nella tornata elettorale, non andrà invece al voto a maggio a causa dello scioglimento per mafia deliberato oggi dal Consiglio dei ministri. L’assessorato provvederà dunque a emettere un nuovo provvedimento per escludere il comune del Catanese dalle prossime Amministrative.

“Con l’indizione di queste elezioni – dichiara l’assessore Messina – restituiamo voce ai cittadini e alle comunità locali, garantendo il ritorno alla piena legittimazione democratica delle amministrazioni comunali. La funzione del commissario è temporanea ed è solo attraverso il voto che può realizzarsi pienamente l’autonomia locale sancita dalla nostra Costituzione e dallo Statuto regionale. Questo passaggio rappresenta non solo un atto formale, ma un segnale di fiducia nelle istituzioni e nella partecipazione attiva della cittadinanza”.

Le elezioni, come deliberato dal governo regionale lo scorso 19 marzo, si svolgeranno domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria. Dei Comuni chiamati al voto, solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila. In tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.

 

 

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