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Cronaca

Adrano, arrestato dalla polizia un 33enne in casa aveva quasi 4 chili di marijuana

Per un carrozziere sono scattate le manette ai polsi, in quanto dentro la propria abitazione gli agenti hanno trovato 3,9 kg di stupefacente .

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Ad Adrano, nel corso di un servizio di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, agenti del locale commissariato hanno arrestato un carrozziere adranita di 33 anni, per detenzione illecita, finalizzata allo spaccio, di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Gli agenti, dopo una specifica attività investigativa, hanno fermato il 33enne mentre viaggiava a bordo di un furgone Ford Transit di sua proprietà; la perquisizione del mezzo, che ha dato esito negativo, è stata successivamente estesa all’abitazione dell’uomo, dove all’interno di una stanza sono state rinvenute dodici “stecche” di marijuana, confezionate con della carta “stagnola”, due bilancini di precisione nonché materiale per il confezionamento di altre dosi.

Inoltre, all’interno di un ripostiglio del vano sottoscala, i poliziotti hanno trovato un borsone dentro il quale si trovavano 17 confezioni di marijuana avvolte nel cellophane: i poliziotti hanno accertato che ogni singolo involucro aveva un peso “variabile” a seconda della richiesta proveniente dal “mercato” della droga.  In particolare, dentro il borsone gli agenti hanno rinvenuto sette involucri da 500 grammi, un involucro da 150 grammi, quattro da 50 grammi e cinque  da dieci grammi, per un peso complessivo di quasi 4 chili. L’uomo è stato arrestato e, dopo essere stato “foto segnalato”, è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre la droga è stata sequestrata.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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