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Adrano, in città clima politico amministrativo “surriscaldato”

I consiglieri comunali Branchina e Terranova chiedono le dimissioni del sindaco Mancuso dopo condanna per bancarotta, ma il primo cittadino replica che si tratta di una vicenda legata alla vita privata e non all’attività amministrativa

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A Natale si è tutti più buoni, ma ad Adrano il caso giudiziario che vede protagonista il sindaco Fabio Mancuso scuote la politica e preannuncia scontri in Consiglio comunale, convocato per oggi per altre ragioni.

Mancuso, esponente di punta del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, già deputato regionale, rieletto sindaco nell’ottobre 2021, nei giorni scorsi è stato condannato, in primo grado, a tre anni e dieci mesi di reclusione, in continuazione con un precedente caso di reato patteggiato, per bancarotta.

Inoltre, è stato interdetto dai pubblici uffici per cinque anni e su questo punto si è aperto un taglio non di poco, tra chi ritiene doveroso un passo indietro del primo cittadino e un ritorno alle urne, pur non essendo applicabile della sospensione dalla carica da parte del Prefetto (salvo diverse interpretazioni giuridiche) e chi ritiene la condanna una situazione del tutto separata con la gestione amministrativa del Comune, visto che i fatti risalgono a circa un decennio addietro quando Mancuso non ricopriva alcuna carica istituzionale.

Fino ad oggi – e continuerà a ripeterlo anche oggi in Consiglio comunale – Mancuso si è detto sereno, convinto che ciò non produrrà alcun effetto politico. Nello stesso tempo, ha già etichettato come “sciacalli e miserabili” coloro che hanno chiesto le sue dimissioni. E, pur non facendo nomi, il riferimento sembra diretto alle uniche esponenti politiche ad aver chiesto a Mancuso di dimettersi, ossia le consigliere Marica Terranova e Angela Branchina, politicamente vicine al senatore Pino Firrarello e al deputato Giuseppe Castiglione. Pur non nominandoli, Mancuso in una live sui suoi canali social ha detto che “i due esponenti politici brontesi ad Adrano non potranno avere spazio politico”.

Nel resto del panorama politico tutto tace con l’Mpa che ha fatto quadrato attorno alla figura del Sindaco e con Fratelli d’Italia lacerata al suo interno, con gli stracci che ormai volano pure pubblicamente tra l’ala filo-governativa, vicinissima a Mancuso, e la parte che, invece, si oppone ostinatamente al primo cittadino.  Silenzio dal Centrosinistra, sparito dai radar ormai da tempo.

Intanto la battaglia dai social e dai comunicati stampa è destinata a spostarsi nell’Aula del Consiglio comunale mentre il resto della città – a parte qualche commento nei bar – sembra guardare altrove, non interessata più di tanto alle vicende politiche o pseudo tali.

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Paternò, si dimette l’assessore Alfio Amato dopo meno di un mese dalla sua nomina

Nei giorni scorsi i consiglieri Benfatto, Lauria, Terranova e Francesco Borzì avevano presentato una interrogazione per avere chiarimenti in merito a possibili casi di incompatibilità o conflitti di interessi da parte dell’ assessore Alfio Amato

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Si è dimesso a Paternò l’assessore Alfio Amato; quest’ultimo, avvocato,  era stato nominato dal sindaco Nino Naso lo scorso 18 dicembre. Amato aveva le deleghe ai lavori pubblici, patrimonio, servizi demografici, società partecipate. Inizialmente all’ex assessore gli era stata assegnata anche la delega ai tributi per poi essere tolta dal sindaco Naso dopo una lettera dello stesso Alfio Amato con cui rinunciata alla delega dei tributi. Ufficialmente l’ex assessore si è dimesso per “motivi personali, di salute e per sopravvenuti impegni lavorativi”. A dare notizia delle dimissioni lo stesso sindaco Nino Naso con una nota stampa.

“L’Amministrazione Comunale ringrazia l’avvocato Amato per l’impegno dimostrato e gli augura una pronta ripresa e il meglio per il suo futuro”, scrive  Naso.  A Paternò nei giorni scorsi i consiglieri comunali di opposizione Mariabarbara Benfatto, Rosanna Lauria Lorenzo Terranova e Francesco Borzì avevano presentato una interrogazione  indirizzata al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al segretario generale, al responsabile del settore dei servizi legali e agli assessori della giunta per avere chiarimenti in merito a possibili casi di incompatibilità o conflitti di interessi da parte degli assessori Alfio Amato e Giuseppe Torrisi, entrambi avvocati.

I consiglieri temevano che qualsiasi situazione di incompatibilità o conflitto di interesse avrebbe potuto compromettere la regolarità delle decisioni amministrative e la loro legittimità e chiedevano l’elenco delle eventuali cause patrocinate dagli assessori Amato e Torrisi contro il comune.

 

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Paternò, degrado stradina di via Scala Vecchia, pronto a intervenire comune Belpasso

Si tratta dell’arteria che collega i due comuni e il sindaco belpassese Carlo Caputo si è offerto di sistemarla, ma il primo cittadino paternese Nino Naso ha specificato che sono già in programma gli interventi di manutenzione

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“Ci sembra urgente intervenire per garantire la sicurezza e il benessere di coloro i quali quotidianamente percorrono la strada; sebbene la strada non ricada nel nostro territorio ma sia di competenza del Comune di Paternò”.

A dirlo è il sindaco di Belpasso Carlo Caputo, il quale, raccogliendo le segnalazioni provenienti dai residenti del Villaggio Giaconia, in territorio di Belpasso, sulle condizioni di degrado del manto stradale della stradina secondaria di via Scala Vecchia a Paternò (arteria che collega il comune paternese con quello belpassese) si è offerto di intervenire “qualora il comune di Paternò” non fosse in grado di “sistemarla in tempi brevi”. Si tratta di una strada altamente pericolosa per automobilisti e mezzi a due ruote.

Nel tratto di strada ricadente nel territorio di Paternò sono presenti avvallamenti vari nonche una dozzina di buche profonde oltre 50 centimetri alcune delle quali aventi con un diametro di oltre un metro.  Una problematica che si ripete ogni qualvolta che piove. L’arteria in questione è percorsa  non solo da coloro che da Paternò si dirigono verso il bivio che immette sulla SS121 in direzione Catania, ma anche da coloro che dai Villaggi Giaconia e Palazzolo si recano verso Paternò.

Tantissimi i casi in cui i conducenti delle autovetture in transito hanno bucato le ruote con gravi danni anche ad ammortizzatori e semiasse. Tanti gli incidenti stradali.  La strada che collega Paternò con Belpasso in teoria è una strada privata, un tempo utilizzata per accedere alle singole proprietà private.

“Per affrontare il problema, in modo tempestivo ed efficace, ho scritto ufficialmente al Sindaco di Paternò, Nino Naso, per invitarlo ad attenzionare la problematica e offrendogli collaborazione . ha detto Caputo- Qualora, per qualsiasi ragione, il Comune di Paternò non fosse in grado di intervenire in tempi brevi, mi sono reso disponibile a operare in via sostitutiva, ovviamente previa autorizzazione formale. La cura e la manutenzione delle infrastrutture stradali non dovrebbero conoscere confini amministrativi ed è solo attraverso un lavoro sinergico tra i comuni che si può rispondere alle esigenze dei cittadini”, ha concluso il sindaco Caputo.

Il sindaco di Paternò Nino Naso in una nota ha specificato che nel “ribadire lo spirito di collaborazione tra Enti confinanti, nell’interesse delle comunità da noi rappresentate sono già in programma gli interventi di manutenzione che saranno effettuati con la massima urgenza, presso la Via Scala Vecchia(salita delle Tre Case). Ringrazio per la disponibilità manifestata”.

 

 

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