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Adrano, in manette per droga e armi cinque persone, ritenute vicine al clan Santangelo

I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga con l’aggravante di agevolare il gruppo mafioso adranita

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Cinque  persone sono state arrestate dalla polizia di stato del commissariato di Adrano con l’accusa, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina e marijuana, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività del clan “Santangelo-Taccuni” attivo ad Adrano e costola della famiglia Santapaola – Ercolano di  Catania. In particolare sono stati rinchiusi in carcere Gaetano Di Giovanni , 48 anni, e Salvatore Restivo,43 anni. Sono finiti ai domiciliari Fabio Castelli, 31 anni, Vincenzo Bauso 46 anni e Agatino Di Marzo, 45 anni.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso all’esito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e svolte congiuntamente, tra i mesi di settembre e dicembre 2019, dal commissariato di Adrano e dalla Squadra Mobile- Sezione Criminalità Organizzata di Catania. Le indagini, condotte anche col supporto di intercettazioni telefoniche, ambientali e videoregistrazioni, hanno permesso di accertare che al vertice del gruppo criminale ci sarebbero stati i fratelli Fabio e Vincenzo Castelli; quest’ultimo poi divenuto, in seguito al suo arresto, collaboratore di giustizia. Oltre a ricostruire la struttura interna del gruppo criminale, l’attività investigativa ha consentito di risalire ai canali di approvvigionamento della droga  dell’organizzazione che si sarebbe rifornita di cocaina e marijuana tramite alcuni trafficanti catanesi appartenenti al clan Santapaola-Ercolano, mentre avrebbe avuto il proprio fornitore di eroina in un trafficante operante a Palagonia.

Le forze dell’ordine hanno individuato un’abitazione, in via Rometta ad Adrano, adibita a piazza di spaccio: in particolare attraverso una rete di apparati cellulari “citofono” i pusher dell’organizzazione sarebbero stati contattati dagli acquirenti, i quali avrebbero indicato agli spacciatori i quantitativi di sostanza stupefacente che avrebbero voluto acquistare. o acquistare. L’organizzazione, che avrebbe occultato le proprie scorte di droga all’interno di un garage ubicato in via La Malfa sempre ad Adrano, avrebbe fatto confluire gli ingenti proventi del traffico e dello spaccio in una “cassa comune” gestita dai fratelli Castelli, i quali sarebbero stati tenuti a corrisponderne una percentuale ai vertici del clan mafioso, sulla cui forza intimidatrice i due fratelli avrebbero fatto leva per imporre ai vari spacciatori adraniti l’obbligo di rifornirsi di cocaina dal loro gruppo criminale.

A tal fine, i componenti dell’organizzazione si sarebbero dotati di armi da sparo, assicurandosi così l’apporto militare necessario a sostenere il confronto con gli altri gruppi malavitosi di Adrano in caso di improvvisi picchi di conflittualità e derive violente.  Durante le indagini sono stati diversi i sequestri di droga e armi. Il 4 novembre del 2019, quando è stato arrestato Vincenzo Castelli e le forze dell’ordine hanno sequestrato  una pistola semiautomatica Beretta calibro 9×21, con matricola abrasa, un fucile a canne mozzate, oltre a munizioni(calibro 380, calibro 7.65 e calibro 12), droga(170 grammi di eroina e  kg 1,250 di marijuana) e un giubbotto antiproiettile. Cinque giorni dopo sono stati arrestati Giovanni D’Aparo e Federico Longo e sequestrati 50 grammi di eroina;  mentre il 23 dicembre dello stesso anno è stato arrestato Fabio Castelli e posti sotto sequestro  200 grammi di cocaina, 50 grammi di eroina e 20 cartucce calibro 7.62×39.

 

Cronaca

Maletto, incidente stradale sulla SS 284, scontro tra diversi mezzi, feriti

Sul posto carabinieri della locale compagnia e personale medico del 118

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Un incidente stradale si è registrato nel pomeriggio di oggi sulla SS 284 nel tratto di strada compreso tra Maletto e Randazzo. Un sinistro su cui sono a lavoro i carabinieri della compagnia di Randazzo.

Per cause in corso di accertamento diversi mezzi, tra cui una moto, si sono scontrati in modo piuttosto violento. Scattato l’allarme sul posto si dirette diverse ambulanze del 118 provenienti dalle postazioni dei comuni vicini al luogo dell’incidente.

Si contano, da quanto si apprende dalle forze dell’ordine, almeno quattro feriti le cui condizioni non sarebbero gravi. Feriti trasportati nei nosocomi della zona.

Il traffico sulla SS 284 ha subito pesanti rallentamenti in quanto la statale è stato chiusa al transito per ore fino a quando non sono state ripristinate le necessarie condizioni si sicurezza.

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Cronaca

SP 57, al via il rilancio: concluso il tavolo tecnico alla Città Metropolitana di Catania

L’incontro è stato convocato su richiesta del Consigliere Metropolitano Anzalone. Soddisfatto il consigliere paternese Russo che segue la questione dal mese di marzo

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Tavolo tecnico, stamani, presso la sede della Città Metropolitana di Catania  dedicato alle criticità della SP 57, importante arteria di collegamento tra Paternò e Ragalna. L’incontro è stato convocato su richiesta del Consigliere Metropolitano Ninni Anzalone, capogruppo di Forza Italia, a seguito di precedenti incontri e sollecitazioni da parte del consigliere comunale paternese Michele Russo che, sulla questione, insiste da parecchi mesi, consapevole dell’importanza della strada provinciale per la mobilità locale.L’obiettivo, affrontare in modo concreto i disagi che da tempo interessano questa arteria stradale.

Presenti al tavolo, oltre al consigliere Anzalone ed il consigliere Russo,  i funzionari della Città Metropolitana, l’assessore comunale di Paternò Luigi Gulisano, un delegato dei residenti e il presidente del Consorzio Pietra Lavica.

Negli ultimi giorni sono già partiti importanti interventi di scerbamento e bonifica, realizzati grazie alla sinergia tra la Città Metropolitana e il consigliere Anzalone. Si tratta di un primo passo tangibile per restituire dignità a un’arteria spesso trascurata, ma strategica per il territorio.

“Seguo personalmente la questione sin dallo scorso mese di marzo – ha dichiarato il consigliere Russo – durante l’incontro, abbiamo posto l’attenzione, insieme all’assessore Gulisano, sull’ordinanza che attualmente vieta il transito veicolare in salita da Paternò verso Ragalna. Una misura che ha causato un incremento significativo del traffico su via Mongibello. Per questo motivo, una volta conclusi i lavori di pulizia, è previsto un sopralluogo sulla SP 57 per valutare la possibilità di modificare l’ordinanza, consentendo la riapertura al transito per auto e mezzi leggeri nel tratto in salita.

Un altro fronte su cui si interverrà è il contrasto all’abbandono dei rifiuti: saranno a breve installate foto-trappole per scoraggiare comportamenti incivili e tutelare l’ambiente.

In parallelo – ha aggiunto Russo – grazie al lavoro condiviso con i consiglieri metropolitani di Forza Italia, la Città Metropolitana e l’assessore Gulisano, si sta pianificando l’installazione dell’illuminazione pubblica lungo la SP 57, per migliorare sicurezza e fruibilità dell’arteria. Passo dopo passo, stiamo lavorando per restituire piena dignità a questa strada. E non ci fermeremo qui. Un sentito ringraziamento a tutti gli attori intervenuti oggi, per l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti di una problematica tanto sentita quanto urgente.

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